Siamo giunti al terzo e ultimo articolo di questa serie. Ormai dovresti conoscere bene la soia, ciò che contiene e ciò che può fare al tuo corpo e a quello dei bambini.

Nello scorso articolo, infatti, abbiamo visto ricerche e studi fatti sul legame tra isolflavoni contenuti nella soia e cancro al seno, sterilità maschile e morbo di Parkinson.

Ora non ci resta che capire come consumarla e in quali quantità.

Quale soia devi evitare come la peste?

In genere, la soia (e i prodotti a base di soia) che trovi nei negozi biologici è certificata non OGM, di coltivazione biologica non intensiva. Quindi questa soia viene da semi naturali e non trasformati in laboratorio.

Se invece mangi soia o prodotti a base di soia di cui non conosci la provenienza, potresti trovarti di fronte a un alimento estremamente dannoso. Infatti gran parte della soia proviene da coltivazioni intensive (fatte quindi con l’uso di concimi chimici e pesticidi).

Sono da evitare latte di soia, crackers, pasta, gelati, cotolette a base di soia e lecitina di soia della grande distribuzione.

Un altro prodotto che dovresti evitare è il “ristrutturato di soia”. Quest’ultimo è venduto come alternativa proteica sotto forma di granulare, spezzatino o bistecca. Si tratta purtroppo di un alimento molto nocivo e poco naturale che si ottiene con un processo di lavorazione altamente industriale.

Quale soia puoi consumare?

Puoi consumare in sicurezza le forme fermentate della soia come il miso in cui è ridotto il livello di fitati e di inibitori della tripsina che interferiscono con enzimi e amminoacidi.

Le popolazioni asiatiche consumano questo tipo di prodotti come condimento quasi quotidianamente e senza problemi, proprio perché la fermentazione riduce parte dell’acido fitico.

Puoi consumare anche i fagioli di soia (azuki e fagioli mung) e il tofu (ma solo sporadicamente).

Quanta soia puoi consumare?

A causa di tutti i problemi visti negli scorsi articoli, pur essendo una buona fonte di proteine vegetali, la soia (sia i legumi, sia il tofu) non è un prodotto equilibrato, per questo non può essere consumata più di 1-2 volte a settimana (massimo 3 volte se sei vegetariano).

Lecitina di soia: è nociva?

La lecitina di soia non è nociva. Per molto tempo è stato difficile trovarla non OGM e quindi era meglio non usarla.
Adesso, in erboristeria o nei negozi di alimenti biologici, puoi trovare una lecitina di soia non OGM e certificata biologica. E questa puoi consumarla in tutta sicurezza.

Pur essendo un derivato della soia, è uno dei pochi derivati che puoi assumere senza problemi.

La lecitina di soia ha un ottimo effetto sulla mente, è un buon grasso monoinsaturo e quindi è molto utile per lavorare sul nutrimento profondo del corpo.

Puoi tranquillamente acquistarla e inserirla nella tua colazione.

Conclusioni

Mettere insieme tutte le prove e gli studi sulla soia e trarne le conclusioni è estremamente difficile. Per ogni studio che mostra un danno, ce n’è un altro che ne mostra gli effetti benefici.

Tuttavia non si può trascurare il fatto che la maggior parte degli studi che mette in evidenza gli aspetti benefici della soia è sponsorizzato dall’industria della soia o gli autori hanno qualche tipo di legame con l’industria della soia.

Questo non significa necessariamente che i loro studi non siano validi, ma è sufficiente per metterci una pulce nell’orecchio.

Linee guida sull’uso della soia

Ecco alcune linee guida importanti: è bene per le donne in gravidanza, che hanno intenzione di avere un bambino o in periodo di allattamento evitare la soia e i suoi composti raffinati, perché alterano il sistema endocrino.

Evitare latte artificiale di soia è molto importante. Alternative decisamente migliori sono il latte di cereali e di mandorla.

Le prove che una moderata quantità di soia causi danni negli adulti sono troppo deboli, ma personalmente preferisco evitarla o consumarla molto molto raramente e comunque solo nelle forme che ho citato sopra. Il fatto che contenga composti che alterano il sistema endocrino è sufficiente per spingermi a non usarla, non servirla ai miei cari e non consigliarla ai miei studenti e pazienti.

Leggi anche:

La scioccante verità sulla soia – parte prima  

La scioccante verità sulla soia – parte seconda