Hai una digestione lenta e incompleta?

Ti senti spesso gonfio e stanco, specialmente dopo i pasti?

Digerire bene non è solo una questione di benessere della pancia.

È un processo essenziale per assimilare i nutrienti, eliminare gli scarti, avere più energia e invecchiare bene.

È uno dei due tasselli chiave del nostro SAUTÓN Approach, insieme al bruciare i grassi come fonte di energia (invece degli zuccheri).

In questo articolo scoprirai, con l’aiuto della Medicina Tradizionale Cinese, quali sono i sintomi principali di una digestione lenta, come riconoscerli e come risolverli in poche settimane.

Digestione lenta: un fenomeno che coinvolge tutte le età

Nel nostro lavoro ci confrontiamo quotidianamente con il problema di una digestione lenta.

La riscontriamo spesso nei clienti e nei nostri studenti e posso confermare che non è una problematica solo appannaggio della terza età, quando tutto il metabolismo rallenta.

Avere una digestione lenta è una situazione comune ormai in tutte le età.

Anche tra i giovani è sempre più frequente, a causa delle cattive abitudini alimentari e della continua pubblicità di cibo spazzatura a cui sono sottoposti.

Cosa succede se hai una digestione lenta?

Una digestione lenta, che non funziona come dovrebbe, ti impedisce di sperimentare un senso permanente di salute e benessere.

Ti ruba energia, quella che ti serve per vivere.

Ti rende letargico sin dal mattino e ti fa percepire tutto più difficile e complicato.

Non solo: molti altri sintomi e disturbi sono legati a questa condizione, anche alcuni insospettabili.

Cosa vuol dire digerire?

Digerire bene significa:

  • assimilare dal cibo tutti i nutrienti essenziali per la vita quotidiana;
  • eliminare gli scarti, evitando di accumularli sotto forma di tossine, muco, gonfiore, cellulite e grasso superfluo.

È un delicato processo di trasformazione e disintossicazione.

È fondamentale che entrambi questi aspetti siano al pieno della loro efficacia.

La digestione secondo la Medicina Tradizionale Cinese

Digestione lenta e Medicine Antiche

Le medicine millenarie sono maestre nel capire e spiegarci la digestione.

La conoscevano perfettamente, pur non avendo a disposizione gli strumenti e la tecnologia dei giorni nostri.

Erano però degli attenti osservatori e sapevano cogliere ogni piccolo sintomo di squilibrio, molto prima della comparsa della malattia.

Una corretta digestione è per l’Ayurveda e la Medicina Tradizionale Cinese il segreto dei segreti per una vita sana e longeva.

Questa conoscenza si concretizzava nel mettere in pratica quotidianamente le Leggi della Digestione: semplici abitudini di cui parliamo spesso su questo blog.

In sintesi:

Sono 4 accorgimenti finalizzati allo stesso scopo: trasformare in modo corretto il cibo grezzo che immetti nello stomaco ad ogni pasto, non solo in muscoli, ossa, sangue, ma anche in energia e pensieri.

Le tre fasi della digestione

La trasformazione, la rarefazione del cibo incontra spesso mille ostacoli.

Il più delle volte il processo è incompleto, lento o addirittura sofferente e allora ecco che mangiamo sì, ma non ci nutriamo affatto.

Se o quando soffri di digestione lenta, nessuno ti aiuta a comprendere e a individuare in quali fasi hai maggiore difficoltà.

Cioè dove si sia inceppata.

La tua trasformazione è lenta oppure trasformi bene ma non riesci ad assimilare tutto?

O il tuo problema è un intestino che non si libera correttamente e vai in accumulo di tossine?

È bene allora saper individuare quale delle seguenti tre fasi è sofferente, per poter intervenire e riportarla in equilibrio:

  • trasformazione
  • assorbimento
  • eliminazione

Vediamo ognuna nello specifico e scopriamo i principali segnali di “allarme”.

Sintomi di una digestione lenta

I segnali che il corpo ti invia e che ti vado ad illustrare sono attinti direttamente dalla Medicina Tradizionale Cinese e dalla Medicina Ayurvedica e sono il patrimonio di base del nostro SAUTÓN Approach.

Te ne presento alcuni, i più significativi e forse anche i più curiosi.

1. Hai un appetito scarso

Se di primo acchito sembra essere un buon segnale, in realtà un appetito scarso è indice di una digestione lenta e con molte tossine.  

