C’è chi considera “The China Study” di Colin Campbell una sorta di “Bibbia della Nutrizione”…
…e questo è a dir poco strano, dal momento che il suo studio:
1) è largamente screditato in tutto il mondo scientifico di lingua inglese, perché inattendibile;
2) rinnega l’evidenza e il buon senso delle più antiche medicine tradizionali pluri-millenarie (cominciando proprio da quella Cinese);
3) può essere facilmente smentito da chiunque – come la sottoscritta – abbia avuto a che fare con migliaia di pazienti e abbia riscontrato che una dieta priva di proteine animali, proposta a tutti indiscriminatamente, predispone a danni irreparabili il nostro organismo (che richiede il consumo di grassi e proteine).
Quando ci si affeziona a una “nuova teoria”, è facile ricadere nella pigrizia intellettuale e accettarla in tutto e per tutto senza metterla in discussione.
Ma quello che chiedo a te, invece, è l’esatto contrario: per favore, segui con attenzione questa serie di articoli e – se necessario – approfondisci la grande mole di ricerca scientifica indipendente che qui viene citata e linkata (esatto: qui non parleremo di “opinioni”, ma di ricerca scientifica).
La posta in gioco è non solo la tua Conoscenza e il tuo senso critico: ma, ancora più importante, è la tua salute e quella delle persone a te care.
“The China Study” e gli errori commessi da Campbell
Lo studio ha coinvolto 100 adulti in ciascuna delle 65 contee in Cina. Solo quelli di età compresa tra i 35 e i 64 anni sono stati studiati, per i tassi di mortalità sono stati eliminati i certificati di morte di coloro che avevano un’età superiore ai 64 perché giudicati “inaffidabili “.
Campbell ha messo insieme i campioni di sangue di tutti in un villaggio, in modo da avere abbastanza campioni per misurare oltre 109 indicatori nutrizionali, virali, ormonali e altri indicatori nel sangue.
Campbell ha anche misurato 24 fattori urinari, i tassi di mortalità per oltre 48 malattie, 36 costituenti alimentari, 36 assunzioni di nutrienti e prodotti alimentari, 60 fattori di dieta e stile di vita e 17 fattori geografici e climatici.
Tutto sommato ha studiato 367 variabili, realizzando circa 100.000 correlazioni, circa 8.000 delle quali erano statisticamente significative. Con questi numeri ci aspettavamo di trovare circa 5.000 correlazioni “statisticamente significative” solo caso per caso, quindi lo studio ha fornito a Campbell ampi mezzi per estrarre i dati che voleva.
Nel suo libro Campbell ha utilizzato i dati generati da questo studio per sostenere la sua ipotesi che le proteine animali provochino il cancro.
In quanto osservazioni, però, le correlazioni non dimostrano il nesso di causalità.
La critica originale di Chris Masterjohn a The China Study
Chris Masterjohn ha sottolineato le falle dello studio nella sua critica originale di The China Study e nel suo dialogo con Campbell.
Ecco il riassunto della critica iniziale di The China Study fatta nel 2005:
“Campbell si concentra principalmente sul cancro, nella sua ricerca, e lo fa in 3 punti principali” spiega Chris.
“In primo luogo ha fatto alcuni esperimenti su animali dimostrando che la caseina favorisce il cancro. In secondo luogo ha fatto uno studio epidemiologico molto vasto e completo in Cina – lo studio che ha dato il nome al libro – che mostra che l’assunzione di proteine animali è associata al cancro negli esseri umani.
Il terzo punto è fondamentalmente una presentazione di esperienze cliniche e di altri reperti al di fuori della sua ricerca.
Avevo inizialmente scritto una recensione del suo libro circa cinque anni fa, facendo tre critiche alle sue argomentazioni – una per ogni argomento.
… La prima critica che ho fatto è che gli esperimenti sugli animali del Dr. Campbell usavano caseina. Campbell ha mostrato, o almeno lui dice di aver dimostrato, che la caseina favorisce il cancro nei ratti. Poi, dopo aver evidenziato che diverse proteine vegetali come il grano e la soia non avevano lo stesso effetto, ha concluso che tutte le proteine animali hanno questo effetto (favoriscono il cancro nei ratti).
Quindi ha fatto un discorso generalizzato, dicendo che tutte le sostanze nutritive degli alimenti di origine animale sono associati alla malattia, mentre tutte le sostanze nutritive dagli alimenti di origine vegetale sono associati alla tutela della salute.
Ma la caseina è solo UNA delle proteine animali, e per di più nello studio è stata estrapolata dal naturale contesto alimentare – che sarebbe consumarla in latte crudo non pastorizzato. Chi dice che la caseina avrebbe in realtà lo stesso effetto se consumata attraverso questo tipo di latte?
In secondo luogo, come si può partendo da uno studio fatto solo sulla caseina, generalizzare sulle proteine della carne di manzo, le proteine del pollo, dell’uovo? In realtà non si può nemmeno fare un discorso generalizzato che valga sia per la caseina che per il siero di latte, perché ci sono esperimenti che dimostrano i diversi effetti della caseina e del siero di latte.
Se non è possibile generalizzare da una proteina del latte ad un’altra proteina nel latte, come si può generalizzare da proteine del latte a tutti gli alimenti di origine animale?
Semplicemente non ha alcun senso .”
Quello della caseina è solo il primo dei problemi esposto da Chris Masterjohn. Nei prossimi articoli vedremo tutti gli altri…
La Critica a The China Study su Science Based Medicine
Puoi anche leggere un’altra critica a The China Study su Science Based Medicine. E’ particolarmente interessante perché il recensore era inizialmente un forte sostenitore dello “studio” fino a quando non si è trovato di fronte ai fatti reali:
http://www.sciencebasedmedicine.org/?p=6092
Gli studi del dottor Eades su The China Study
Un medico nutrizionale che ha fatto una lettura critica del libro del Dr. Campbell, e degli studi che sono alla base delle sue conclusioni, è il Dott. Michael R. Eades.
Il Dott. Eades ha praticato a tempo pieno medicina nutrizionale e ha curato decine di migliaia di pazienti. Lui osservò che un gran numero di suoi pazienti non riusciva a migliorare il proprio stato di salute quando cominciava una dieta vegetariana o vegana.
Questo lo ha scioccato, perché, viste tutte le argomentazioni fatte da Campbell, credeva che tutti i suoi pazienti sarebbero migliorati con quel regime. Inizialmente ha messo in discussione la diligenza dei pazienti nel fare la dieta e ha cominciato a credere che molti di loro “barassero”. Ma dopo aver notato che accadeva sempre più spesso, è diventato chiaro che l’approccio era sbagliato.
Molti di questi pazienti erano peggiorati significativamente e quasi morti. Molti avevano anche abbandonato il protocollo perché avevano perso fiducia nella capacità di utilizzare la dieta come uno strumento per aiutarli a ritrovare la salute. Quello che il Dott. Eades aveva capito dopo questi sforzi ben intenzionati era che quella dieta non andava bene per tutti.
È interessante notare che Campbell, invece, è solo un biochimico. Non ha mai seguito dei pazienti e non ha esperienza del mondo reale per sostenere la veridicità delle sue raccomandazioni nutrizionali per la popolazione in generale.
E questa è già una ragione per cui The China Study è fatalmente difettoso.
Lo stesso titolo del libro è impreciso. Non si tratta di uno studio, ma di una serie completa di osservazioni e, anche se questo approccio può essere utile, non potrà mai provare la sua affermazione che le proteine animali dovrebbero essere evitate, in quanto non ha mai PROVATO la teoria su pazienti vivi e reali…
Come dice il Dott. Eades, è importante rendersi conto di due cose :
- The China Study è uno studio osservazionale. Correlazioni dedotte da uno studio osservazionale in realtà, non possono dimostrare nulla. Come sottolinea il dottor Eades, l’unica cosa che si può fare con i dati provenienti da uno studio osservazionale è formulare una ipotesi, che deve poi essere testata in studi randomizzati controllati, per stanare la verità sul fatto che x provochi o no y.
- In molti casi i dati presentati in dettaglio nel libro Diet, Life-Style and Mortality in China non mostrano correlazioni statisticamente significative tra il consumo di proteine animali e malattie come il cancro. Al contrario, sembrerebbe piuttosto che zuccheri e carboidrati siano correlati con il cancro – non le proteine animali.
Per ulteriori informazioni , consiglio vivamente la lettura della critica del Dr. Eades su The Cina Study.
Conclusioni
La dieta vegetariana e vegana non va bene per tutti. Semplicemente NON ESISTE una dieta perfetta che funzioni per tutti!
E’ esattamente l’idea che cerco di portare avanti io con il mio blog, il mio programma e con i miei pazienti. Ciò che fa bene a un tuo amico, conoscente o a una persona di cui hai letto su un libro o su un giornale non fa necessariamente bene a te!
La maggior parte della confusione in questa discussione viene dai risultati. Le diete vegetariane descritte da Campbell funzionano per un gran numero di persone. Forse circa un terzo della popolazione trarrebbe beneficio da questa dieta. Queste persone vivono benissimo con questi alimenti e hanno una meravigliosa salute. Il problema è che c’è un numero di persone ancora più grande la cui salute è devastata dal limitare proteine e grassi animali.
