Grazie alla Dieta dei Carboidrati Specifici (SCD) oggi si può guarire definitivamente da disturbi e malattie importanti dell’apparato gastro intestinale.

Messa a punto e testata da più di mezzo secolo, dalla biologa americana e specialista in scienza della nutrizione, Elaine Gottschall, questa dieta sta aiutando con successo migliaia di pazienti in tutto il mondo.

La dieta è comprovata da studi scientifici e clinici e sta dando risultati efficaci in tutti coloro affetti da:

  • morbo di Crohn
  • colite e rettocolite ulcerosa
  • sindrome dell’intestino irritabile
  • celiachia
  • allergie e intolleranze alimentari
  • fibrosi cistica
  • SIBO (Small Intestinal Bacterial Overgrowth)
  • sindrome della permeabilità intestinale 

Sta portando grandi benefici anche in patologie che vedono coinvolti organi che in apparenza sembrano non aver nulla a che fare con la sfera gastro intestinale:

  • dolori muscolari
  • artrite
  • psoriasi
  • eruzioni cutanee
  • stanchezza cronica
  • disturbi comportamentali
  • disturbi legati allo spettro autistico
  • depressione

In questa guida scoprirai che tipo di dieta è, come funziona e gli alimenti vietati e ammessi per riequilibrare il tuo intestino.

Ecco l’indice della guida:

Che tipo di dieta è?

Dieta dei carboidrati specifici

L’obiettivo principale della Dieta dei Carboidrati Specifici è quello di curare profondamente l’intestino eliminando l’eccesso di fermentazione, l’accumulo di gas, riparando le lesioni delle mucose, ripristinando il corretto assorbimento dei nutrienti e abbassando l’alto livello d’infiammazione comune in tutte le patologie sopra descritte.

La dieta in sé si basa sull’eliminazione completa e rigorosa dei carboidrati complessi, cioè di quegli alimenti la cui struttura molecolare è composta da due (disaccaridi) o più (polisaccaridi) molecole di zucchero.

Sono consentiti invece tutti gli alimenti che contengono zuccheri semplici, i monosaccaridi, composti cioè da una sola molecola.

Vediamo perché…

Come funziona la Dieta
dei Carboidrati Specifici?

Essendo composti da molecole piccole per natura, i monosaccaridi arrivano direttamente al flusso sanguigno dalle pareti intestinali, senza bisogno di essere scissi dagli organi preposti alla digestione.

Non dovendo subire nessun processo digestivo, non corrono il rischio di non essere assorbiti del tutto rilasciando sostanze residue nell’intestino, cibo preferito dai batteri patogeni, funghi e lieviti.

L’incontrollata proliferazione dei patogeni, è infatti la causa principe di infiammazione, fermentazione e gas nei soggetti che hanno una ridotta capacità di trasformare i carboidrati complessi, vuoi perché il pancreas non produce abbastanza enzimi digestivi, vuoi perché le pareti dell’intestino ormai disbiotico (con una microflora alterata) sono infiammate. 

La forza e la ragione della Dieta dei Carboidrati Specifici sta proprio nell’aver un grande impatto sul ripristinare il giusto equilibrio dei microrganismi presenti all’interno del sistema gastro intestinale, per consentire un corretto assorbimento dei nutrienti.

Non siamo soli

Microrganismi

Conviviamo quotidianamente con 100.000 miliardi di microrganismi: funghi, batteri, lieviti, protozoi, microbi, che sono fonte di benessere e longevità se nutriti e tenuti costantemente in un sano equilibrio, messo però a dura prova soprattutto da cattive abitudini alimentari. 

In un corpo sano la microflora è distribuita nell’intero tratto gastro intestinale non in modo uniforme sia nel numero che nella tipologia. 

Un miliardo di batteri per millilitro di liquido vivono nel colon, mentre una concentrazione decisamente inferiore, 10.000 per millilitro di liquido, abita di norma nell’intestino tenue.

È l’organismo stesso a garantire che i batteri dei vari “piani” non si mescolino tra loro, attraverso:

  • la secrezione di acidi gastrici e il mantenimento di un ambiente acido
  • la peristalsi (movimenti involontari delle pareti intestinali)
  • la valvola ileocecale che blocca il flusso proveniente dal colon.

I batteri del colon sono per lo più simbionti, costituiscono cioè il microbioma sano e svolgono la preziosa funzione di assorbimento di vitamine e micronutrienti.

