È tutta la vita che sei magro, forse sottopeso, e ossessionato dall’idea di prendere peso.

Però, in un mondo dove moltissime persone sono afflitte dal sovrappeso o dalla paura di ingrassare, in fondo ti sei sempre sentito fortunato.

Anzi quasi privilegiato, perché la tua magrezza ti ha sempre fatto sentire libero di mangiare quello che ti pareva, senza conseguenze apparenti.

Per contro, quando ci rifletti, ti rendi conto che forse sei un po’ troppo magro, che forse avresti bisogno di qualcosa in più.

Senti che le energie che hai a disposizione non sono quelle che potresti avere e vorresti cambiare questa situazione.

Nel corso degli anni, spinto da questa sensazione che sotto sotto non ti abbandonava mai, hai provato a fare dei cambiamenti ma non hai mai ottenuto dei risultati concreti e soprattutto duraturi.

Hai provato con il dietologo e con il fai-da-te.

Hai pensato che sarebbe bastato mangiare di più per vedere finalmente salire l’ago della bilancia.

Ti sei buttato su carboidrati e zuccheri, sicuro che sarebbe stato un modo per prendere peso velocemente e darti le energie che ti mancano.

Magari sei anche riuscito a mettere su qualche chilo ma, paradossalmente,  invece di stare meglio e sentirti più in forze, hai iniziato a stare peggio e ad avere fastidi e disturbi che prima non c’erano.

In questa guida, ti spiego quali sono le cause nascoste del sottopeso, l’alimentazione giusta e gli integratori più utili per raggiungere e mantenere il peso forma ideale per te.

Ecco l’indice della guida:

Che tipo di magro sei?

Prima di partire con le cause del sottopeso e del perché è difficile per te prendere peso, è importante capire che tipo di magrezza è la tua.

Sei sempre stato magro, fin da piccolo, oppure fino ad una certa età eri normopeso e poi hai iniziato a dimagrire senza causa apparente?

Nel primo caso, in genere i medici ti dicono che è una questione di costituzione, un altro modo per dire che sei fatto così e non puoi farci nulla.

Nel secondo caso, invece, è facile che, in assenza di una qualche malattia evidente, diano la colpa allo stress senza in effetti darti una soluzione al problema.

In entrambi i casi, ti ritrovi a non avere concluso nulla e a non sapere cosa fare.

Il segreto per prendere peso e non essere più sottopeso

Ecco il primo “mito” da sfatare: per prendere peso e non essere più sottopeso non basta semplicemente mangiare di più.

Aumentare quantità e calorie senza preoccuparti della qualità del cibo che mangi e delle categorie di nutrienti che sono o non sono presenti nella tua alimentazione non solo non ti serve, ma può essere dannoso per la tua salute.

Fino a qualche tempo fa ancora si credeva che il peso corporeo fosse legato semplicemente al fatto di mangiare di più o di meno e all’attività fisica fatta durante la giornata.

Quindi l’idea era che bastasse modificare la quantità di cibo introdotta ogni giorno per riuscire a ingrassare o a dimagrire.

Studi e ricerche fatti negli ultimi anni hanno completamente smontato questa teoria (che però è un’idea molto radicata e quindi dura a morire) e ci hanno fatto capire che raggiungere e mantenere il peso adatto a noi dipende da molti fattori.

Il sottopeso può essere sintomo di una malattia da non trascurare

In linea di massima, introdurre più energia nel corpo (proveniente da cibo di buona qualità e con il giusto rapporto tra i nutrienti), dovrebbe in effetti farti aumentare di peso a meno che tu non sia una persona iperattiva che ne consuma molta più di quella che introduce.

Se questo non succede, la prima cosa è fare degli esami medici accurati per verificare che non ci sia una qualche malattia che non ti permette di prendere peso e di essere, eventualmente, sottopeso.

Ecco alcune patologie (tra le più gravi) che provocano una perdita di peso non sana:

  • disordini alimentari: tra questi c’è l’anoressia nervosa, una malattia mentale molto seria
  • problemi legati alla tiroide: avere una tiroide iperattiva (ipertiroidismo) può velocizzare troppo il metabolismo e provocare un’eccessiva perdita di peso
  • celiachia: la forma più severa di intolleranza al glutine può essere una delle cause dell’incapacità di prendere peso
  • diabete: avere un diabete incontrollato (soprattutto di tipo 1) può portare una grave perdita di peso
  • cancro: tumori cancerosi spesso bruciano una gran quantità di calorie e possono portare a perdita di peso
  • infezioni: certe infezioni possono provocare perdita eccessiva di peso. Tra queste abbiamo parassiti, tubercolosi e HIV/AIDS
  • mutazione MTHFR: può indebolire fortemente il fuoco digestivo e la capacità di assimilare.

Se cominci a perdere peso eccessivamente o sei sottopeso e non sai spiegarti il motivo, potrebbe essere legato a una di queste patologie o alla mutazione MTHFR, quindi potrebbe essere utile fare delle analisi e il test del DNA.

Alle malattie che possono causare una perdita di peso, si aggiunge anche la fissazione di molte persone a mangiare tutto “light”, cosa che porta inevitabilmente ad eliminare quelle categorie di nutrienti che sono ritenute, a torto, dannose, “sporche”, addirittura “impure” (in genere proteine e grassi).