Uno dei principi base per stare bene è sempre quello di “ascoltare il tuo corpo” e regolare i cibi in base a come ti senti mentalmente e fisicamente dopo il loro consumo. Valutare il livello di energia, il tono muscolare, il peso… Il mio motto è sempre stato “non credere a queste cose perché te le sto dicendo io, ma prova, sperimenta per un paio di settimane”.
Se dopo un pasto ti senti pigro, stanco, hai nausea, o sei depresso, evidentemente il pasto che hai fatto non era il massimo per te.
Non ascoltare me o chiunque altro su ciò che dovresti o non dovresti mangiare.
Se cerchi di essere onesto, di abbandonare per un attimo eventuali condanne o convinzioni e di provare ad ascoltare il tuo corpo, capirai davvero cosa ti fa bene.
Il problema della caseina era solo il primo difetto dello “studio” alla base di The China Study. Nei prossimi articoli ne vedremo tanti altri…
Fonti e informazioni:
“The China Study contro The China Study” del dott.Eades
Leggi la seconda parte di questo articolo:
Ecco perché The China Study è uno studio fallace e inattendibile (Parte seconda)
Leggi la terza parte di questo articolo:
Ecco perché The China Study è uno studio fallace e inattendibile (Parte terza)
Alessandro Cosimetti 21 Gennaio 2014
Il numero di pubblicazioni che smentiscono China Study è in costante crescita. Un vero “falso mito”.
Francesca complimenti per l’articolo.
Francesca Forcella Cillo 25 Gennaio 2014
Grazie Alessandro,
piacere di conoscerti!
Se hai altre informazioni interessanti segnalamele pure!
capitanmaltese 3 Maggio 2017
non avete compreso il messaggio del libro china study,non avete sperimentato e se lo avete fatto,nel modo sbagliato….il libro non parla di scelte estreme,ognuno integra come meglio crede tutti i componenti alimentari non tralasciando il DATO DI FATTO che il consumo di cibi di origine animale vanno limitati per ovvie ragioni,che purtroppo non vedono tutti. Provate ad alimentarvi 100 giorni solo di carne e 100 solo di vegetali e capirete quali dei due conduce alla vita e quale alla morte. Capirete anche perche il cibo ha implicazioni spirituali e non è un mero fatto di numeri . Cio che ha importanza è anche la combinazione degli alimenti e la provenienza.quindi prima di parlare sperimentate e poi vedete. Ps. Chi vi scrive non è vegano.
Raffaella Scirpoli 8 Maggio 2017
Ciao,
piacere di conoscerti e grazie per aver condiviso la tua opinione.
Energy Training è un metodo che si basa principalmente sulle sperimentazioni, non parliamo mai di qualcosa che non abbiamo personalmente sperimentato. Non consigliamo di mangiare solo carne ed è scontato che tutti i nutrienti vanno bilanciati. Resta la fortissima debolezza e discutibilità delle tesi illustrate nel libro, cosa che non diciamo solo noi ma che è ormai un dato assodato a livello internazionale. I grassi sani, vegetali e proteine sono i pilastri fondamentali su cui fondare la propria routine di salute.
Un caro saluto
gigi 25 Gennaio 2014
Bellissimi e interessanti critiche. Purtroppo solo critiche a un libro che dimostra esperimenti e risultati tangibili, speranza di persone rinate e guarite dopo essere diventate vegane seriamente. Mi scusi invece lei chi è? E cosa ha fatto? Grazie
Francesca Forcella Cillo 26 Gennaio 2014
Ciao Gigi,
piacere di conoscerti.
Il problema sono proprio i cosiddetti risultati tangibili.
che purtroppo sono piuttosto discutibili.
Alcuni guariti ma tanti altri ammalati, il problema è proprio che non è una strada adatta a tutti.
Mi chiedi chi sono?
Sono una sperimentatrice di vecchia data, una praticante di nutrizione sana da quando avevo 19 anni,
per cui adesso che ne ho 50 ed ho aiutato tanti a star meglio, direi che un pò di esperienza me la sono fatta.
Buona vita a te e benvenuto sul mio blog!
gigi 28 Gennaio 2014
Se ingeriamo nella nostra dieta cibi di origine animale come latte, formaggi, carni giornalmente non rischiamo di acidificare l’organismo in contrasto con il mantenere una corretta alcainita’? Io come base sono un vegano che si concede saltuariamente ( max una volta la settimana) del pesce fresco. Da qualche mese prendo il caffe’ al ganoderma. Praticamente da due anni sono un leone. Non ho avuto mai febbre e neanche un colpo di tosse. (Spero di non parlare troppo presto). Credo molto nella salute attraverso l’alimentazione e ammiro tutti quelli che studiano e fanno esperimenti in questo campo. Colin Campbell e’ un grande esempio. Ma anche lei fa un bel lavoro ed e’ da ammirare. Io credo che non ci sono risposte assolute in questo difficile settore. Ognuno fa la sua parte e aggiunge il proprio contributo che non criticherei. Grazie
Francesca Forcella Cillo 29 Gennaio 2014
Ciao Gigi,
piacere di conoscerti!
Tieni presente che l’acidità delle proteine animali non è nulla in confronto a quella di semi, cereali integrali e legumi.
A quella di dolcificanti e zuccheri, spesso anche naturali.
E basta un pò di buon senso per bilanciare tutto in un buon modo. Associando sempre spezie, vegetali e poca cottura.
Più arduo è eliminare o imparare a gestire l’acido fitico.
Lì occorrono davvero acqua e limone in ogni ammollo e comunque senza mai esagerare.
Poi c’è la questione insulina sempre in circolo a causa di frutta e carboidrati che rischia di diventare una bomba ad orologeria per diabete e colesterolo ossidato.
Condivido tutto di quello che hai detto, il tuo spirito aperto da ricercatore e il contributo che ognuno può dare a questo miracolo che siamo.
Sono felice che tu stia bene. Ottimo.
Molto probabilmente provenivi da un passato parecchio intossicato ed hai una buona base costituzionale “calda”, cioè con una digestione ottima e forte e magari anche un eccesso di calore che andava rinfrescato.
In questo caso un pò di tempo con una alimentazione leggera può essere davvero una manna.
Soprattutto se abbiamo buone scorte.
Come fare un digiuno quando siamo pieni di tossine fino alla cima dei capelli.
Ti sembra di tornare a vivere e mente e corpo si risvegliano.
Ma non sottovalutare la parola “scorte”, vuol dire che in questo momento stai vivendo di rendita grazie al meraviglioso conto in banca genetico che ti hanno trasmesso i tuoi genitori.
Il mio consiglio è di mantenere uno spirito di ricercatore e piuttosto che fare sporadiche incursioni nel mondo marino (di cui al massimo ti consiglierei il salmone), rifletti e approfondisci la questione grassi saturi che a livello mentale e fisico può diventare la più grossa carenza nel tempo.
Fai delle prove e giura a te stesso che non permetterai alle tue convinzioni di ignorare i segnali del corpo.
Se dovessi iniziare a sentirti leggermente stanco e meno “brillante”, integra subito i grassi.
Questo impegno con se stessi di utilizzare il corpo al meglio per essere di beneficio per gli altri, vigilando sempre ed ascoltando ciò che ci dice con uno spirito di ricercatore senza paura e senza preconcetti è secondo me il più grande dono che abbiamo come esseri umani e non dovremmo mai dimenticarlo.
Se ti va di raccontarci la tua “avventura vegana” ed i benefici che ne hai tratto, per esempio in una prossima puntata del podcast, sono a disposizione. Scrivimi pure la tua storia via email a francesca@energytraining.it e sarò felice di farti una intervista.
Aldo 11 Settembre 2016
Buonasera, vorrei fare solo una piccola riflessione, girando sul web alla ricerca di consigli alimentari per migliorare un po la salute mi sono imbattuto nel caos più totale.
Di volta in volta ho trovato blog siti ecc. di vegetariani, vegani, vegan crudist,i fruttariani, carnivori, diete del gruppo sanguigno e via dicendo.
Propongono i loro stili alimentari come gli unici che possono farti star bene campare di più e guarire svariati problemi di salute.
Con il dovuto rispetto per coloro che hanno abbracciato un regime alimentare particolare, personalmente non ne condivido nessuno, credo che mangiare correttamente e stare in salute sia solo una questione di variare alimenti non escludendo nessuno calibrare bene le porzioni in base al fabbisogno personale, e tanta tanta fortuna.
Agli inizi del novecento fino agli anni 50 60 almeno nel nord italia l’alimentazione prevalente era a base di cereali legumi verdure carne di maiale con l’aggiunta di pollo coniglio o saltuariamente della selvaggina, e si campava mediamente oltre i novanta, possono ben dirci ora che la vita si è allungata, andiamo a leggere i necrologi sulle pagine dei quotidiani e poi valutiamo se la vita si è allungata.
Ma mi chiedo perchè in una famiglia di inizi novecento su 8 10 figli ne morivano metà per svariati motivi, però quelli che sopravvivevano perchè duravano cent’anni? non è che magari non si ingerivano ormoni, o antibiotici oggi presenti nella carne, oppure non si introducevano i vari pesticidi perchè si mangiava frutta e verdura coltivata nell’orto di casa?.
In conclusione credo che vivere bene e a lungo sia dovuto a fattori ereditari genetici, alimentarsi con tutto ma non abbuffarsi, e avere la fortuna di vivere in zone abbastanza salubri, poi tutto quello che ci viene proposto credo abbia scarso valore.
