Nello scorso articolo abbiamo visto i principali danni prodotti dal glutine nel corpo, sia se si ha una forma di intolleranza, sia se si è in salute.

Continuiamo adesso da dove eravamo rimasti e vediamo perché scegliere di non consumare glutine (o comunque di ridurlo) è meglio.

4. In molte malattie neurologiche si assiste ad un netto miglioramento quando si diminuisce il consumo di Glutine.

Anche se, gli effetti peggiori del Glutine sono riscontrabili nel tratto digestivo, si possono notare effetti anche a livello cerebrale.

Parecchi disturbi neurologici possono essere causati, oppure aggravati, dall’assorbimento di Glutine. Si tratta della Neuropatia Idiopatica Sensitiva Da Glutine.

In pazienti con malattie neurologiche, provocate da cause sconosciute, il 57% mostrava la presenza di anticorpi del Glutine nel sangue (Leggi qui lo studio).

Il disturbo neurologico più importante causato dal contatto con il Glutine, è l’Atassia Cerebellare, una grave malattia cerebrale, che provoca inabilità a coordinare i movimenti, disturbi sull’equilibrio, problemi del linguaggio ecc.

E’ provato il legame fra Atassia e presenza di Glutine; in particolare, l’Atassia da Glutine, provoca danni gravi e irreversibili nella parte del cervello nota come Cervelletto: la parte che presiede alla funzione di controllo, di regolazione e di coordinamento delle attività motorie (Leggi qui lo  studio).

Le statistiche parlano in modo chiaro, del collegamento fra la presenza di Glutine e l’Atassia Idiopatica Sensitiva Da Glutine. Così come è dimostrato il miglioramento delle condizioni, nei pazienti affetti da Atassia, con un regime alimentare privo della proteina (Leggi qui lo studio).

Ecco una lista di altre malattie neurologiche, che rispondono positivamente all’assenza di Glutine:

  • Schizofrenia: si è osservato che, gruppi di pazienti con forme rare di Schizofrenia, migliorano notevolmente, quando iniziano a seguire un regime alimentare privo del Glutine (Leggi qui lo studio)
  • Autismo: quando si elimina il Glutine, un certo numero di persone colpite da Autismo, mostra miglioramenti nelle condizioni generali (Leggi qui lo studio)
  • Epilessia: anche le persone colpite da questo disturbo, evidenziano miglioramenti nei sintomi, quando si propone un’alimentazione priva di Glutine (Leggi qui lo studio)

Se hai dei disturbi o problemi neurologici e il tuo medico curante non riesce a trovare una causa che li possa spiegare, prendi seriamente in considerazione la possibilità di eliminare il Glutine dalla tua dieta, potrai controllare se ci saranno miglioramenti delle tue condizioni e dei sintomi del tuo disturbo.

Conclusione: molte malattie neurologiche rispondono bene all’alimentazione priva di Glutine; fra queste malattie ci sono schizofrenia, autismo e forme rare di epilessia.

5. I cibi che contengono Glutine possono dare dipendenza.

C’è una diffusa convinzione che i cereali contenenti Glutine (il Frumento e molti altri) possano dare dipendenza.

Capita spesso, infatti, di avere una fame, un bisogno non normale, di cibi come pane, ciambelle e altri dolci.

Qualcuno dice che non ci sono prove certe, però la ricerca in campo medico dice altro:

il Glutine può scatenare fenomeni di dipendenza alimentare

Nei test di laboratorio, i Peptidi che compongono il Glutine si comportano in modo da attivare i recettori degli oppioidi. Questi Peptidi, proteine di dimensioni piccolissime, prendono il nome di Esorfine del Glutine.

Cos’è una Esorfina? Si tratta di una sostanza che, a differenza delle Endorfine, non è direttamente prodotta dal nostro corpo, può attivare i recettori oppioidi del cervello.

Partendo dal fatto che il Glutine, almeno nelle persone che hanno la Celiachia, può indebolire, danneggiare e assottigliare le pareti intestinali, è molto probabile che le Esorfine passino direttamente nel sangue. In questo modo arrivano al cervello e scatenano la dipendenza da Glutine (Leggi qui lo studio).