Quando il sistema digestivo 
è danneggiato dai patogeni

Il modo in cui ci nutriamo influenza molto più di quanto crediamo lo stato della nostra flora batterica.

Nei soggetti con una ridotta capacità enzimatica, consumare carboidrati complessi equivale a nutrire e dare forza alla schiera dei batteri patogeni e all’innescarsi di un circolo vizioso madre di svariate patologie.

Vediamo perché…

Carboidrati e microbi: l’approccio della Dieta dei Carboidrati Specifici

Merito della Dottoressa Gottschall è stato non solo quello di evidenziare attraverso il suo studio il forte legame tra le varie malattie e l’alterazione della microflora batterica, ma anche l’aver capito ed osservato come questa proliferasse in modo rapido o addirittura si riequilibrasse a seconda del tipo di zucchero assunto.

In un regime alimentare ricco di carboidrati complessi, la flora patogena può aumentare a dismisura fino a prevalere su quella sana, risalire le pareti del colon, colonizzare l’intestino tenue, le pareti dello stomaco e:

  • provocare un sovraccarico dei loro prodotti di scarto difficili da processare
  • ostacolare l’intestino nella sua funzione di assorbimento della vitamina B 12 e dei nutrienti fondamentali (come ad esempio il ferro)
  • creare una digestione difficoltosa
  • produrre una continua fermentazione con ulteriore aumento della flora batterica nociva 

Con la fermentazione nell’intestino si producono tossine e gas: acido D-lattico, acido acetico, metano, anidride carbonica e idrogeno che non solo provocano sonnolenza e gonfiore addominale, ma una forte e continua irritazione.

Man mano ciò porta all’erosione di tutte le barriere difensive presenti nelle pareti intestinali, fino a “bucarle” originando la cosiddetta sindrome dell’intestino permeabile.

Perché è importante sapere come avviene la digestione dei carboidrati?

Come accennato all’inizio dell’articolo, una volta ingeriti, i carboidrati non subiscono tutti la stessa sorte.

Solo quelli semplici, che hanno una struttura formata solo da una molecola, raggiungono l’intestino tenue e vengono assorbiti senza essere digeriti. 

Gli altri, disaccaridi e polisaccaridi, richiedono di essere scissi prima di essere assorbiti totalmente nella circolazione sanguigna, operazione ad alto rischio soprattutto in chi ha un intestino già sofferente. 

L’ultima fase della digestione degli zuccheri complessi (lattosio, saccarosio e gli amidi, di cui sono ricchi cereali e patate) avviene nel tenue ad opera di specifici enzimi (lattasi, maltasi, isomaltasi, saccarasi), prodotti dai microvilli intestinali.

Solo quelli digeriti correttamente passano la barriera intestinale ed entrano nel torrente sanguigno con il loro carico di nutrienti. 

I carboidrati che rimangono nel tratto intestinale, non digeriti e non assimilati, al contrario, fanno da esca a tutta una popolazione batterica.

Le danno nutrimento ed energia e questi patogeni dal colon sono sempre più motivati e spinti a stabilirsi nell’intestino tenue, dove continuano a moltiplicarsi e a creare nuova fermentazione e gas anomali.

Ciò porta alla distruzione degli enzimi digestivi presenti nei microvilli che, nei pazienti affetti da varie patologie a carico dell’intestino, compromette la regolare digestione dei carboidrati complessi e conduce all’innescarsi di un circolo vizioso.

Come spezzare il circolo vizioso

Spezzare circolo vizioso

La bella notizia è che questo circolo può definitivamente essere spezzato con la Dieta dei Carboidrati Specifici, togliendo energia e smettendo di dare nutrimento alla flora patogena.

Come?

Eliminando in modo scrupoloso dalla propria alimentazione ogni traccia di carboidrato complesso, garantendo così la completa guarigione del tratto intestinale attraverso un processo di regressione che vede:

  • la riduzione della proliferazione batterica
  • la diminuzione della fermentazione, della produzione di gas e sostanze irritanti
  • il riequilibrio della secrezione del muco dalle cellule delle pareti intestinali
  • lo sfiammarsi dei villi atrofizzati 
  • la ripresa della produzione di enzimi digestivi 
  • la ripopolazione di una flora batterica sana nell’intestino tenue
  • la ripresa del corretto assorbimento dei nutrienti

Molti pazienti che accusano patologie del tratto intestinale possono finalmente veder regredire i loro sintomi, spesso invalidanti, e tirare un sospiro di sollievo.