Saluti Aldo
Raffaella Scirpoli 12 Settembre 2016
Ciao Aldo,
piacere di conoscerti e benvenuto sul blog.
Grazie per aver condiviso qui le tue riflessioni.
Purtroppo oggi è tutto diverso, come hai giustamente detto ci sono ormoni e antibiotici nella carne, frutta e verdura non sono coltivati come una volta e l’ambiente è fortemente inquinato. Non esiste una dieta perfetta adatta a tutti, ma esiste ciò che fa bene a te e alla tua costituzione. Le cose basilari sono quelle che hai detto anche tu: mangiare con moderazione, variare, cucinare cose genuine e semplici, prendersi cura della propria digestione mangiando le pietanze nell’ordine giusto, masticando bene e idratandosi. Sono proprio questi i concetti alla base di Energy Training.
Un caro saluto
Carlo 8 Agosto 2014
Gigi, non mangio frutta da 23 anni forse e ho iniziato 2 anni fa a mangiare verdure (ore ne mangio un po) e non mi viene la febbre da 5 anni, non mi sento debole ne denutrito….
In ogni caso mi è piaciuto molto questo articolo di Francesca, lo trovo intellettualmente stimolante in quanto fa dubitare, cosa che le persone non fa molto spesso (in particolare se il concetto analizzato non è mainstream).
Concludo in maniera molto banale: uno può credere a ciò che vuole ma guardare solo da un punto di vista non è mai l’approccio migliore.
stefano 25 Gennaio 2014
Ciao Francesca,se si vuole dimagrire si deve evitare di fare spuntini,mangiando solo tre volte al giorno?Quando è necessario fare spuntini e in che modo?
Francesca Forcella Cillo 26 Gennaio 2014
Fare spuntini non è mai necessario.
in genere si mangia fin troppo.
Meglio far riposare lo stomaco.
Se invece si ha una costituzione molto sotto peso, una vita intensa e si fa molto sport,
allora può essere una buona idea fare degli spuntini.
Che variano a seconda della costituzione e delle abitudini di vita.
Altrimenti tra i pasti sempre meglio acqua calda e tisane
stefano 27 Gennaio 2014
molti nutrizionisti consigliano di fare 5-6 pasti al giorno per mantenere il metabolismo alto e poter dimagrire.Quindi è una falsità questa affermazione?Pure per me sembra eccessivo fae tutti questi pasti in un giorno,si diventa come dei ‘ruminanti’ :D.Per smaltire la massa grassa non c’ è bisogno di momenti di digiuno?
Francesca Forcella Cillo 27 Gennaio 2014
Si Stefano decisamente troppo.
e poi non esiste la soluzione giusta per tutti.
Le cose vanno sempre adattate al singolo caso.
ma far riposare un pò la digestione è sempre una buona cosa.
Remo Carlo 28 Gennaio 2014
le critiche a Campbell e le esultanze alle medesime da parte di persone, che con la ricerca vera non hanno nulla a che spartire, mi convincono di avere ragione. Negare la validità di importanti analisi non ha alcun senso. Certamente è più facile criticare,senza averne la competenza, che rimboccarsi le maniche e raccogliere dati . Si può anche essere in disaccordo con la dieta vegetariana ma dare una falsa e molto parziale informazione (meglio disinformazione) al posto di confrontare le conclusioni di Campbell con numeri e dati della stessa portata è disonestà intellettuale . Quando qualcuno avrà da produrre la stessa mole di numeri di Campbell potremmo iniziare a parlarne prima sono solo chiacchere da bar . Secondo Francesca dovremmo credere a qualche modestissimo lavoro di critica e a valutazioni parziali di persone scarsamente accreditate e giudicare un falso un’esperienza monumentale che andrebbe almeno utilizzata con intelligenza per le informazioni che possiamo ricevere anche non condividendo la scelta vegetariana . Demonizzare il China perchè non sostiene che mangiare bistecche e pancetta fa bene alla salute mi sembra davvero troppo. Peccato,alcune posizioni di Francesca sono interessanti ma gli integralismi ciechi non mi hanno mai convinto. Mi hanno insegnato a leggere ed interpretare gli studi di ogni tipo per questo difficilmente mi baso su valutazione di altri per giudicare la validità di una esperienza così importante come il China Study e riesco a distinguere la critica strumentale da quella vera. Comunque buon appetito a tutti.
Francesca Forcella Cillo 28 Gennaio 2014
Vedi è proprio questo il problema.
Avete il terrore delle informazioni.
Vi rifiutate di accettare che possano esistere visioni diverse.
Senso di superiorità, intransigenza, attaccamento ai punti di vista, terrore che la gente possa “sapere” altro,
possa capire, possa interrogarsi…
E sei un biologo…
Lo trovo un grande controsenso, grandissimo.
Oltre alla rozzezza di certe frasi, piccole cadute di stile…
Credi davvero che io possa demonizzare China Study perchè non fa mangiare la pancetta?
Che tra l’altro essendo carne di maiale ed essendo anche carne conservata
non rientra nei cibi consigliati nel mio percorso.
I problemi sono altri… sono l’assenza di grassi saturi, l’assenza di proteine significative, l’uso esagerato della pericolissima soia, l’uso smodato di omega 3 e 6 infiammanti.
Questi sono i miei motivi.
Ma ovviamente bisogna pensarci e rifletterci sù. Più facile invece è indignarsi ed usare le solite frasi fatte, i soliti slogan…
Io sto offrendo informazioni e riflessioni e queste non dovrebbero mai essere taciute.
Non deve essere la libera circolazione di idee a farti paura,
ma il cieco bigottismo.
E credo anche che tu non ti sia preso la briga di guardare il materiale inglese, altrimenti saresti stato più cauto.
Ma ognuno deve fare il suo percorso ed io ti auguro di essere felice e sano percorrendo il tuo.
Remo Carlo 28 Gennaio 2014
per fortuna che parli di caduta di stile! credo sarà meglio chiudere ogni ulteriore scambio di opinioni,almeno da parte mia ,perchè continuare a ignorare la forza dei numeri e tutti gli studi di confronto prodotti nel libro di Campbell è ,insisto, disonestà intellettuale. Io continuo ad affermare che alcune cose che dici sono interessanti e mi dai del bigotto! Sei tu cara Francesca ad avere paura delle opinioni che non siano le tue, se non hai capito che non mi sono affatto indignato ma solo stupito che una persona che elargisce consigli alimentari possa portare avanti una crociata inutile contro una persona che ha dedicato la vita alla scienza e ha scoperto,se vogliamo parlare anche d’altro, i rapporti tra diossina, ha effetti devastanti sulla nostra salute e sulla quella del pianeta mi spiace per te.
Francesca Forcella Cillo 28 Gennaio 2014
Remo sono stata contenta di conoscerti, sono felice che per lavoro ti occupi di cose così meritevoli come l’inquinamento ambientale.
E sono contenta che su alcune cose tu sia d’accordo.
Credo che ci stiamo ripetendo e quindi ti rispondo solo per salutarti, augurarti buona vita e ricordarti che la mia non è una crociata ma un semplice servizio di informazione.
Non mi interessano le crociate ma la libera circolazione delle idee.
E ti ricordo che quelli che offro sono dati, numeri e riscontri non tesi ideologiche.
Sii felice e che tu possa realizzare ciò che ti sta a cuore
stefano 28 Gennaio 2014
Ciao Francesca,ho visto il sito di Cristian Sartori ‘voglioperdere30chili.com’,un trasformazione incredibile!!Volevo chiederti se sai quando aggiornerà il sito,mettendo nuovi post.Al momento viene descritta solo fino alla terza fase,quella ‘brucia grassi’.
stefano 28 Gennaio 2014
Ciao Francesca,ho visto il sito di Cristian Sartori ‘voglioperdere30chili.com’,una trasformazione incredibile!!Volevo chiederti se sai quando aggiornerà il sito,mettendo nuovi post.Al momento viene descritta solo fino alla terza fase,quella ‘brucia grassi’.
Francesca Forcella Cillo 28 Gennaio 2014
Credo ci stia lavorando su.
un suo video è anche sulla home di energy training
Maria 28 Gennaio 2014
Sono vegana da maggio, e vegetariana da circa un anno e mezzo.
Ho cominciato per salute, e mi sono imbottita di informazioni che confermassero questo tipo di scelta.
Poi ho scoperto le implicazioni etiche e ambientali, e mi sono sempre più convinta di questa scelta.
Ora che mi rendo conto che forse non sta funzionando per me, non riesco ad accettare l’idea di tornare indietro, sapendo tutto quello che c’è dietro.
Non voglio ricominciare a mangiare altri essere, a contribuire al surriscaldamento globale e alla diseguaglianza enorme dell’umanità.
Mi ritrovo a scegliere fra la possibilità, perchè comunque non è detto che reinserire certi alimenti si la soluzione, di stare meglio, ed essere coerente con le mie scelte.
E credo forse che l’idea di non mangiare altri esseri sia ormai diventata più prioritaria del riuscire finalmente a risolvere il sovrappeso e i brufoli.
O perlomeno, non saprei davvero come convincere me stessa ad abbandonare questa strada..
Francesca Forcella Cillo 28 Gennaio 2014
Ciao Maria,
grazie del tuo bel messaggio accorato.