Se non hai fame, quello che le medicine antiche chiamano “fuoco digestivo” (formato dall’insieme di stomaco, milza e pancreas) è indebolito, raffreddato.

Una condizione che potrebbe essere di natura costituzionale e che ti caratterizza sin da bambino o è acuita da abitudini squilibrate, come un largo consumo di cibi crudi, di latte e suoi derivati, di soia.

Questo spesso porta con sé la presenza di umidità e grasso viscerale, perché è anche sotto questa forma che si deposita il cibo mal digerito.

2. Ti dimentichi di bere

L’assenza di sete è un altro dato che segnala una digestione lenta. Se non avverti la necessità di bere, è perché hai continuamente la sensazione di “pienezza” e per questo te ne dimentichi.

Ora, cosa succede quando non bevi?

Bere troppo poco causa un ristagno delle tossine, una difficoltà a depurarti e una carenza di liquidi nelle cellule dei vari organi, con un effetto potenzialmente disidratante per pelle, fegato e cuore.

3. Dopo aver mangiato avverti un senso di gonfiore

Il gonfiore è il secondo sintomo importante e cruciale, dopo l’appetito scarso. Lo stomaco e l’intestino sono in una condizione di sofferenza.

Lo stomaco fa fatica a trasformare ed è molto probabile che nell’intestino la microflora sia squilibrata (disbiosi).

Anche in questo caso le cause sono dovute a una digestione lenta congenita o all’abitudine di consumare troppi zuccheri, vino, cibi surgelati o ad un errato accostamento di nutrienti durante i pasti.

4. Dopo i pasti hai un calo di energia e attenzione

Se la digestione è lenta, il corpo è costretto a far convergere tutte le energie in suo possesso verso il fuoco digestivo per sostenerlo.

Questo inevitabilmente svuota di energia tutti gli altri organi, compreso il cervello, per questo avverti un calo di attenzione ed energia.

Se poi il calo diventa importante e si verifica un vero “crollo” dell’energia periferica, il calo di attenzione si tramuta in sonnolenza e senti un intenso bisogno di dormire.

Sintomi di una non corretta eliminazione delle scorie

Oltre alla trasformazione, è buona regola porre l’attenzione all’eliminazione e fare in modo che anche questa fase avvenga correttamente e senza intoppi.

In caso contrario, un’eliminazione lenta o bloccata ti porterà ad accusare disturbi e fastidi a livello intestinale:

  • stitichezza
  • feci molli
  • sensazione di gonfiore durante il giorno
  • intestino dolorante
  • fermentazione intestinale e gas

Oltre l’intestino, ci sono altri segnali che non vanno sottovalutati.

5. Ti capita di soffrire di alito cattivo

L’alitosi è spesso indice di una eliminazione incompleta e di un corpo che trattiene tossine.

Potrebbe derivare da un accumulo di grassi nel fegato, una carenza di liquidi, incompatibilità tra nutrienti o presenza di parassiti.

Assimilazione dei nutrienti, funzione vitale del nostro organismo

Una digestione lenta e non completa porta con sé il più delle volte un malassorbimento dei nutrienti, anche in caso di sovrappeso.

Vediamo alcuni sintomi anche per questa importante e delicata fase del processo digestivo.

6. Hai mani e piedi freddi, anche in estate, e in genere sei un tipo freddoloso

Non si tratta di un sintomo curioso ma di una lentezza della circolazione e di una difficoltà nella trasformazione.

L’energia non arriva ai tessuti periferici, è intrappolata nella parte digestiva o si sta assottigliando.

Puoi correre ai ripari e migliorare la sensazione perenne di freddo, introducendo abitudini e cibi che ti diano forza e calore.

7. Ti svegli con una sensazione di rigidità alla bassa schiena

Questo è un segno di debolezza della milza e dei reni: il “freddo” del fuoco digestivo e la conseguente umidità, hanno raggiunto anche queste zone.

Vanno rinforzati con l’integrazione di minerali e grassi sani, ridotti gli zuccheri, verificare se stai assumendo la giusta quantità di proteine o se le stai trascurando e, soprattutto, bevendo acqua calda durante il giorno.

Digestione lenta e carenza di nutrienti

Una trasformazione incompleta, la difficoltà a liberarti delle tossine, uno scarso assorbimento dei nutrienti, porta inevitabilmente a segnali di carenza.

