Non è raro che in redazione ci arrivino obiezioni di questo tipo:

È un metodo troppo impegnativo che richiede troppo tempo ed io tempo non ne ho. Questo è un metodo di alimentazione per persone che vivono in casa e sono pensionate, che insomma, non lavorano![/onetestimonial]

In realtà è l’esatto contrario e tra poco ti spiegherò perché.

Capita a volte, a coloro che si avvicinano al programma, che dopo lo sgomento iniziale del Cosa mangiare per un mese?, siano frenati dalla sensazione di non avere mai tempo per nulla.

Come il Bianconiglio di “Alice nel Paese delle meraviglie” si sentono sempre in ritardo su tutto, hanno la costante sensazione che gli manchi il tempo anche solo per respirare e, passato l’entusiasmo del momento in cui si sono iscritti al programma, la loro mente inizia subito ad affastellare scuse su scuse per non fare i cambiamenti necessari.

Non posso, non ho tempo“: la scusa più gettonata.

Se anche tu, sia che segui già il SAUTÓN Approach, sia che stai pensando di cambiare abitudini alimentari ma hai ancora il freno a mano tirato perché ti stai chiedendo dove troverai il tempo, questo articolo fa proprio al caso tuo.

A scriverlo è una che di tempo sembrerebbe non averne, una che la mattina deve esser pronta sull’uscio di casa alle 7.00 e rientra alle 14.00 (la mattina lavoro come educatrice nelle scuole), tempo di pranzare e alle 15.00 siede davanti al PC ininterrottamente fin circa … le 19.00? le 20.00?

Lavorando in casa, non è una novità per me fare consulenze anche alle 21.00.

Sono poi una mamma single di due adolescenti, ho una casa da mandare avanti e non ho nessuno che mi aiuti nelle pulizie.

Come vedi non ho tempo da vendere, eppure sono in SAUTÓN da diversi anni, il Restart è ormai mio compagno di vita con grande soddisfazione e non tornerei indietro per nulla al mondo.

Come ho fatto?

Il primo merito è senz’altro di un Metodo, che ti invita a semplificare, a ritornare ad una cucina semplice, dove le ricette, quelle per un consumo quotidiano, sono per lo più veloci.

Gli ingredienti, ce ne sono alcuni nuovi, ma sono facili da usare.

Se fosse un Metodo complicato e impegnativo non ce l’avrei fatta, data la scarsissima energia, il poco amore per la cucina che avevo e l’aver deciso di iniziare a seguirlo nel bel mezzo di un periodo burrascoso tra non uno, ma mille ostacoli.

Il secondo merito è l’aver compreso che il fattore tempo non c’entra, che è solo una scusa, un pezzo di muro, uno dei tanti che la tua mente, fortemente radicata alle proprie abitudini, erige molto spesso senza che tu ne sia veramente consapevole.

Prima di passare ai consigli pratici vorrei invitarti a riflettere proprio su questo.

Non è questione di mancanza di tempo, ma di dar valore al proprio tempo

La mancanza di tempo è vero, affligge tutti noi. La vita ti porta a dare sempre più spazio agli impegni lavorativi e a rubarlo a te stesso.

Il pranzo, in molte realtà quasi non esiste più e a fatica risichi quell’oretta quando va bene o quei 20 minuti quando va peggio.

Questo, l’industria alimentare lo ha capito benissimo e ci sta abituando sempre più al take away, al cibo surgelato, addirittura precotto e poi confezionato, ai distributori automatici ormai ovunque, anche nelle scuole dei nostri figli.

Abbiamo barattato parte del nostro tempo con lo stato della nostra salute

L’offerta del junk food, cibo spazzatura, è enorme ed ha dalla sua parte la comodità e la velocità, per cui siamo disabituati a dedicare parte del nostro tempo ai fornelli.

Per questo può spaventarti capire che occorre ritagliartene un po’ e  ritornare a cucinare.

Ora chiediti: rinuncerei alla mia salute per mancanza di tempo? Sono certa che hai risposto no.

Non è questione di mancanza di tempo, ma di priorità

È solo la paura del nuovo, il timore di cambiare abitudini, la sensazione che ti venga tolto il tappeto da sotto i piedi, la resistenza ad uscire dal tuo stato di confort.

Soprattutto più la mente alza barriere, più cambiare abitudini ti fa arrabbiare, più sei critico con ogni suggerimento che ti viene proposto, più è segno che il Metodo fa al caso tuo, è segno che ti sta parlando e che ne hai un grande bisogno.

Ma la bella notizia è che questi sono solo pensieri invalidanti e che tu non sei tutto questo, tu sei ben altro.

Sei colui o colei che ha scelto e desidera forte il cambiamento, che desidera lasciare andare le vecchie abitudini, le stesse che ti hanno condotto nello stato di squilibrio in cui ora ti trovi.

Non è questione di mancanza di tempo, ma di organizzazione pratica

Come trainer ho avuto modo di seguire ed entrare in contatto con molte persone, con i loro dubbi e le loro paure che ho imparato a riconoscere perché sono state anche le mie paure.