Capisco la tua confusione e sento le tue difficoltà perchè ci sono passata e conosco tanti che ci sono passati.
E voglio dirti che una soluzione c’è sempre per fortuna.
Un compromesso che può consentirti di riprenderti fisicamente e nel frattempo evitare di mettere troppo in “crisi” il tuo sentire.
Non entro in tutte le disquisizioni teoriche sulla fame nel mondo ,lo sfruttamento, le ingiustizie e l’aspetto etico di mangiare un essere vivente.
Su tutto ciò potremmo discutere per ore e ogni punto di vista sarebbe ugualmente difendibile.
Cos’è un essere vivente, quanti esseri viventi sono sacrificati coltivando cereali, come i cereali desertificano la terra, il riscaldamento globale che in realtà ormai ci sono sempre più prove che ci avviamo probabilmente verso un raffreddamento globale, ecc, ecc
Ma lasciamo da parte queste questioni etiche. Sono troppo personali e ci ritornerai se vorrai in seguito.
Ora occupiamoci di trovare una soluzione per stare meglio anche senza mangiare esseri senzienti.
E’ il mio lavoro, ho tantissimi clienti vegetariani.
Se non hanno gravi problemi di salute ma solo tossine, debolezza e sovrappeso si può fare un ottimo lavoro.
Si tratta di capire di cosa hai bisogno e dove prenderlo.
Bisogna capire cosa evitare e cosa mangiare.
E per fortuna è possibile.
Quello che non è possibile è essere vegani in salute perchè hai a disposizione zero grassi saturi e zero proteine animali e quindi è inevitabile, nel tempo, sviluppare delle carenze.
Prima o poi ma è inevitabile.
Ma se sei vegetariana e lo fai in modo intelligente puoi stare davvero bene e sentirti in forma.
e questa è una cosa incredibilmente importante.
Perchè scegliere per fissazioni ideologiche di ammalarsi e pesare sul sistema sanitario nazionale non è affatto un esempio di responsabilità civile.
Quindi se vuoi seguirmi ti aspetto nel Programma e adatteremo lo schema alle tue esigenze e alla tua costituzione, colmando le lacune e migliorando la tua salute in modo significativo.
Gia ci sono tutti gli schemi per i vegetariani ma possiamo ulteriormente adattarli a te.
E c’è il coaching mensile che serve proprio a questo.
Ridurre carboidrati e zuccheri, aggiungere grassi sani, verdure cotte e spezie. Fare uno schema delle proteine per ogni pasto, aggiungere una buona colazione e alcuni superfoods e integratori e il gioco è fatto.
Gradualmente ritroverai il peso forma ed eliminerai le tossine soprattutto dal fegato.
Iryna 29 Settembre 2016
Ho fatto vegetariana da 11 anni, sono stata quasi vegana. Durante primi 2-3 anni la mia salute e le mie energie sono decollate (credo per tutte le porcherie che ho levato). Poi mi sono sentita sempre peggio…….ultimi anni sono stati un incubo, mi venivano le malattie una dietro l’altra…iniziare a mangiare la carne è stato molto difficile!!! Ormai sono passati più di 10 anni e io sto ancora risolvendo dei problemi della salute comparsi negli anni del vegetarianesimo….fai le ricerche più in fondo…sii intelligente. Ci sono migliaia di studi che evidenziano abbassamento del sistema immunitario con mancanza delle proteine nella dieta!!!! Il sistema che protegge noi da tutte le malattie, cancro compreso!!!!
Raffaella Scirpoli 30 Settembre 2016
Ciao Irina,
grazie per aver condiviso la tua esperienza!
Un caro saluto
Roberto 29 Gennaio 2014
Salve Francesca, seguo il suo lavoro da alcuni mesi, mi sembra una persona onesta scrupolosa e di gran cuore. Il suo approccio all’alimentazione è anche interessante perchè è vero che i parametri costituzionali di ogni individuo sono molteplici e tra patrimonio genetico, storia personale e stili di vita le variabili e le rispettive combinazioni tra esse sono innumerevoli. Tuttavia non concordo affatto col suo approccio quando nello specifico attacca l’impostazione vegetariana, vegana, crudista, o fruttariana, quello che preferisce insomma… Questi suoi articoli di critica (piuttosto debole e scombinata a mio avviso) al famoso libro China study ne sono un chiaro esempio.
Tornando a bomba, le dicevo: è vero che le variabili sono numerose ed ogni individuo ha tratti e sfumature che apparentemente lo diffferenziano da qualunque altro, tuttavia c’è una verità molto superiore che lei sembra trascurare, spero non volutamente. Ed è il fatto che l’animale uomo si identifica in una specie, e come la scienza ha indiscutibilmente dimostrato ogni specie ha appunto dei caratteri specifici che la differenziano da ogni altra ma che soprattutto ne accomunano ogni individuo ad essa facente parte. Saprà altrettanto bene che l’anatomia comparata è una branca scientifica che al contrario di tanti aspetti aleatori delle varie discipline mediche non lascia adito ad equivoci, sfumature o punti di vista soggettivi. Il concetto di cibo d’elezione è ben delineato scientificamente e nel momento in cui si è cominciato ad utilizzare l’anatomia comparata per chiarire quale fosse il cibo di elezione di una determinata specie (oltre ovviamente allo studio di osservazione in contesti ed habitat originari e soprattutto inalterati) si può affermare che si è cominciato a mettere un importante “punto” alle diatribe alimentari e nutrizionali.
Ci sono numerosi caratteri distintivi della specie umana, che ovviamente qui non è il caso di elencare, ma che offrono un quadro chiaro e difficilmente confutabile: l’uomo è un animale frugivoro.
Fortunatamente la natura consente ad ogni specie di adattarsi per sopravvivere e riprodursi, ed è quello che l’animale uomo ha fatto per millenni. Tuttavia ogni adattamento ha un prezzo e l’esempio forntioci dai risultati portati dalla società del “benessere” sono nel cuore e davanti agli occhi di ognuno.
The China Study a mio avviso ha fornito dei tasselli importanti di un mosaico che seppur lontano dall’ esser completamente risolto in ogni singolo dettaglio, si manifesta ormai con una sua figura ben distinguibile ed inquadrata. E che il cibo di derivazione animale apprti più danni che benefici alla salute – tralasciando volutamente gli aspetti etici, ecologici e sociali, che in questa sede non interessano – è ormai ampiamente dimostrato. Torno però con rispetto nei suoi riguardi al punto di partenza: ognuno ha il diritto di cercare il proprio benessere e il proprio personale equilibrio.
Mi scuso per la lungaggine e la saluto cordialmente.
Roberto
Francesca Forcella Cillo 29 Gennaio 2014
Ciao Roberto,
piacere di conoscerti.
Mi dispiace davvero ma ci sono prove innumerevoli che l’uomo non è una specie, come l’hai chiamata? Frugivora.
Cioè intendi dire che dovrebbe consumare solo frutta? Solo frutta e semi o bacche?
Mi dispiace ma non esiste un concetto più bizzarro è recente di questo.
Quanti anni ha?
Forse nemmeno un secolo…
La storia dell’uomo (per quello che conosciamo), le Medicine più antiche, l’esperienza umana e la salute delle persone continuamente provano che l’uomo per vivere deve mangiare di tutto un pò, rispettando le giuste proporzioni tra gli alimenti, il clima in cui vive, la costituzione con cui è nato e la giusta cottura, preparazione e combinazione. E il cervello dell’uomo, forse una delle creazioni più speciali che abbiamo, usa come carburante i grassi saturi.
Purtroppo la frutta è piena di zucchero e non possiamo abusarne, zucchero che stimola la produzione di insulina e ci rende deboli mentalmente e fisicamente. Può essere uno spuntino ma non uno dei cibi principali.
I semi per altro sono molto infiammanti ed acidificanti, possono essere un ornamento del pasto ma non il nostro alimento principale.
Non è nel mio stile fare crociate, non attacco nessuno.
Mi piace solo dare informazioni e parlare in modo diretto.
Come ho già fatto in tanti altri commenti, spiegando quali secondo me sono i limiti ed i pericoli dell’approccio rigidamente vegetariano e soprattutto vegano.
Se ti sembrano deboli le critiche a China Study, mi complimento con te,
perchè tali non sono sembrate affatto allo stesso Campbell.
Si tratta di studi molto seri e ben motivati ti assicuro.
Ma il mondo è bello perchè è vario.
Buon lavoro e buone esperienze anche a te!
Leonardo Rubini 1 Febbraio 2014
Felice di trovare conferma a quanto penso anch’io da tempo. Brava!
Francesca Forcella Cillo 2 Febbraio 2014
Ciao Leonardo,
piacere di conoscerti!
Stefano 6 Febbraio 2014
Ciao Francesca,volevo chiederti se si può seguire una dieta vegetariana senza supefoods ed integratori vari.Poi volevo chiederti come può essere organizzata una settimana alimentare tipo per i vegetariani….
Francesca Forcella Cillo 6 Febbraio 2014
Ciao Stefano,
dipende da come stai, dalla tua costituzione e da cosa mangi.
Non esiste una formula per tutti.
Diciamo che un pò di superfoods ed integratori sono necessari se vuoi mantenerti sano per un tempo lungo.
Devi limitare pane, pasta, zuccheri e consumare uova, formaggio da latte crudo, pochi legumi, vegetali crudi e cotti, spezie, ghee e burro, olio di cocco, frutta fresca, cereali integrali, semi oleosi e frutta secca.
