Perdere peso e non riuscire a prenderlo, è un problema molto più diffuso di quanto si creda.

Ha cause profonde e per questo pochi riescono a risolverlo davvero.

I medici spesso incolpano lo stress fisico e mentale, non riuscendo a risalire all’origine di un dimagrimento che solo in apparenza sembra ingiustificato.

A questo si aggiunge il fatto che se ne parla troppo poco ed in mancanza di informazioni precise, si finisce per convincersi che sia sufficiente solo mangiare di più per veder salire l’ago della bilancia.

Ciò però, non fa che peggiorare la situazione e predispone ad un continuo accumulo di tossine.

Perché perdiamo peso?

Spesso la difficoltà a recuperare peso non è dovuta ad un’unica causa ben precisa, ma ad un insieme di fattori che si influenzano a vicenda e che è difficile isolare uno dall’altro.

Se si escludono gravi malattie, alla base di un dimagrimento che sembra ingiustificato, c’è comunque sempre una difficoltà ad assorbire i nutrienti.

Pur mangiando tanto, il corpo ne riesce ad assorbire solo una minima parte.
Questa ridotta capacità d’assorbimento, può essere causa e conseguenza insieme, di sette fattori spesso intimamente legati tra loro.

1. Lentezza digestiva

A volte si è consapevoli di soffrire di una digestione lunga con uno stomaco che si paralizza dopo un pasto un po’ più abbondante. A volte no, non ce se ne rende conto, nonostante la digestione sia comunque indebolita.

Un segnale spesso ignorato, è il calo di energia e la sonnolenza che coglie dopo il pasto. Con una digestione così rallentata, se si mangia di più, il cibo, non riuscendo ad essere trasformato, diventa fanghiglia, un accumulo di tossine che peggiora la situazione rallentando ulteriormente la digestione.

Si entra così in una spirale dove si è ossessionati dall’idea di mangiare perché non si digerisce nulla e nel mentre, si continua a perdere peso.

2. Squilibrio dei nutrienti

Essere magri spesso fa credere che si possa mangiare di tutto, così ci si concede molto ed il più delle volte senza controllo. Si ricorre a cibi sfiziosi, si consuma molta frutta, si alternano cibi dolci a quelli salati,  non ci si cura dei troppi zuccheri, ci si lascia attirare da cibi gustosi che soddisfano solo il palato.

Stomaco e intestino, sovraccarichi, perdono la loro capacità di digerire e di assimilare ed il corpo si ammala progressivamente. Lo stomaco si surriscalda, la  microflora intestinale  a causa dell’eccesso di zuccheri e carboidrati, si altera dando origine al fenomeno della disbiosi, il sistema immunitario soccombe.

3. Carenza proteica

E’ questa una condizione che caratterizza se, per scelta o per pigrizia, si è deficitari  di proteine e si consuma poca carne o non la si consuma affatto.

L’assenza di proteine crea una costante condizione di carenza, debolezza e vuoto. Per sentirsi sazi si ricorre spesso a piatti a base di soia, formaggi, salumi, e soprattutto a base di carboidrati.

Se si è deboli e con molti segni di carenza, il regime vegetariano non aiuta. Ci vuole tempo e molto dipende da quanto non si consuma carne, oltre che dallo stato della propria digestione.

4. Disbiosi

È uno stato alterato della microflora intestinale, dove, a causa di cattive abitudini alimentari e di una una dieta squilibrata, i batteri patogeni, lieviti e funghi, prendono il sopravvento.
Si crea così nell’intestino una fermentazione continua che scatena processi infiammatori a danno della mucosa, anticamera della permeabilità.

5. Permeabilità intestinale

Quando si è di fronte ad un intestino che lascia passare sostanze tossiche, il sistema immunitario è in una condizione di forte stress perché fortemente colpito. Si è molto più vulnerabili e soggetti ad allergie ed intolleranze alimentari che peggiorano con il passare del tempo.

La causa è nell’avere esposto per lungo tempo le pareti intestinali all’azione irritante di: glutinelattecaseinacaffèsoia in combinazione con stati d’ansia e stress.

Si è inoltre in preda a forti dolori e malessere, debolezza fisica e mentale. Anche in questo caso ci vuole pazienza, prendersi cura di se stessi con gioia e fiducia. La Dieta dei Carboidrati Specifici (SCD) può essere di grande aiuto.

6. Parassitosi

Quando l’intestino è permeabile e disbiotico, diventa facilmente ricettacolo di parassiti. E’ una condizione questa molto più comune di quanto si creda. Se si eccede con il cibo sbagliato, basato su carboidrati e cibi zuccherini come la frutta, crescono e s’invigoriscono.

I tipi di parassiti possono essere diversi e diversa è la loro vitalità e la sintomatologia che arrecano. Possono essere con noi da tempo, anche sin dall’infanzia e sono responsabili di sbalzi d’umore, stanchezza, occhiaie, fatica a pensare in modo produttivo, intolleranze, malassorbimento, prurito anale, mal di testa e continua voglia di cibo spazzatura.

Creano barriere nell’intestino, squilibrano reni e tiroide, intossicano il fegato a causa delle loro scorie, danneggiano l’utero provocando endometriosi e problemi alle ovaie.

Eliminare carboidrati e zuccheri, è il sistema perfetto per affamarli e indebolirli, dato che diagnosticarli non è semplice: solo la kinesiologia con la rilevazione energetica ed un bravo kinesiologo, possono farlo.

7. Eccessiva iperattività

Infine, lo stress fisico, una mente iperattiva, continuamente volta a pianificare nuove sfide, possono essere la causa di una difficoltà a prendere peso.

L’essere assorbiti dai ritmi frenetici della quotidianità, il riempire il proprio tempo libero di attività, può portare ad un dispendio di energia maggiore di quella che si ricava dal cibo.

Spendere più di quello che si ha, crea nell’organismo una situazione di carenza che lo porta, dopo aver attinto alle riserve di grasso, a ricavare energia dai muscoli intaccandone la struttura.

Sei sicuro di essere normopeso?

Essere normopeso  spesso può nascondere una malnutrizione ed un cattivo assorbimento di fondo.

Quello che sembra essere massa muscolare, in realtà è gonfiore e ritenzione dei liquidi, tossine accumulate che l’organismo non riesce ad eliminare.

Come capire se abbiamo acqua al posto dei muscoli?

La prova del nove si ha quando, adottando un regime alimentare sano, si inizia a perdere peso anche se non se ne ha bisogno.

Invece di sentirsi energici e tonici, si acuiscono sintomi di carenza come stanchezza cronica e poca energia.

Semplificare: la parola d’ordine per prendere peso

Ripristinare un corretto assorbimento e di conseguenza iniziare a prendere peso, può richiedere un po’ di tempo e pazienza e non  è così veloce come dimagrire.

Un primo passo da compiere, è ripulire la dispensa, semplificare, nutrire l’intestino con cibo semplice e puro, con ciò per cui è stato progettato e predisposto ad assimilare bene, senza difficoltà.

In conclusione

Se hai bisogno di prendere peso, occorre curare l’intestino in profondità eliminando l’eccesso di fermentazione, l’accumulo di gas, fermare l’incontrollata proliferazione di batteri patogeni e ripristinare il giusto equilibrio tra i microrganismi.

In SAUTÓN insegniamo a farlo con un programma specifico e personalizzato.

Nel frattempo non perdere i prossimi articoli: è in preparazione per te una mini guida con pratici consigli e nuove abitudini per invertire la rotta e raggiungere il tuo peso ideale.