La radice della barbabietola è stata molto usata nella storia come medicina.

Gli antichi Romani, per esempio, consumavano la barbabietola per trattare febbre e costipazione e nel Medioevo gli Europei usavano questa radice come rimedio per le malattie legate al sangue e alla digestione.

Anche l’antica medicina cinese, che ha sempre tenuto in grande considerazione le verdure dolci, prescrivevano le barbabietole per chi soffriva di malattie cardiovascolari (1)

Come tanti altri vegetali colorati, le barbabietole non sono propriamente ricche di vitamine e minerali. I loro benefici sono da attribuire piuttosto alla ricca concentrazione di alcuni speciali composti.

3 straordinari composti presenti nella barbabietola

  • Betanina – Ti sei mai chiesto perché la barbabietola è rossa? Il motivo è il contenuto di betanina, un pigmento rosso-violaceo con proprietà anti-malattia. Per esempio, uno studio del 2011 pubblicato sulla rivista Anti-Cancer Agents in Medicinal Chemistry ha scoperto che la doxorubicina (una famosa medicina anti-cancro come l’Adriamycin) e l’estratto di barbabietola rossa avevano un effetto preventivo nel cancro al seno e alla prostata.

I ricercatori hanno attribuito questo beneficio all’alta concentrazione di betanina, uno dei pigmenti meglio conosciuti nel gruppo delle betalaine (2).

  • Betaina – Un’altra betalaina presente nelle barbabietole, chiamata betaina, è conosciuta per i suoi benefici sul fegato.

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Amino Acids a Gennaio 2015, per esempio, ha evidenziato che i topi nutriti con una dieta ad alto contenuto di grassi con betaina mostravano una riduzione dei grassi accumulati nel fegato e avevano un miglioramento del metabolismo a differenza dei topi che facevano un’altra dieta o non mangiavano betaina (3).

Questi risultati suggeriscono che le barbabietole possono aiutare in caso di fegato grasso, una patologia curabile del fegato legata al peso eccessivo.

  • Nitrati – Sebbene i nitrati abbiano acquisito una cattiva reputazione negli anni recenti a causa della loro associazione alla carne conservata e ad altro cibo raffinato, in realtà i nitrati che si trovano naturalmente nella verdura – come vegetali, spinaci, ravanelli e barbabietole – possono avere effetti medicinali se consumati in piccole quantità.

Per esempio, uno studio condotto dai ricercatori del Baker Heart and Diabetes Institute di Melbourne, Australia, hanno scoperto che i volontari che consumavano succo di barbabietola sperimentavano una riduzione della pressione sanguigna a differenza dell’altro gruppo. Leah Coles, a capo della ricerca, ha attribuito questi risultati alla concentrazione di nitrati presente nel succo (4).

Altri nutrienti nella barbabietola

Sebbene le barbabietole non siano ricche dei nutrienti che si trovano nei vegetali a foglia verde, sono comunque una fonte di alcuni minerali.

Una tazza di barbabietole, per esempio, fornisce approssimativamente il 37% della dose giornaliera raccomandata di folati, 22% del manganese e il 13% di potassio, un importante macrominerale responsabile dell’equilibrio dei liquidi.

Le barbabietole sono anche ricche di fibre solubili e insolubili, e questo le rende un buon rimedio per la costipazione e un buon alimento per una dieta per perdere peso (5).

Scegliere e consumare la barbabietola

Nella scelta delle barbabietole, fai sempre attenzione a scegliere quelle biologiche senza ammaccature o parti umide.

Evita le barbabietole avvizzite perché potrebbero essere vecchie e non fresche.

Molti dei composti benefici delle barbabietole (come le betalaine) sono danneggiate dal calore, quindi è importante cuocerle poco.

Cucinale a vapore per 15 minuti per esaltarne il sapore e consumale in insalata per non compromettere il profilo nutritivo.

Fonte
http://www.naturalnews.com