E’ un dato ormai noto da tutti quelli che si occupano di disordini alimentari che il Frumento è fra gli alimenti che danno maggiore dipendenza, secondo solo allo zucchero raffinato.

Anche in assenza di dati certi questa informazione è da tenere nella massima considerazione, non dovrebbe essere trascurata.

Conclusione: sono tantissime le persone che ammettono di avere una abnorme dipendenza da Frumento, dai cibi fatti con questo cereale: pane, pasta, pizza ecc. E’ un fatto ormai innegabile, il Glutine attiva le sostanze oppiodi nel cervello. Alcuni dicono che non esistono prove certe e, in ambienti scientifici, il dibattito è tuttora aperto.

6. Il Glutine è collegato alle Malattie Autoimmuni

Le Malattie Autoimmuni si formano quando il sistema immunitario inizia ad attaccare le sostanze che sono presenti, naturalmente, nel nostro corpo.

Esistono molte Malattie Autoimmuni, in grado di colpire e danneggiare tanti, differenti organi del nostro corpo.

Queste malattie colpiscono il 3% della popolazione.

La Celiachia è un esempio di malattia autoimmune, chi soffre di Celiachia è ad alto rischio di ammalarsi di altri disturbi di questo tipo, di altre Malattie Autoimmuni.

E’ dimostrata la relazione fra Glutine, Celiachia e Malattie Autoimmuni, compresa la Tiroidite di Hashimoto, il Diabete di tipo 1, la Sclerosi Multipla e molte altre (Leggi qui lo studio, 2).

Oltre a questo, la Celiachia è associata a numerosissimi altri disturbi, che non riguardano il sistema digestivo.

Conclusione: è dimostrato il collegamento fra Glutine, Celiachia e Malattie Autoimmuni. I dati statistici sono, oggi, sufficienti a stabilire questo stretto rapporto.

Prendi seriamente in considerazione la possibilità di eliminare, per almeno 30 giorni, ogni alimento che contenga Glutine.

Anche se non è sicuro al cento per cento che la maggior parte di noi possa subire danni dalla presenza di Glutine nell’alimentazione, sarebbe saggio iniziare ad evitare questa sostanza, il più possibile.

La ricerca scientifica ha ancora bisogno di sperimentare, ma le prove della pericolosità del Glutine, ormai, sono più che schiaccianti.

Fino a quando non avremo una risposta chiara, la cosa migliore che possiamo fare è chiederci se non sarebbe meglio evitare una sostanza che ha altissime probabilità di causare danni molto seri, di scatenare malattie gravi di tipo neurologico, degenerativo ecc. Per questo motivo dovresti iniziare a pensare di mangiare cibi privi di Glutine, seguire un regime alimentare che non ti porti danni seri. E’ una cosa più che ragionevole, non credi?

Tieni bene a mente che il Frumento (uno dei cereali più dannosi in circolazione), può essere nocivo anche per altri motivi, che non hanno niente a che fare col Glutine.

In conclusione, il solo modo per sapere se stai subendo danni da Glutine sta nell’eliminarlo da quello che mangi; prova per 30 giorni, poi, prova a reinserirlo e controlla se ci sono state variazioni sui sintomi, se ci sono stati cambiamenti, se i sintomi sono spariti e poi ricomparsi quando, di nuovo, hai iniziato a mangiare alimenti con Glutine.

Se decidi di eliminare il Glutine per almeno 30 giorni, quando riprenderai ad alimentarti con cibi contenenti questa proteina, potrai controllare da te se e quali sintomi inizi a notare. E se noti delle anomalie forse anche tu potresti essere intollerante al Glutine.

In quel caso inizia a considerare, seriamente, l’idea di eliminare completamente questa sostanza dalla tua dieta.

Se soffri di qualche disturbo di cui non conosci le cause è tuo dovere indagare e il modo più semplice sta nel seguire un differente regime alimentare per 30 giorni.

Non hai niente da perdere facendo a meno del glutine, al contrario, potresti ritrovarti a salvarti la vita. Non ne vale la pena?

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