In questo articolo scopriremo come il nostro organismo ci difende dai danni dei radicali liberi (che in eccesso portano ad invecchiamento precoce), schierando la sua arma più potente contro l’ossidazione: il glutatione.

Si tratta, nel linguaggio chimico, di un tripeptide, una sostanza formata tra tre molecole di amminoacidi e dunque di proteine: la cisteina, l’acido glutammico e la glicina.

È concentrato nel fegato e lo protegge dall’attacco di sostanze tossiche.

Come funziona il glutatione

La forza del glutatione sta nel fatto che è presente e agisce direttamente all’interno di ogni cellula, ripulendola dalle tossine.

È anche un fattore essenziale nel produrre l’energia che ci serve per vivere da ciò che mangiamo, in quanto protegge dall’ossidazione i mitocondri, le nostre centrali energetiche.

La sua sintesi avviene infatti grazie al buon funzionamento delle ATP, molecole che provvedono a rifornire di energia le nostre cellule in modo costante ed ottimale.

I benefici del glutatione

Numerosi sono i benefici che il nostro organismo ricava dal glutatione:

  • ha una spiccata azione antiossidante: il suo potere antiossidante supera quello della vitamina C
  • è un potente chelante dai metalli tossici: attira e lega a sé i metalli pesanti come piombo e alluminio. Limita inoltre gli effetti collaterali dovuti ad esposizioni radioattive, come chemio, radioterapia, raggi X
  • migliora la salute del sistema circolatorio: inibisce l’attacco dei radicali liberi alle molecole di collagene, sostanza che ha il compito di mantenere elastica e giovane non solo la pelle, ma anche le pareti arteriose 
  • potenzia l’effetto di altri antiossidanti quali il coenzima Q10, la vitamina C, la vitamina E
  • previene le malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer e varie altre patologie:
    • artrite
    • asma
    • malattie coronariche
    • malattie autoimmuni
    • cancro
  • protegge il fegato dall’aggressione di sostanze tossiche come il fumo

Cosa fa diminuire le tue riserve di glutatione?

Il nostro organismo è una macchina complicata ma perfetta.

Ha capacità di autoregolazione e autodifesa a patto di non infrangerne l’equilibrio.

La naturale produzione di glutatione viene ostacolata e le riserve si assottigliano:

  • con l’avanzare dell’età
  • con una dieta povera di nutrienti
  • a causa di fattori genetici
  • con l’esposizione ad agenti tossici
  • con la mancanza di esercizio fisico

Alimenti che contengono precursori del glutatione

Il glutatione non è presente direttamente nei cibi, ma possiamo aiutare la produzione endogena consumando alimenti suoi precursori, contenenti tutti e tre gli amminoacidi utili per sintetizzarlo (la cisteina, l’acido glutammico e la glicina):

Buone abitudini che favoriscono la produzione endogena di glutatione

Altro ancora si può fare per aumentare le nostre riserve di glutatione:

  • l’esercizio fisico aumenta le molecole di ATP
  • assumere Vitamina D
  • integrare con acido alphalipidico che aiuta la produzione di Vitamina C ed E
  • ricorrere ad integratori precursori come la N- Acetil Cisteina (NAC)
  • rafforzare il sistema immunitario prendendosi cura dell’intestino

Quando è utile integrare il glutatione

Buone abitudini alimentari e integratori precursori del glutatione potrebbero non essere sufficienti in presenza di alcune patologie come:

  • diabete
  • intossicazione da metalli pesanti
  • patologie respiratorie
  • Aids
  • aterosclerosi
  • fumatori
  • fegato molto congestionato e sofferente

In tutti questi casi è bene ricorrere ad integratori a base di glutatione (che presentano però dei limiti).

Perché non va bene assumere per bocca integratori di glutatione

Nonostante sia una sostanza così preziosa, gli integratori di glutatione non interagiscono bene con la produzione endogena dello stesso.

Il corpo, cioè, non li gradisce.

Se assumiamo integratori per via orale, ad esempio, vengono bloccati e annientati dal sistema digestivo e il loro effetto è nullo.

D’altronde solo in casi gravi, come nell’avvelenamento da paracetamolo, si ricorre alla somministrazione di glutatione per via endovenosa.

Per bypassare l’apparato digerente, l’ideale è assumere glutatione per via rettale e lasciarlo assorbire dall’ultimo tratto dell’intestino.

In questo caso si può ricorrere alla polvere di glutatione ridotto, la formula maggiormente assimilabile e scioglierne un terzo di un cucchiaino in un clistere di caffè.

Si può anche scioglierlo in 1cc d’acqua, mescolarlo con 10cc di olio di sesamo tiepido, e inserirlo con una siringa da 20cc all’interno del retto, la sera prima di dormire.

In entrambi i casi il glutatione non va assunto più di due o tre volte la settimana.

In conclusione

Il glutatione è il più potente antiossidante prodotto dal nostro organismo, una molecola salva-vita che elimina le tossine, previene le malattie e depura da metalli pesanti, ma che tende a diminuire con l’avanzare dell’età.

Possiamo contribuire a mantenere alto il suo livello e a prevenire un precoce invecchiamento e varie patologie:

  • adottando un regime alimentare che preveda grassi, proteine e verdure
  • facendo regolare attività fisica
  • integrando con glutatione ridotto per via rettale, l’unico modo per una completa assimilazione

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