Andrea 14 Febbraio 2014
L’essere umano è frugivoro??! 😀 Vabbe’…Velo pietoso. Ottimo articolo Francesca. Purtroppo è normale e prevedibile che le persone molto “fanatiche” di qualcosa, tendano allo scontro quando leggono cose opposte alle loro credenze. (e da quanto “vedo” in giro, effettivamente ce ne sono parecchie in questi particolari “stili” di alimentazione”).
Buon lavoro.
stefano 16 Febbraio 2014
caro andrea chiamare “stili di alimentazione” e come dici tu “velo pietoso” denota che sono le tue credenze a farti scontrare con la realtà e con i vegetariani e vegani e che è la tua ristrettezza mentale che ti porta a denigrare persone che come te tengono alla loro salute e in buona fede agiscono di conseguenza. Cerca di ampliare i tuoi orizzonti, di pensare a ciò che dici o scrivi e di non giudicare.
Francesca Forcella Cillo 17 Febbraio 2014
Io credo che lo scontro non serve.
Servono le INFORMAZIONI libere e indipendenti.
Che ognuno utilizza come crede.
Quello che ha colpito Andrea, ma come lui, tanti tanti lettori è la facilità con cui vi irritate e risentite per questo lavoro di informazione che faccio con il mio blog.
Le risposte irritate e talvolta ingiuriose.
Devo dire che alcune sono talmente offensive, volgari e piene di parolacce che non le approvo nemmeno.
Ecco se non si è interessati uno può anche non venire sul blog, insultare non serve.
E soprattutto io trovo meraviglioso che ci siano tanti diversi punti di vista. Soprattutto se usiamo contemporaneamente la mente e il cuore, evitando di rispondere con troppa foga.
Un dibattito rispettoso e sui dati di fatto è interessante per tutti.
Buona giornata anche a te Stefano!
Rino Frasconi 28 Aprile 2014
Salve Francesca. Ho anch’io letto tutto il testo di Campbell, ed anch’io, come altri nel tuo forum, mi trovo disorientato leggendo le critiche al “The China Study”. Ora ti vorrei fare una domanda: mia moglie è stata operata oltre un anno fa per un tumore ovarico. Dopo aver fatto la Chemioterapia standard, la malattia fortunatamente non si è più ripresentata. Tuttavia, stante il rischio che si possa ripresentare, avresti per questa patologia dei consigli nutrizionali da darmi? Ergo: quale dieta suggerisci per le donne che siano state colpite da un tumore ovarico, al fine di contrastare il più possibile l’eventuale recidiva? Grazie anticipate Francesca per quanto potrai dirmi. Ciao. Rino Frasconi
Francesca Forcella Cillo 28 Aprile 2014
Ciao Rino,
certo che può fare tantissimo con l’alimentazione.
bisogna vedere come sta, la sua costituzione e magari capire la disintossicazione migliore e più opportuna per lei.
Sicuramente ciò che è artificiale, lo zucchero, i derivati del latte, òa carne con ormoni, le farine e i prodotti raffinati, i grassi cotti devono essere evitati.
Tutto il resto va adattato alla situazione.
Se volete posso seguirvi nel Programma ed io consiglierei anche altri due approcci: quello emozionale (ascolta il Podcast 6) e quello dei supplementi (ascolta il podcast 3).
Un carissimo saluto!
Giacomo 8 Maggio 2014
Salve Francesca, ho apprezzato molto le tue riflessioni sul celebre libro perché mi hanno aiutato a comprendere vari punti di vista. La mia domanda è la seguente: essendo di costituzione esile e sottopeso posso tentare un approccio con la dietro vegetariana includendo uova, latticini ecc.. Senza perdere ulteriormente peso? Anzi se possibile posso prendere anche qualche kg? Grazie in anticipo e complimenti al lavoro di informazione che svolgi.
giovanna 8 Maggio 2014
Ciao,
ho letto l’articolo e concordo solo per quanto riguarda la pericolosità della soia ed il fatto che bisogna ascoltare il proprio corpo per capire se qualcosa ci fa bene o male.Per cortesia vorrei sapere se conosce la terapia Gerson e cosa ne pensa, visto che nel suo profilo c’è scritto che ha provato tutte le terapie alternative. Grazie mille
Francesca Forcella Cillo 9 Maggio 2014
Ciao Giovanna,
piacere di conoscerti!
La terapia Gerson non solo la conosco ma indirizzo nel centro Gerson di Budapest chiunque mi chieda aiuto per un cancro.
Il primo step secondo me è quello.
Ovviamente non è assolutamente un regime adatto a chiunque e su base quotidiana ma per dare una “scossa” a corpo e mente e depurare in modo profondo è assolutamente eccezionale.
E’ fondamentale distinguere tra regime alimentare da adottare in caso di malattia da abitudini alimentari quotidiane e bilanciate.
Ciò che cura in un caso può disturbare e far ammalare in un altro.
Questa differenza è cruciale quando cerchi di capire cosa e come mangiare tutti i giorni per essere pieno di energia, in salute, forte e sveglio
Paolo 8 Maggio 2014
Ciao Francesca, mi sono dilettato a leggere opinioni in merito a tutte le diete alimentari e anch’io ho notato che la prima osservazione che si può fare è che si tende a pensare che quello che va bene per noi debba andar bene per tutti, mentre in realtà vale solo per qualcuno.
Però mi pare che tra le linee guida più adattabili ci sia una dieta che include tutto il parco vegetale, con un po’ di carne (preferibilmente bianca) e pesce, uova e latticini, senza esagerare in nulla. Il tutto con l’unico elemento alimentare comune a tutti i centenari: la frugalità.
Ne convieni ?
Grazie e buon lavoro.
Francesca Forcella Cillo 9 Maggio 2014
Ciao Paolo,
certo che puoi trovare delle linee guida comuni: cibo fresco, cucinato e preparato con amore, molti vegetali, proteine bilanciate, e come dici tu “frugalità”, non esagerare e alzarsi sempre da tavola con un pochino di fame.
Mangiare la mattina come un re, a pranzo come una regina e a cena come un servo (cioè poco).
Su ciò che hai scritto avrei da osservare solo su “meglio carne bianca” perchè è una grandissima falsità, la carne rossa da pascolo cotta poco e mangiata con molte foglie verdi e molto più bilanciata. E su “latticini” che è assai generico, meglio dire “formaggi freschi e meglio da latte non pastorizzato” per avere tutti gli enzimi per digerirli.
Angela 23 Maggio 2014
Buongiorno,
ho finito di leggere da poco il libro in questione, stavo cercando pareri (sia positivi che negativi) a riguardo e mi sono imbattuta nel suo articolo. Premetto che non sono di parte.
Più volte viene sottolineato il fatto che le ricerche di Campbell vogliono dimostrare che una dieta priva di proteine animali possa far guarire dal cancro e da altre malattie, ma non è proprio così. Campbell CONSIGLIA una dieta priva di proteine animali per vari motivi (tra cui quelli etici e ambientali), ma i suoi studi dimostrano “solo” che una dieta povera (e, quindi, non priva) di proteine animali e ricca di quelle vegetali migliori la salute sotto vari aspetti. In più non dice che sono le proteine animali a provocare il cancro, ma semmai che una loro elevata quantità lo possano alimentare. Insomma, può essere anche vero che una dieta strettamente vegana per tutti non possa essere d’aiuto, ma il consumo di una dieta vegana è solo una conclusione personale di Campbell. Gli studi invece dimostrano che abbassando la percentuale di proteine animali, e aumentando quelle vegetali, molte malattie si possono prevenire e/o curare, senza però la necessità di ridurre la percentuale di proteine animali fino allo 0%, ma è sufficiente fino al 5%.
Chris Masterjohn domanda: “come si può partendo da uno studio fatto solo sulla caseina, generalizzare sulle proteine della carne di manzo, le proteine del pollo, dell’uovo?”. Non si può, e infatti non è quello che Campbell ha fatto. La generalizzazione su tutte le proteine animali deriva da tutti gli studi e le ricerche di cui si parla nelle restanti 300 pagine del suo libro!
Inoltre sembra che si vuol perdere di vista tutti gli argomenti che Campbell ha preso in considerazione e che possono farci capire tante cose. Il tema centrale del suo libro è che il cibo previene e cura le malattie, senza l’aiuto di farmaci e della chirurgia, senza controllare ossessivamente i grammi di nutrienti, e senza il conteggio scrupoloso delle calorie, dandoci delle linee guida GENERALI (non prescrivendo dunque una dieta perfetta per tutti). Dai dati statistici che elenca in tutto il suo libro ciò che risulta palese è che la dieta occidentale non è per nulla sana, e la dieta occidentale è ricchissima di cibi di origine animale. L’aumento dell’assunzione di proteine animali comporta un parallelo aumento di svariate malattie, ma con questo non significa che bisogna eliminarle del tutto. Ripeto: la dieta vegana è u consiglio di Campbell, ma ciò che viene fuori dal suo studio è che non è necessario eliminare del tutto le proteine animali. Il discorso sui latticini, poi, è stato trattato da molti altri studiosi e in moltissimi sono d’accordo con lui.
Grazie per il suo stimolante articolo e complimenti per questo sito molto interessante.
