Quante volte l’hai sentito dire?

Bevi almeno un litro e mezzo di acqua al giorno

Tutte le diete, i libri e i corsi di alimentazione lo consigliano.

Il problema è che nessuno ti dice quale acqua bere e quando farlo, per evitare composti cancerogeni, trarne il massimo dei benefici e non essere mai disidratato.

Innanzitutto, a cosa ci serve l’acqua?

  • L’acqua permette alle tossine di uscire dal corpo. Se beviamo poco la pelle diventa secca, lo stomaco si surriscalda e le articolazioni ne risentono. Inoltre se il nostro corpo è disidratato è facile scambiare la sete per fame e buttarsi sul cibo.
  • L’acqua è la prima medicina per il corpo ed è anche la più antica. Bere troppo poco lo danneggia e gli impedisce di svolgere le sue funzioni, ma spesso tendiamo a sottovalutarlo.

La scoperta dell’acqua calda

L’acqua non deve mai essere bevuta fredda. Dev’essere come minimo a temperatura ambiente, meglio ancora se calda.

Infatti:

  • Più l’acqua è calda, più è digeribile, viene metabolizzata con più efficacia, purifica le cellule e le aiuta ad eliminare le tossine e i materiali di scarto.
  • L’acqua calda ha un potente effetto rassodante e dona molti benefici a livello estetico.
  • Bere una tazza di acqua calda al mattino risveglia l’intestino, curando stitichezza cronica e secchezza.
  • L’acqua leggermente calda è un dono per lo stomaco, distende le sue pareti e viene rapidamente ed integralmente digerita.
  • L’acqua calda aiuta a tenere sotto controllo la fame.
  • Salvaguarda la salute dei reni.

L’acqua fredda invece è metabolizzata con difficoltà e ha un effetto molto negativo: raffredda e sovraccarica i reni.

Come idratare il tuo corpo ogni giorno

Nel Nuovo Programma Online SAUTÓN trovi la procedura completa, passo dopo passo, su cosa bere e quando farlo.

Ecco un piccolo anticipo:

  • 1 tazza di acqua calda la mattina appena svegli, dopo aver pulito la lingua e il cavo orale. Questo è l’opposto del caffè a letto
  • 1/2 litro di acqua tra colazione e pranzo
  • 1/2 litro di acqua tra pranzo e cena

L’importante è non introdurre troppa acqua durante i pasti, perché rallenta la digestione e non finisce nelle cellule, ma annacqua i succhi gastrici.

Se non trascorri tutta la giornata a casa (per lavoro o altri impegni), procurati un thermos e portalo con te. In questo modo non sarai mai a corto di acqua calda.

Centinaia di persone mi hanno raccontato di aver sperimentato aumento di energia, miglioramento delle funzioni digestive e perdita di peso semplicemente introducendo questo rituale quotidiano.

Mai sottovalutare il potere di una bella bevuta!

Quale acqua è meglio bere?

L’acqua ideale è:

  • Oligominerale
  • Senza anidride carbonica
  • Con residuo fisso basso: 14 – 15, massimo 20 mg (il residuo fisso è ciò che rimane dopo l’ebollizione a 180°)
  • Con pH meno di 7
  • Con basso contenuto di sodio
  • Proviene da fonte certificata
  • In bottiglia di vetro

La depurazione “casalinga”

L’idea di un filtro di buona qualità concilia risparmio, qualità dell’acqua e aspetto ecologico.

Però bisogna fare una distinzione tra dispositivi di depurazione e dispositivi di attivazione.

I primi eliminano sostanze tossiche e minerali con filtri a carbone attivo, scambiatori di ioni, distillazione e osmosi inversa.

I secondi invece restituiscono all’acqua “morta” la sua struttura cristallina attraverso azioni o fenomeni come l’irradiazione solare, la magnetizzazione, la vitalizzazione.
Sottopongono l’acqua solo a processi fisici, senza neutralizzare le sostanze dannose

Dispositivi a confronto

Apparecchiature per la distillazione

Eliminano le impurità chimiche, elementi minerali e oligoelementi ricavandone H2O pura (una forma non esistente in natura), estremamente aggressiva, che spoglia l’acqua della sua struttura originaria.