Si possono manifestare in varie parti del corpo, che all’apparenza sembrano non aver nulla a che fare con la digestione.

Se il corpo non riceve dal cibo i nutrienti essenziali (minerali e vitamine, ma anche proteine e acidi grassi), è comunque progettato per sopravvivere ad ogni costo.

Si organizza quindi di conseguenza, attingendo direttamente dalle sue preziose riserve.

Questo genera segni di invecchiamento precoce e indebolimento in diversi organi e tessuti importanti: dai capelli alle unghie, dalla pelle ai reni, fino alle ossa.

Anche il cervello può dare chiari segni di sofferenza, mostrandosi meno presente o con una memoria che va indebolendosi.

Principali sintomi di carenza da mancato assorbimento

Digestione lenta

Vediamo nello specifico alcuni segnali di carenza che il corpo ti invia.

8. Hai poca forza negli arti superiori e inferiori

Questo può voler dire che l’energia nel corpo non è sufficiente per nutrire i muscoli, che risultano poveri e squilibrati.

Può essere un segno di carenza di minerali, di grassi necessari per assorbirli o una debolezza dei muscoli veri e propri, quindi di proteine.

9. Hai capelli fragili e sottili che si spezzano e cadono

I capelli sono uno dei segni principali di indebolimento dell’energia che la Medicina Tradizionale Cinese chiama energia prenatale.

È un’energia che ci viene donata dai genitori nell’atto del concepimento, che risiede nei reni e che ci dovrebbe sostenere durante la vecchiaia.

Se i tuoi capelli sono fragili, si spezzano e cadono, è sintomo che i depositi si stanno svuotando.

La digestione lenta ha costretto il corpo ad attingere alle tue preziose riserve.

10. Hai unghie deboli che si sfaldano facilmente

Le unghie, come i denti e i capelli deboli, sono anch’essi il segnale dell’essenza vitale diminuita o per un eccesso di acidità nel corpo.

Le unghie deboli, in particolare, sono un chiaro segno di carenza, di impoverimento di minerali e grassi, che non riescono a raggiungere e nutrire tessuti periferici.

11. Ti distrai facilmente e hai difficoltà a concentrarti

La distrazione è un altro segnale di carenza: si stanno iniziando a indebolire le connessioni neuronali.

Manca l’energia, manca il nutrimento giusto per le cellule del cervello e anche i reni si stanno ormai indebolendo.

Uno dei segni più significativi di questo indebolimento iniziale è la difficoltà a concentrarsi.

12. Hai difficoltà a motivarti e tendi a procrastinare

Questo è un altro segno importante di carenza, tipico di una digestione lenta.

Una digestione lenta equivale a una volontà debole: ci manca la forza, l’energia per fare, affrontare le situazioni che non ci piacciono o portare a compimento i nostri obiettivi.

Oltre che ad un malassorbimento intestinale, spesso è una caratteristica derivata da una carenza proteica protratta nel tempo.

13. Sei disordinato e hai difficoltà a ritrovare le cose

Questo segnale è molto curioso e molti si meravigliano sapere che è legato al modo in cui mangiamo.

È invece un segno interessante: l’essere disordinati non è un aspetto del carattere ma è una confusione della mente, che si riflette all’esterno.

Questa confusione nasce sempre da una carenza nei reni, che poi aumenta e amplifica la debolezza a livello cerebrale.

È un segnale leggero, un primo segno di squilibrio, al pari della difficoltà a concentrarsi che si può amplificare nel tempo.

Digestione lenta: la soluzione

Questi sono i 13 sintomi più frequenti di una digestione lenta.

Per fortuna invertire la rotta è semplice e bastano poche settimane.

Inizia introducendo le Leggi della Digestione nelle tue giornate:

Abbiamo parlato delle Leggi della Digestione in questo articolo.

Vedrai che nel giro di breve sentirai una grande differenza nella tua digestione, nella tua energia e nel tuo benessere.

Il secondo passo è mettere in pratica il SAUTÓN Approach, il metodo completo per riattivare la digestione, bruciare i grassi e ritrovare salute e forma fisica.

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Fonti:

Li Wu L’orologio degli organi Macro Edizioni

Swami Joythimayananda Nutrizione Ayurvedica Macro Edizioni

Miguel Angel Almodovar L’intestino secondo cervello Vallardi Edizioni

Michael D. Gershon Il secondo cervello. Gli straordinari poteri dell’intestino Utet Edizioni


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