Buona giornata,
Angela
Francesca Forcella Cillo 10 Agosto 2014
Grazie del tuo contributo Angela!
un careo saluto anche a te!
Vincenzo 8 Settembre 2014
Buongiorno Francesca, ho letto con attenzione sia il suo articolo che tutti i post. Da circa tre anni ormai, ho impresso una svolta alla mia alimentazione ma il discorso è di portata molto più ampia perché va ad interessare più ambiti e non solo quello alimentare. Mi trovo perfettamente d’accordo con la tua impostazione che trovo molto equilibrata e molto vicina alla mia esperienza (non idea o concezione astratta ma esperienza vissuta). Dopo un periodo iniziale di “disintossicazione” alimentare che ho seguito semplicemente ascoltandomi – il corpo mi ha mandato segnali chiari di disagio – , ho poi provato via via le strade che sono a me più congeniali. Non ho seguito né seguo ciecamente diete, programmi alimentari o teorie proposte/imposte ad altri; cerco di avere una mia idea, sperimentando su di me, in libertà, senza pregiudizi di sorta. Non è sempre facile! Ho letto e leggo, ascolto e vedo molto, di tutto (compreso “the China Study” ed i suoi accoliti ma anche i suoi detrattori) e senza atteggiamento prevenuto nei confronti di niente e nessuno, convinto che la verità non è un qualcosa di statico e soprattutto non è necessariamente un concetto sempre universale e non sta da una sola parte. Il bombardamento mediatico e non di informazioni di ogni genere e tipo è sempre più incalzante ed è necessario un serio momento di riflessione e di “silenzio” interiore che per non rimanere frastornati e disorientati da tanto clamore e rumore! Mi regolo solo in base a ciò che il mio corpo mi dice, come mi sento, che reazioni ho. Ho perso un totale circa 15 kg in tutto questo tempo e non li ho più ripresi; ho smesso di fumare da quasi tre anni e mi sento benissimo! Faccio regolare attività fisica (ma questo più o meno da sempre). Non ho nulla da insegnare, da suggerire. Ho scritto solo per esprimere che condivido pienamente l’approccio che lei propone.
Di proposito non dirò cosa e come mangio, coerentemente con il tuo pensiero che riporto testualmente e che condivido pienamente: “non ascoltare me o chiunque altro su ciò che dovresti o meno mangiare…non esiste una dieta perfetta che funzioni per tutti”…
Rivolgo a te un saluto ed uno sprone a continuare il tuo lavoro, agli altri utenti rivolgo il mio pensiero felice e sereno e li invito a fermarsi un attimo a cercare di ascoltarsi di più ed ascoltare (passivamente) di meno ed a non litigare sempre e per qualsiasi cosa…che ognuno faccia ciò che sente senza il bisogno di imporre niente a nessuno.
Vi saluto con una massima che ho letto e che mi piace molto:
“siamo come nasciamo, diventiamo come mangiamo, come ci muoviamo, come respiriamo, come pensiamo” (Dr. Massimo Spattini)
Vincenzo
Francesca Forcella Cillo 9 Settembre 2014
Caro Vincenzo,
grazie per la tua condivisione e per il tuo invito.
Sono felice di conoscerti e ti auguro un buon cammino!
Federica 21 Settembre 2014
Buonasera Francesca,
sono vegana da ormai 2 anni per etica prima ancora che per la salute, ma non sono fanatica, cerco di trovare la strada che faccia meglio per tutti, umani e animali…
Studio naturopatia e vorrei capire, ma vorrei veramente capire!
Ho letto The China study e prima di decidere di disturbarti -mi rendo conto che hai una vita molto intensa!!! – tutti i post precedenti e molte altre cose sul tuo sito.
Condivido il pensiero di Angela, -un paio di post più sopra- ovvero quel che ho estrapolato come significato dalla lettura del libro è lo stesso.
Purtroppo non conosco l’inglese e mi rendo conto anche di non avere gli strumenti necessari per comprendere come valutare l’attendibilità di uno studio sia nella sua effettuazione che nella sua meta-analisi e me ne dispiaccio, e oltremodo non ho le conoscenze necessarie per capire se uno studio possa o no esser stato pilotato -come spesso ahimè avviene- a sostegno di una causa o dell’altra…
Quindi ti chiederei se possibile di aiutarmi a fare chiarezza su questo punto.
Ho visto che il messaggio di Angela l’hai “liquidato” (forse per la stanchezza dopo tutti gli assalti estremisti!) ringraziandola per il suo contributo…
Spero tu possa ora darmi una risposta più esaustiva.
Ti ringrazio comunque per questo blog che scrivi con tanta passione.
Alcune cose le condivido, altre mettono in dubbio le mie “certezze” stimolandomi ad approfondire gli studi e a ri-cercare “la” verità.
Namasteé
Francesca Forcella Cillo 22 Settembre 2014
Cara Federica,
se hai letto tutto sul questi articoli e sui commenti credo che tu possa trovare riassunto tutto il mio pensiero a riguardo.
Sparso anche in tanti altri articoli (soprattutto quelli sui “grassi” e sulla loro preziosa funzione vitale.
E anche il podcast numero 13 con la mia intervista può aiutarti a capire.
Non è stanchezza ma consapevolezza che non posso “convincerti” perchè sei tu a dover fare le esperienze.
Non perderti troppo nelle “idee”, non sono quelle che ti aiuteranno a capire ma piuttosto comprendi come funziona il tuo corpo e come ti senti.
Se desideri maggiori informazioni le trovi su internet e se non conosci la lingua inglese puoi utilizzare dei traduttori online.
E sazierai il tuo bisogno di conoscenze.
Io ti ho davvero dato già tantissimo, leggi e rileggi e vedrai che c’è tanto.
Poi devi invece fare il salto verso la comprensione più profonda che viene dalla consapevolezza di come stai, di come senti il tuo corpo e la tua mente.
Due anni sono pochi e se hai una buona base di partenza probabilmente è ancora presto perchè tu ti accorga di eventuali segni di carenza, ma sono abbastanza certa che se sei attenta e vigile puoi già cogliere dei segnali.
Nella mia intervista cerco di spiegarti il mio punto di vista e quali sono i tuoi bisogni come essere umano. Ovviamente nel mio Programma trovi tutto in modo molto più approfondito.
Parti dal comprendere ciò di cui hai davvero bisogno e come puoi trovarlo nel cibo.
Lavora su proporzioni tra le sostanze nutritive, su condimenti e modalità di cottura, sulla giusta quantità di nutrienti, ecc.
Poi fai delle prove su te stessa con occhi aperti e senza preconcetti.
Sono disponibile ad aiutare ma non per dibattici teorici.
Se vuoi calarti nella pratica mi trovi nel Programma e come tanti tuoi “colleghi” puoi fare con me un bel percorso di approfondimento e comprensione ma non “teorico” quanto piuttosto “sperimentale” che è ciò che conta davvero.
Quando e se lo vorrai sai dove trovarmi.
Buon cammino e tanto affetto!
Federica 22 Settembre 2014
Ti ringrazio molto dei tuoi consigli, a prescindere dai punti di vista che possono essere anche diversi penso tu sia una bella persona.
Continuerò le mie ricerche e sperimentazioni!
Buona giornata! 8)
Francesca Forcella Cillo 22 Settembre 2014
Ti auguro un meraviglioso cammino di consapevolezza!
Un abbraccio e buona vita
marco rigo 15 Ottobre 2014
sono un medico, specializzato in nutrizione clinica e oncologia. Credo sia utile ricordare che Campbel ha fatto parte delle più importanti commissioni governative per la ricerca nutrizionale, nonostante le sue opinioni andassero contro molti interessi, le sue ricerche sono state pubblicate dalle più prestigiose riviste fornite di referi e di evidenza A, lo stesso studio epidemiologico condotto per 27 anni in collaborazione tra il governo statunitense e quello cinese è stato oggetto di pubblicazioni su accreditate riviste scientifiche epidemiologiche. The china study è un libro divulgativo dove Campbel espone i risultati delle sue ricerche sperimentali e delle sue osservazioni epidemiolgiche, integrandole con commenti e convincimenti personali, quindi il suo libro non va giudicato come un lavoro scientifico da pubblicare o no, lui stesso esprime ogni osservazione sottolinenando che in medicna è d’obbligo il condizionale. Nello specifico l’impatto dell proteine animali sulle cellule si evidenzia con una percentuale di calorie derivate dalle stesse superiore al 5% , quindi significa che presumibilmente modeste percentuali delle stesse sono tollerabili se non utili, percentuali tuttavia ben lungi dai quantitativi propri della dieta occidentale. Oltre a questo punto di vista Campbel pone l’accento anche sulla questione etico morale, legata soprattutto agli allevamenti intensivi ( necessari se tutti consumano carne) e sull disastro ecologico ambientale legato al consumo di carne.
Marco 23 Ottobre 2014
Io da quando sono crudista ho finito tutti i miei problemi, dalla gastrite alla cervicale, dicevano di operarmi. Apprezzo molto il The China Study, non condivido nella dieta umana l’uso dei cereali. Il Latte di Mucca serve al vitello ,la carne ai carnivori oppure gli onnivori come l’orso, i cereali agli uccelli. Credo che la nutrizione umana sia a base di frutta ed erbe selvatiche ,rigorosamente crude e ben lavate. I miei livelli di vitamina b12 dopo cinque anni sono ottimali e se ho finito le scorte significa che il mio intestino è in gradi di prodursela, sono contrario all’assunzione, basta un’ analisi veloce per capire se siamo in carenza, non ha senso comperare integratori (che non fanno mai bene) solo per la presunta paura.