Dispositivi a osmosi inversa
  • Vantaggio: forniscono acqua con un elevato grado di pulizia
  • Svantaggio: grande dispendio d’acqua (il triplo di quella che se ne ricava)
Filtri a carboni attivi
  • Vantaggio: trattengono alcune sostanze, soprattutto inquinanti organici come pesticidi e solventi industriali
  • Svantaggio: Non riescono a eliminare batteri e nitrati o ad agire sulla “durezza” dell’acqua.
Filtri a scambio ionico

Sono costituiti da resine che innescano un processo chimico che riduce la durezza dell’acqua e combatte nichel, bario, cobalto e altri metalli pericolosi.

Caraffe filtranti

Alcune cartucce (come la Brita) rilasciano ammonio in quantità superiore al limite di legge fissato per l’acqua da bere. Il ristagno dell’acqua nella caraffa causa un aumento della proliferazione batterica e dei nitriti.

Si possono usare occasionalmente conservando l’acqua in frigorifero e consumandola entro la giornata.

Il depuratore ideale

Il depuratore ideale deve avere queste 3 caratteristiche:

  • Apparecchio a osmosi inversa
  • Filtro a carboni
  • Costruito con materiali bio-compatibili

Il mito dell’acqua alcalina

Secondo alcune recenti teorie, l’acqua alcalina (ionizzata) sarebbe un potente antiossidante in grado di contrastare i radicali liberi, correggere l’acidità in eccesso nei tessuti e prevenire cancro, artrite e altre malattie degenerative.

Purtroppo la verità è un’altra.

La maggior parte delle informazioni che circolano sull’acqua ionizzata provengono da gente che produce e vende i macchinari per la ionizzazione (commercializzati da Multi-Level Marketing poco etici e molto costosi) e non sono basate su alcuna prova scientifica.

La disintossicazione è l’unico vantaggio di questo tipo di acqua, ma è un beneficio limitato a un periodo di tempo molto breve (non più di una settimana o due).

L’acqua ionizzata alcalina è stata separata in frazioni alcaline e acide mediante elettrolisi e ha un pH superiore a 7 (da 9 a 13), decisamente innaturale.

Inoltre:

  • Le cellule normali muoiono in condizioni estremamente alcaline.
  • Molte ricerche scientifiche hanno dimostrato che non c’è alcun legame tra acqua alcalina e riduzione del rischio di contrarre tumori.
  • Il processo di ionizzazione non purifica l’acqua. Questi dispositivi non possono usare l’osmosi inversa perché questo impedirebbe la corretta ionizzazione (dato che non ci sarebbero minerali nell’acqua).

Come energizzare l’acqua

Dopo averla filtrata, l’acqua è “morta”. Per questo occorre energizzarla, in modo che ritorni alla sua struttura naturale e faccia un lavoro migliore di raccolta e rimozione delle tossine nel nostro corpo.

Un metodo naturale, efficace ed economico per farlo è l’utilizzo dei cristalli.

L’acqua ha la capacità di trattenere la “memoria” delle vibrazioni e delle sostanze della materia con cui entra in contatto.

Per questo usando dei cristalli possiamo renderla più sana e benefica. Puoi usare cristallo di rocca, quarzo rosa e ametista (grezzi o tagliati). Metti questi cristalli in una brocca di vetro che userai per servire l’acqua a tavola.

Quale Thermos scegliere

Nell’acquisto del Thermos assicurati che sia in acciaio Inox, senza BPA e idoneo alla normativa EN12546-1:2000 ( “Materiali e articoli a contatto con i prodotti alimentari –  contenitori isotermici per uso domestico”).

Questi requisiti sono perfettamente rispettati dal nostro Energy Thermos (che trovi qui).

È un pratico Thermos da 500ml, che è stato giudicato dalla Stiftung Warentest (organizzazione e fondazione tedesca per i consumatori) “di gran lunga il miglior thermos in acciaio INOX”.

L’Energy Thermos mantiene calda la tua acqua fino a 12 ore grazie alla  doppia parete con isolamento sottovuoto per la conservazione della temperatura.

Ti auguro tutto il meglio,

Francesca Forcella Cillo