La Dieta dei Carboidrati Specifici, il morbo di Crohn e la colite ulcerosa

L’eliminazione di specifici carboidrati complessi si è dimostrata efficace nel trattare disturbi difficili come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, malattie infiammatorie croniche che comportano dolori addominali, diarrea continua, perdita di peso, sanguinamento (colite ulcerosa). 

Considerate patologie autoimmuni, vengono trattate somministrando massicce dosi di cortisonici dal momento che i medici brancolano nel buio, non sapendo dare una risposta alle loro cause.

Studi però hanno dimostrato come, seguendo la Dieta dei Carboidrati Specifici per un periodo che va da tre a sei mesi, pazienti che soffrono di colite ulcerosa abbiano registrato un notevole miglioramento dei sintomi ed alcuni una remissione completa

In entrambe le patologie il deficit di lattasi e altre disaccaridasi, enzimi preposti alla scissione dei disaccaridi, è inoltre ben documentato dalla letteratura medica.

La Dieta dei Carboidrati Specifici e la celiachia

Dieta carboidrati specifici e celiachia

I soggetti celiaci spesso anche quando eliminano il glutine dalla propria dieta, non ottengono progressi soddisfacenti: pur scomparendo alcuni sintomi, permane in loro uno stato di malessere generale, un malassorbimento dei nutrienti e vari problemi intestinali.

Uno dei motivi è il ricorso a tutta una serie di prodotti alimentari privi della proteina del glutine, ma ricchi di amidi (fecola di patate, riso) o alimenti a base di soia, dannosi per il loro intestino. 

Anche la mancata eliminazione di cereali, legumi e altri carboidrati complessi rallenta ed impedisce una completa guarigione delle cellule delle pareti intestinali e dei microvilli, che nel celiaco sono appiattiti e hanno perso la capacità di scindere i disaccaridi.

Molti scienziati d’altronde hanno confermato già a partire dagli anni sessanta, come nei pazienti celiaci la capacità di digerire i disaccaridi, in particolare il lattosio, sia gravemente limitata. 

La Dieta dei Carboidrati Specifici rispetto alla celiachia ha una visione più ampia ed interviene rimarginando, come abbiamo visto, le lesioni della superficie intestinale

Garantisce ottimi risultati se seguita in modo scrupoloso e per un periodo di almeno un anno, questo il tempo che occorre per una completa guarigione dei villi appiattiti ed atrofizzati.

La Dieta dei Carboidrati Specifici e il cervello

Scd cervello

Sin dai primi anni del Novecento molti studi stanno dimostrando come l’infiammazione e una fermentazione batterica intestinale fuori controllo possano avere ripercussioni ed alterare lo sviluppo cognitivo normale e portare ad un progressivo deterioramento del sistema nervoso centrale.

La dottoressa Gottschall ha proseguito su questo filone dedicando l’ultima parte della sua vita a studiare e documentare come la Dieta dei Carboidrati Specifici possa essere di beneficio anche nelle patologie che colpiscono il cervello.

Infiammazione, periodi prolungati di diarrea, il malassorbimento e quindi l’incapacità di assimilare sostanze nutritive generano una grave carenza di determinate vitamine e minerali anche nel cervello, e sembrano essere la risposta a diversi disturbi mentali:

  • epilessia
  • schizofrenia
  • confusione mentale
  • deficit di memoria
  • psicosi
  • sindrome da deficit di attenzione (ADD)

La scienza oggi in modo particolare ritiene che l’acido D-lattico, prodotto di scarto della fermentazione batterica, oltre a danneggiare l’intestino, penetri nel cervello insieme ad altre sostanze tossiche e ne avveleni le cellule.

La Dieta del Carboidrati Specifici e l’autismo

Dieta carboidrati specifici e autismo

Un’importante ricerca effettuata nell’anno 2000 ha definitivamente sancito il collegamento tra autismo e disturbi del tratto gastrointestinale. 

È stato reso noto che su 385 bambini con disturbi dello spettro autistico, il 46% presentava sintomi gastrointestinali rilevanti ed aveva una scarsa attività enzimatica digestiva dei carboidrati nonostante la funzione del pancreas fosse normale. 

È proprio sulla ridotta azione degli enzimi disaccaridasi che si fonda la Dieta dei Carboidrati Specifici.

Riducendo al minimo la fermentazione batterica e ripristinando un corretto assorbimento, consente ai bambini un nutrimento ottimale.