Francesca Forcella Cillo 23 Ottobre 2014
Ciao Marco,
Interessante e curioso punto di vista.
Perchè poi noi dovremmo cibarci di frutti ed erbe potrebbe scatenare una discussione lunga una vita.
Ma ovviamente non mi addentro non servirebbe.
L’evidenza di ciò che abbiamo bisogno è sotto gli occhi di tutti.
Periodi di alimentazione disintossicante (soprattutto se siamo fortemente intossicati) possono essere una autentica benedizione.
Evidentemente il tuo corpo ne aveva bisogno e noi gioiamo per te e con te!
Se poi questo si tradurrà in salute a lungo termine,
se continuerai con queste singolari abitudini, senza cuocere nulla e senza introdurre grassi,
questo lo giudicherai da solo tra qualche anno.
Speriamo solo che tu sappia cogliere i segni di carenza e riesca a ritrovare la giusta via di mezzo,
tra cattiva nutrizione e depurazione, che poi è la nutrizione sana e intelligente,
bilanciata e varia.
Sii felice Marco!
Roberto 12 Febbraio 2015
Nel 2003 mi hanno diagnosticato artrite reumatoide. Dopo avermi intossicato con Metotressato e cortisone (deltacortene), mi sono stufato ed ho prima fatto detossificazione del fegato e poi abbracciato il vegetarianismo, e già ero migliorato molto.
Dopo eliminata ogni fonte di caseina e quindi convertito al veganismo la malattia è andata in remissione.
Quindi fanculo al latte ed i suoi derivati.
Mio figlio piccolo è vegano dalla nascita, seguito dal Prof. Pinelli della S.S.N.V ed è fantastico, non si ammala mai e quando succede fa febbrine di 1 giorno, ha un sacco di energia, ed è anche bellissimo con pelle e muscolatura tonica.
La mia compagna diventata vegana come me a 3 mesi dalla conversione è guarita da ipertensione, reflusso gastrico, emicranie continue e influenze e raffreddori continui anche in estate, oltre ad essere dimagriti entrambi in modo naturale e senza diete particolari ed integratori inutili.
Per me non esistono altri regimi alimentari, e in questi 4 anni mi sembra quasi che il mio orologio biologico stia anche rallentando. Meno capelli e peli bianchi nella barba e un’energia diversa da quando ero onnivoro. Migliori prestazioni sessuali, e migliore lucidità mentale.
Davide 2 Aprile 2015
Articolo interessante per l’onestà intellettuale con cui è trattato.
Leggendo commenti e risposte, posso anche spingermi a complimentarmi per come gestisce professionalmente certe provocazioni.
Il mio è giusto un commento “di passaggio”, poiché nella mia sregolatezza alimentare per ora ci sto più che bene.
Le auguro un sempre maggior numero di lettori critici e aperti, e meno estremisti da ogni parte, siano onnivori, crudisti, o qualsiasi cosa ci stia nel mezzo.
Augurando il meglio a lei e ai suoi lettori,
Davide
Francesca Forcella Cillo 3 Aprile 2015
Ciao Davide,
piacere di conoscerti e grazie per il tuo contributo!
Buon cammino, sii felice!
giovanni 3 Aprile 2015
Salve a tutti,
vorrei condividere una riflessione esposta anche a China Study, ma che ad oggi non ha ricevuto risposta:
– Si fa riferimento che le persone vegane sono longeve e non si ammalano di tumore, ma chi mi sa spiegare le cause della morte di Steve Jobs? era un vegano convinto! e aveva una enorme disponibilità finanziaria per le cure…
Voglio precisare che anch’io seguo una dieta vegetariana, ma questo non mi impedisce di pormi alcune domande e capire che non è tutto così chiaro….
Vi ringrazio della collaborazione.
Francesca Forcella Cillo 3 Aprile 2015
Ciao Giovanni,
il tumore è una grave intossicazione delle cellule.
Dovuta a parassiti e batteri che entrando nella cellula (per via di un deficit del sistema immunitario)
la rendono completamente piena di tossine e carente di ossigeno.
Utilizzano lo zucchero che dovrebbero usare i mitocondri e riempiono la cellula dei loro prodotti di scarto.
Quando la cellula è piena di scarti e priva di ossigeno inizia a funzionare in modo anomalo.
Questo grave processo di intossicazione può avvenire per molteplici cause, fisiche e mentali.
Spesso è una combinazione di più di un fattore.
Imputare tutto questo processo alle proteine animali è assolutamente riduttivo e semplicistico.
L’intossicazione è molto più spesso creata dall’abuso di zuccheri (di cui i parassiti sono ghiotti), di farine, di lieviti,
di derivati del latte di cattiva qualità e dai ritmi di vita assolutamente innaturali.
Poi ci possono essere anomalie nel funzionamento delle cellule, con ridotta capacità di eliminare il sodio, di assorbire il potassio e di utilizzare ed assorbire l’ossigeno.
E’ un problema che può essere affrontato e risolto solo se lo si guarda con mente lucida e consapevole,
compiendo le scelte giuste ed attingendo alle giuste informazioni.
massimo palladino 10 Aprile 2015
completamente giusto : le associazioni e correlazioni non sono dimostrazioni di causa-effetto.
Alex 12 Aprile 2015
Noto che chi mangia carne sta molto male, si ammala spesso ed ha un fisico vecchio.
Non mangio carne da quasi 4 anni, ho 35 anni ma ne dimostro 22-23, e questa è l’età che mi viene data da chi mi vede e non mi conosceva prima. Chi invece mi conosceva da prima è basito oppure c’è chi fa i classici commentini da chirurgia estetica, cosa che non ho mai fatto.
Le proteine sono presenti nei vegetali e le restanti le integro con un sostituto del pasto molto conosciuto, inoltre i nutrienti che non riesco a prendere dai vegetali a causa di costo/carenza li integro con degli integratori della stessa marca del sostituto del pasto. L’aloe ogni giorno non mi manca mai e il mio intestino è sempre al top.
Questo ha fatto sì che il mio fisico ha iniziato a modellarsi e a diventare sempre più forte! Ho sempre energia.
La stessa dieta la do a tutti gli sportivi che seguo, togliendo la carne le loro prestazioni, specialmente per chi fa una attività aerobica, sono incredibilmente aumentate.
Basta eliminare carne, ridurre al minimo i derivati animali, eliminare i prodotti raffinati dei supermercati anche quelli bio, esercizio fisico costante et voilà, il gioco è fatto.
Veronica 29 Febbraio 2016
Alex, davvero la gente pensa che tu abbia 22/23 anni? O scherzavi?
Elisabetta 1 Maggio 2015
Salve, mi chiedevo se fosse in disaccordo anche con l’opinione di Berrino in merito al consumo di proteine animali… Grazie
Raffaella Scirpoli 3 Maggio 2015
Ciao Elisabetta,
noi la pensiamo un po’ diversamente.
Cancerogene non sono solo le proteine animali, ma tanti altri alimenti e soprattutto le abitudini errate.
Per cui noi consigliamo di usare con moderazione tutte le proteine (esclusa la carne di maiale) in piccole quantità e ovviamente di buona qualità.
Un caro saluto
Annalisa 16 Maggio 2015
Ho notato, e confermato nel tempo, che i latticini di pecora non mi provocano gli stessi problemi di quelli di mucca, o peggio di capra (fatto il test: ho la costituzione fredda), anzi mi fanno sentire bene, quindi chiedo: quando si dice che i latticini fanno male, forse è riferito a quelli che si consumano più largamente, cioè quelli di mucca?
marco avena 24 Maggio 2015
Buongiorno,
complimenti per il lavoro, volevo farle una domanda.
Lei dice:
“sembrerebbe piuttosto che zuccheri e carboidrati siano correlati con il cancro – non le proteine animali.”
Ha visto la recente scoperta dello zucchero cancerogeno che si trova nelle carni rosse?
Raffaella Scirpoli 25 Maggio 2015
Ciao Marco,
grazie dei complimenti.
Sì, ne siamo a conoscenza, si tratta del Neu5Gc e ne abbiamo parlato in modo approfondito in questo articolo: http://www.energytraining.it/carne-rossa/. In breve per adesso non ci sono prove conclusive. In ogni caso, la carne rossa ha fatto parte della dieta umana per gran parte della nostra storia, e rimane un elemento importante nella dieta di molte culture sane.
Un caro saluto
Giulia 9 Giugno 2015
E’ partito in varie città d’Italia il “The China Study Tour”, il 14 giugno sarà a Milano (http://www.chinastudy.it/the-china-study-tour-milano/) e a Settembre a Bologna nell’ambito della fiera SANA. Cara dottoressa, perché non chiede di partecipare? So che cercano relatori esperti che possano esporre punti di vista diversi. Così può spiegare tutte le sue ragioni contro.
