Conosciamo meglio questi grassi sopravvalutati!

Gli Omega 6 sono sempre stati rari nel nostro cibo tradizionale!

Piccolissime quantità attraverso l’uso di uova, carne di pollo e manzo, in burro e formaggio, oltre che in semi e noci.

Oggi invece stanno dilagando, grazie alla massiccia presenza di oli vegetali che sono ingrediente base di prodotti da forno salati e dolci.

Cosa fanno nel nostro corpo?

La loro funzione è quella di promuovere infiammazione nel corpo cioè regolano la produzione nei tessuti di citochine e chemochine, che sono molecole segnale connesse con il sistema immunitario ed hanno un immediato effetto sulla risposta infiammatoria.

La risposta infiammatoria sarebbe vitale per il corpo, è la risposta di difesa ad un attacco esterno o ad un trauma ma, se l’infiammazione diventa costante, cronica e sistemica, questo produce malattia!

Anche gli Omega 3 sono sempre stati presenti in minuscole quantità.

Ne sono ricchi pesce grasso, molluschi e crostacei, poi semi e noci e infine alcuni vegetali a foglia verde e le uova da galline allevate all’aperto.

Cosa fanno nel nostro corpo?

Hanno la funzione opposta agli Omega 6: sono anti-infiammatori, ruolo assai importante per contrastare i disturbi da infiammazione cronica.

Gli Omega 3 sono convertiti nel nostro corpo in EPA e DHA, due acidi grassi le cui sigle hai sicuramente sentito nominare.

Entrambi questi due acidi sono cruciali per la nostra salute e centrali per cervello, la visione e sistema riproduttivo.

Il giusto equilibrio

Quindi Omega 3 e 6 sono forze opposte che influenzano la risposta infiammatoria e devono essere nel giusto equilibrio.

Mentre in passato il rapporto tra Omega 6 e Omega 3 era 1:1 o 3:1, oggi è 20:1 e questo comporta effetti disastrosi sull’infiammazione cronica.

Peggiorata dal fattore insulina, cioè dalla combinazione di una valanga di Omega 6 accompagnati da carboidrati e zuccheri.

La questione degli enzimi

Sia gli Omega 3 che gli Omega 6 richiedono speciali enzimi per essere attivati e gli enzimi sono gli stessi per entrambi.

Quindi se c’è un’esagerata presenza di Omega 6 nella nostra dieta (come succede oggi), questa sottrae tutti gli enzimi presenti, rendendoli insufficienti per la conversione degli Omega 3.

Quindi tieni bassi gli Omega 6, non esagerare con oli di semi e semi oleosi.

E per assicurarti di assumere la giusta dose di Omega 3, consuma i pesci grassi o l’olio di lino da frigo, frullato con del formaggio fresco magrissimo o dello yogurt (la famosa crema Budwig!). 

La cosa migliore è comunque assumerli nella loro forma già trasformata (EPA e DHA), per assicurarti di assorbirli davvero, perché sono di più facile assorbimento.

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