Non appena iniziano a digerire bene, molti bambini evidenziano miglioramenti significativi riguardo a:

  • funzione intestinale
  • linguaggio
  • contatto visivo
  • comportamento auto stimolante
  • ansia
  • umore

Alimenti vietati nella Dieta
dei Carboidrati Specifici

Abbiamo visto come l’obiettivo della Dieta dei Carboidrati Specifici sia evitare il consumo dei lieviti, amidi e disaccaridi: lattosio, saccarosio, maltosio e isomaltosio per limitare al minimo la fermentazione intestinale. 

Ecco alcune categorie di alimenti che non sono ammessi nella Dieta SCD:

  • tutti i tipi di grano e i prodotti a base di cereali 
  • molti tipi di zuccheri e zuccheri aggiunti
  • amidi e verdure amidacee
  • latte e latticini
  • carni lavorate
  • legumi
  • oli e grassi raffinati
  • cibi confezionati e in scatola
  • bevande zuccherate
  • alghe e prodotti a base di alghe

Alimenti ammessi nella Dieta
dei Carboidrati Specifici

Ecco invece i principali alimenti consentiti nella Dieta SCD, che includono zuccheri e carboidrati semplici:

  • vari tipi di verdura 
  • carni allevate al pascolo
  • pollame allevato a terra
  • pesce selvatico
  • uova biologiche e deposte da galline allevate a terra
  • frutta a basso contenuto di fruttosio (bacche e frutti di bosco)
  • frutta secca e frutta a guscio (noci, mandorle)
  • alcuni legumi (lenticchie, piselli spezzati)
  • spezie e alcuni condimenti
  • grassi sani (olio di cocco, ghi, olio extravergine di oliva)

Il Test Genetico: uno strumento utile per stanare intolleranze e predisposizioni

Un Test Genetico è molto utile per verificare se si è in presenza di una ridotta capacità dell’organismo di produrre enzimi digestivi, se si è predisposti geneticamente alla celiachia o se si è carenti dell’enzima per digerire il lattosio.

Fattori estremamente importanti per far luce sulle origini delle varie patologie a carico dell’apparato gastrointestinale e per una maggiore efficacia della Dieta dei Carboidrati Specifici. 

Con il giusto Test puoi verificare inoltre la positività o meno alla Mutazione genetica MTHFR, responsabile di varie problematiche tra cui allergie, intolleranze e una ridotta capacità dell’organismo di disintossicarsi.

Dove puoi fare il Test Genetico?

È sempre più difficile trovare in Italia un Test Genetico completo a prezzi ragionevoli e, per di più, ottenere tutte le prescrizioni necessarie.

Ecco perché abbiamo creato una collaborazione con Genetic Lab, uno dei laboratori più importanti in Europa, per offrire un Test alla portata di tutti, che si può effettuare comodamente da casa senza alcuna prescrizione.

Trovi tutti i dettagli qui: www.testgenetico.eu

SAUTÓN Approach e la Dieta dei Carboidrati Specifici: un aiuto concreto

Come già detto, La Dieta dei Carboidrati Specifici si basa sull’eliminazione completa di cibi a base di amidi, zuccheri composti (disaccaridi e polisaccaridi), conservanti e additivi.

Va seguita scrupolosamente per un periodo che va da 3 a 6 mesi, periodo necessario per osservare miglioramenti. 

Questo modo di alimentarsi può sembrare duro e restrittivo in un primo momento, soprattutto se si proviene da un’alimentazione mediterranea e tradizionale dove pane, pasta e pizza la fanno da padroni. 

In realtà la dieta è ben variata e gustosa e permette non solo di ripulire l’intestino in profondità, ma anche di spezzare il legame di dipendenza dai carboidrati, di cui spesso non si è consapevoli.

Nel SAUTÓN Approach studiamo e proponiamo, ove si renda necessario, il protocollo SCD da più di un anno con ottimi risultati. 

Diamo ampio spazio alla Dieta del Carboidrati Specifici, che abbiniamo ai principi di una corretta digestione e assimilazione degli alimenti e a quelli volti a tenere sotto controllo il livello d’infiammazione non solo dell’intestino, ma di tutto l’organismo.

Nell’Online Program mettiamo anche a disposizione menu completi SCD per onnivori e vegetariani, ricette gustose preparate con gli alimenti consentiti, e (per chi lo desideri) il supporto individuale di un tutor che guidi passo dopo passo nell’applicazione della Dieta del Carboidrati Specifici.

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