Detto ciò io, il mio compagno (vegetariani da più di 10 anni e vegani da 2) e tantissimi altri vegani che conosco siamo la prova vivente che con una buona e sana alimentazione 100% vegetale, variata e ricca, si sta benissimo e la salute ne può solo guadagnare. Stimo moltissimo il dott Campbell e i suoi libri. Sono una blogger e cuoca vegana e collaboro con la dottoressa Michela De Petris, divulgatrice dell’alimentazione 100% vegetale anche per la prevenzione e sostegno nella terapia dei tumori. Ci sono diversi casi di gente che ha visto regredire il tumore solo cambiando l’alimentazione, sentiti personalmente con le mie orecchie…
Poi c’è l’aspetto etico da non trascurare, non voglio animali morti nel piatto (per me non c’è differenza tra un cane, una mucca, un gatto e un maiale) e non voglio che delle innocenti creature senzienti come noi, vengano sfruttati e torturati per produrre cibi che per di più mi fanno male alla salute. Il cibo dell’uomo è vegetale (come del resto afferma anche il dott Franco Berrino, famoso oncologo dell’Istituto dei Tumori di Milano)
Rocco Gargano 10 Giugno 2015
Salve, ho letto il suo articolo e mi sembra molto preciso nelle posizioni. La critica da fare al China Study è (ed ecco perchè è uscito in televisione e su giornali) che si consiglia nel libro l’uso di farinacei e quindi anche di pasta e simili mentre in realtà formano a lungo andare un accumulo di muco colloso nell’ instestino che impedisce il suo normale funzionamento. Per questo il libro è uno specchio per le allodole perchè se da un lato il signor Campbell non consiglia di cibarsi di animali, latte e uova, da un lato consiglia l’uso dei farinacei.
Non è la circolazione delle idee un problema, ma il cieco bigottismo. Ha ragione a dire se una terapia può valere per una persona, per un altra non vale e sono molti i casi, per questo occorre essere precisi in quello che si fa e cauti.
Quando lei parla del dott. Eates che ha visto che le persone che assumevano prodotti vegetali stavano male, questo stare male era dovuto ad un processo di rimozione di tutte le sostanze nocive che il corpo nel tempo aveva accumulato grazie ai farinacei, alla carne, alle uova: sostanze che si staccavano dalle pareti dell’intestino e andavano nel sangue. Questo processo deve avvenire con molta molta molta cautela perchè non è un processo che deve scatenarsi tutto in una volta, ma col tempo, con accorgimenti alimentari “di transizione” che aiutano in qualche anno (2 – 3 anni) a rimuovere queste sostanze di scarto. Per questo occorre informarsi bene e osservare di continuo.
Per quanto riguarda il latte:
Robertson e altri dottori hanno dimostrato la correlazione tra l’incidenza annuale di calcoli, il reddito nazionale pro-capite e il consumo pro-capite di proteine animali in Gran Bretagna e negli altri paesi sviluppati. Lo stesso gruppo di ricercatori ha anche mostrato un aumento di fattori di rischio per la formazione di calcoli nelle urine in seguito a una dieta con molte proteine e calcio (come è il formaggio).
Il Dott. Philip H. Henneman ha notato che i calcoli ai reni si presentano spesso in persone che bevono un quarto di litro di latte al giorno e ha inoltre trovato che queste stesse persone non hanno più avuto calcoli renali dopo aver smesso il consumo di latte. I Dott. Prein, professore di urologia alla famosa Università di Medicina di Boston, ha fatto un esame completo di 1.000 calcoli renali, scoprendo che i 90% per cento conteneva calcio.
Moti pazienti, escludendo i latticini dalla loro dieta, o sono guariti completamente o hanno tratto un certo sollievo, dopo tanti anni di problemi respiratori. Quando hanno seguito delle pratiche che giovano alla salute, come respirare aria fresca, fare esercizio fisico, rilassamento e un semplice regime dietetico naturale, il loro corpo ha eliminato degli spessi e collosi depositi di muco per alcuni giorni. Tale eliminazione libera il petto e l’affanno sparisce, ma l’asma può ritornare se si torna ai latticini e a uno stile di vita errato.
Per quanto riguarda il grasso animale:
I calcoli alla cistifellea sono fondamentalmente causati da un alto consumo di grassi, soprattutto grassi riscaldati come burro, grassi idrogenati (margarina) e oli fritti.
Per quanto riguarda le proteine animali:
Partendo dai minerali presenti nella terra che sono detti inorganici, si può dire che la vita non sia presente in essa. Spetta al mondo vegetale quindi assorbire i minerali inorganici dal terreno e trasformarli in minerali organici impregnandoli con la vita perché i loro atomi possano venire utilizzati dal mondo animale (noi uomini anche) nella forma di aminoacidi.
Inoltre nella cottura della carne gli atomi degli aminoacidi, che compongono le catene che costituiscono le proteine, decadono ritornando inorganici, e quindi di ben poco utilizzo ai fini alimentari.
Con il fanatismo e conseguente bigottismo come lei dice, non si va da nessuna parte, per questo ho esposto un punto di vista diverso dal suo.
Rocco
Raffaella Scirpoli 11 Giugno 2015
Ciao Rocco,
grazie per aver condiviso la tua opinione.
Un caro saluto
Veronica 17 Dicembre 2015
Salve Francesca, vorrei solo dire che a me personalmente il libro del Dottor Campbell ha aiutato molto. Ho avuto due metastasi in vari organi e a partire dal fatto che ho cambiato completamente il mio modo di mangiare, mi e’ cambiata la vita. Non e’ stato l’unico libro che ho letto, esistono tanti. Personalmente tutti quelli che ho letto sono stati scritti da oncologi con riconoscimenti a livello internazionale come il Dr. David Schreiber e il suo equipe di medici, il Dr. Enzo Soresi’, Veronesi, ecc.. coincidono tutti piu’ o meno sugli stessi punti per cui alla fine, mi azzardo a dire che le “teorie” del Dr. Campbell hanno le spalle ben coperte. Lei dice di ascoltare il proprio corpo ma dato che noi lo abituiamo a un certo tipo di alimentazione, non e’ detto che quello che ci dice sia la cosa giusta. Io mangiavo tanti zuccheri e naturalmente quando non gli mangiavo ne sentivo proprio la mancanza, ascoltavo il mio corpo proprio e ho pagato un prezzo. Dopo il cancro e dopo aver rivoluzionato il mio schema alimentare, a parte che non sento piu’ il bisogno di zuccheri perche’ i gusti cambiano, il mio corpo ora mi chiede i centrifugati. Immagino che il corpo di un alcolizzato gli chieda piu’ alcol e stessa cosa il corpo di un drogato per cui questo di ascoltare il corpo mi sembra molto relativo. Sicuramente il Dr. Campell avra’ detto delle inesattezze per carita’ e potrebb’essere anche molto drastico in certi punti ma ripeto, non e’ affatto l’unico che lo dice e se ora sono viva e’ proprio grazie al fatto che ho deciso di ascoltarli. Tanti saluti.
Raffaella Scirpoli 21 Dicembre 2015
Ciao Veronica,
ti ringraziamo per il tuo contributo e per la tua testimonianza.
Forse, però, hai frainteso alcune informazioni.
Ascoltare il proprio corpo non significa assecondarlo sempre nelle sue richieste di cibo, ma comprendere i segnali che ci invia, capire i sintomi, analizzare quali sono le sensazioni e i meccanismi che si innescano dopo aver mangiato un determinato alimento.
La nostra filosofia è che non esiste un’alimentazione adatta a tutti indiscriminatamente. I modelli proposti da molte diete di oggi sono validi per tutti, non tengono conto delle costituzioni e delle differenze individuali, e questo non è molto corretto.
Una persona piena di tossine, con gravi squilibri può trarre molto giovamento da una dieta “pulita” e priva di proteine animali (ad esempio la terapia Gerson), ma una persona debole, anemica e “fredda” non può vivere di centrifugati (il suo fuoco digestivo sarebbe fortemente indebolito), ha bisogno di sostanza, calore e proteine. Questi sono solo due esempi semplici e banali, il discorso è ben più complesso.
Francesca, nel Programma di Trasformazione consiglia a ciascuno un protocollo su misura, una “dieta” specifica, realizzata sulla base di sintomi, squilibri e costituzione.
Un caro saluto e buona ricerca!
Daniele 12 Ottobre 2016
Buongiorno, secondo me è molto importante sottolineare che la ricerca di tutti gli studi fatti, sia nata da una ricerca fatta dal governo cinese, dopo la morte, causata da un tumore, del primo ministro Zhon Enlai nel 1976.
Una ricerca enorme fatta su tutta la popolazione cinese, circa 800000 abitanti all’ epoca, da dove nacque un’ atlante con tutte le zone della cina colpite da tumori. Quindi sapendo già le zone dove si verificavano più tumori di un certo tipo, si è studiato lo stile di vita delle persone. Non penso sia una cosa così stupida.
Peccato che questo “atlante del cancro” non venga menzionato da nessun critico. saluti a tutti
Daniele 12 Ottobre 2016
scusate, il censimento fu fatto su 800 milioni di persone, quindi una cosa enorme, ripeto non menzionata da nessun critico ma molto importante. La maggior parte dei cinesi nasceva e moriva nel luogo di nascita. Ripeto, è nato da tutto questo lo studio di Campbell, non è campato per aria, aveva dei dati enormi in mano, prima di iniziare la ricerca
Raffaella Scirpoli 12 Ottobre 2016
Ciao Daniele,
benvenuto sul blog e grazie per aver condiviso la tua opinione.
Buona ricerca e un caro saluto