Conosco i mille trucchi che la mente escogita e altrettanti per dribblarli ed esorcizzare così il fattore tempo.

Consigli pratici per chi non ha tempo

Lasciamo da parte le riflessioni e concentriamoci sull’aspetto squisitamente pratico.

Parola d’ordine: semplificare

Il Metodo SAUTÓN propone in estrema sintesi, una cucina semplice, dove banditi i tradizionali primi piatti, ci si concentra sui secondi: proteine e verdure per lo più cotte in modo leggero e quindi rapido.

Non hai più il pensiero di dover escogitare ogni giorno con cosa condire il primo piatto, pasta o riso che sia, né impiegare il tempo ad aspettare che l’acqua bolla, che pasta e sugo cucinino.

Le proteine, ma soprattutto le verdure, a differenza della pasta che puoi solo prepararla al momento, possono essere cotte in qualsiasi ora del giorno e addirittura il giorno prima.

Puoi preparare una quantità maggiore di verdure e metterne ai fornelli più tipi contemporaneamente. Puoi dedicarti ad una cottura al vapore, saltata, al forno, nella stessa sessione.

Devi solo trovare durante l’arco della giornata, lo spazio di un’ora circa in cui dedicarti ad una sessione di cucina.

Metodo o non metodo, volenti o dolenti, dobbiamo pur cucinare se vogliamo mangiare e questo non è affatto una novità.

Chi ben comincia è a metà dell’opera

Il Metodo SAUTÓN si basa su due punti fondamentali: una colazione salata e completa ed una cena anticipata e leggera.

Per molti la colazione può rappresentare un duplice scoglio: superato quello mentale, ecco subito dopo, spuntare quello organizzativo, in cui molti inciampano.

Il momento della colazione in realtà è un momento speciale, perché sei a casa ed hai tutte, ma proprio tutte le comodità per concederti un pasto caldo, gustoso e completo.

La giornata sta per iniziare, non hai alcun impegno prima e solo tu  e nessun altro, può decidere quanto tempo dedicarle.

Se non vuoi andare di fretta, è sufficiente che ti alzi 15/20 minuti prima del solito ed avere tutto il tempo per riscaldare le verdure che hai già pronte dalla sera prima.

Scegli poi le proteine più veloci (uova, semi di chia e canapa, salmone affumicato, avanzo di carne, frullato proteico, Energy Coffee) ed il gioco è fatto.

Svegliarti un po’ prima ti ricompenserà con grandi regali: un’energia costante per gran parte della mattinata e l’aver imboccato la direzione giusta per non arrivare affamato la sera.

Cena leggera è sinonimo di un sonno migliore che a sua volta dà come frutto più energia e più appetito al mattino che ti fa schizzare dal letto senza traumi ed entrare dritto in quel circolo virtuoso che in capo a qualche settimana, ti regalerà una rinnovata salute.

Di fronte a questi doni sono certa il problema tempo sparisce come neve al sole.

Portare del cibo da casa ti spaventa?

Anche il fatto di doversi portare del cibo pronto da consumare come spuntino o come pranzo, per chi non ha la possibilità di tornare a casa, a volte è percepito come un ostacolo insormontabile.

Anche lo spuntino del mattino come me lo preparo fuori casa? Dovrei portarmi una valigia dietro!

Io esco sempre con una normalissima borsa in cui infilo tra le mie cose, una piccola sportina con due piccoli thermos, uno per l’acqua calda e l’altro per le vivande. Cosa metto in quest’ultimo?

Solitamente delle verdure cotte e del ghi, alle quali a volte aggiungo piccoli pezzi di carne o delle mandorle o del sesamo tritato o delle proteine in polvere di semi di zucca.

Mi consentono così di arrivare con tutta tranquillità al pranzo che nel mio caso è piuttosto tardi.

Se desideri spuntini più golosi ed elaborati, puoi preparali durante il weekend, se non hai abbastanza tempo la sera.

In conclusione

È inutile ammazzarci di lavoro se poi non abbiamo la forza di compierlo e non viviamo, ma sopravviviamo, ci trasciniamo con poca energia.

Non si tratta di mancanza di tempo, ma dare un diverso orientamento alle tue scelte alimentari

Non si tratta di tempo, ma di dare più spazio a determinati cibi nella tua dieta, cibi che in ogni caso stai già consumando, non c’è nulla di nuovo sotto il sole, se non la paura del cambiamento che ti fa sembrare tutto più complicato.

Ispirati a compiere scelte alimentari diverse e a lasciare andare le tue vecchie abitudini, le stesse che ti hanno condotto nello stato di squilibrio in cui ora presumibilmente ti trovi.

Non aver tempo in realtà è non aver voglia

Infine, il modo con cui ti avvicini e approcci al Metodo, è molto importante.

È fondamentale che tu ti apra con gioia a nuove abitudini.

Più sei gioioso, più fai cambiamenti con leggerezza e più potrai ricevere regali infiniti.

Le nuove abitudini pian piano si trasformeranno in un nuovo stile di vita in cui potrai concederti anche qualche piccola licenza di gusto e proseguire con gioia, senza sensi di colpa.