Le cause nascoste del sottopeso e della difficoltà a prendere peso

Cause sottopeso

Se si escludono gravi malattie, alla base di un dimagrimento che sembra ingiustificato o del sottopeso, c’è comunque sempre una difficoltà ad assorbire i nutrienti.

Pur mangiando tanto, il corpo ne riesce ad assorbire solo una minima parte.

Ciò, però, non fa che peggiorare la situazione e predispone ad un continuo accumulo di tossine.

I medici spesso incolpano lo stress fisico e mentale, non riuscendo a risalire all’origine di un dimagrimento che solo in apparenza sembra ingiustificato.

A questo si aggiunge il fatto che se ne parla troppo poco ed in mancanza di informazioni precise, si finisce per convincersi che sia sufficiente solo mangiare di più per veder salire l’ago della bilancia.

Spesso la difficoltà a recuperare peso o il sottopeso non sono dovuti ad un’unica causa ben precisa, ma ad un insieme di fattori che si influenzano a vicenda e che è difficile isolare uno dall’altro.

Questa ridotta capacità d’assorbimento può essere causa e conseguenza insieme di 7 fattori spesso intimamente legati tra loro.

Non si tratta di vere e proprie malattie ma piuttosto di condizioni abituali che ti sono ormai talmente familiari da indurti a credere che facciano parte di te come il colore degli occhi o la forma del viso.

Ecco allora le 7 cause della tua magrezza ostinata, di cui probabilmente nessuno ti hai mai parlato.

Soltanto scoprendo le cause (che possono essere diverse) e trovando la nostra, si possono trovare delle soluzione per risolvere questo problema.

1. La difficoltà ad assorbire i nutrienti

Essere magri spesso fa credere che si possa mangiare di tutto, così ci si concede molto ed il più delle volte senza controllo.

Si ricorre a cibi sfiziosi, si consuma molta frutta, si alternano cibi dolci a quelli salati, non ci si cura dei troppi zuccheri, ci si lascia attirare da cibi gustosi che soddisfano solo il palato.

Stomaco e intestino, sovraccarichi, perdono la loro capacità di digerire e di assimilare ed il corpo si ammala progressivamente.

Lo stomaco si surriscalda, la microflora intestinale, a causa dell’eccesso di zuccheri e carboidrati, si altera dando origine al fenomeno della disbiosi, il sistema immunitario soccombe.

In pratica, nonostante mangi tanto, assorbi solo una minuscola quantità.

La cura: almeno 3 mesi di fila con un buon supplemento di probiotici come Flora.

A questo unisci la messa in pratica dei segreti della digestione felice.

2. Lentezza o paralisi digestiva

Oltre ad essere bloccato l’assorbimento intestinale, è proprio lo stomaco ad essere come “paralizzato”.

Hai una digestione molto lunga e lo stomaco che tende a paralizzarsi totalmente.

Tutti ti raccomandano di mangiare di più ma, se provi a farlo, ti riempi di tossine e stai male.

Un segnale, spesso ignorato, è il calo di energia e la sonnolenza che ti colgono dopo il pasto. 

Con una digestione così rallentata, se si mangia di più, il cibo, non riuscendo ad essere trasformato, diventa fanghiglia, un accumulo di tossine che peggiora la situazione rallentando ulteriormente la digestione.

Tutto questo ti fa entrare in una spirale che ti rende terrorizzato e ossessionato dall’idea di mangiare e, nel mentre, si continua a perdere peso e, magari, si finisce per essere sottopeso.

In questo caso, bisogna riattivare la digestione, fornire enzimi e, se occorre, anche sottoporsi ad una manipolazione viscerale osteopatica.

3. Dietro il sottopeso, la tendenza a consumare troppi zuccheri e zero proteine

In genere, se non tendiamo a ingrassare, ci sentiamo autorizzati a mangiare di tutto e a preoccuparci solo del gusto.

Questo si traduce in tanto cibo spazzatura accompagnato da poca voglia di cucinare!

Spesso sottovalutiamo le proteine e consumiamo tonnellate di zucchero e carboidrati.

L’assenza di proteine crea però una costante condizione di carenza, debolezza e vuoto. 

Per sentirsi sazi si ricorre spesso a piatti a base di soia, formaggi, salumi, e soprattutto, a base di carboidrati.

Se si è deboli e con molti segni di carenza, il regime vegetariano non aiuta.

Ci vuole tempo e molto dipende da quanto non si consuma carne, oltre che dallo stato della propria digestione.

In questo caso, quello che avviene è che il tuo corpo si ammala e perdi la capacità di digerire ed assimilare.

La soluzione è fare pace con i nutrienti e diminuire drasticamente gli zuccheri.

Consuma piccoli pasti molto ricchi e di qualità, ripetuti nel tempo.

4. Vera e propria condizione di permeabilità intestinale

La permeabilità intestinale è una condizione di grave squilibrio intestinale in cui è coinvolto il sistema immunitario.

La causa è un’esposizione ad agenti irritanti per un tempo lungo (glutine, latte, zucchero, legumi, caffè, soia), in combinazione con stati di ansia, paura e sofferenza.

Si è molto più vulnerabili e soggetti ad allergie ed intolleranze alimentari che peggiorano con il passare del tempo.

Inoltre, si è in preda a forti dolori e malessere, debolezza fisica e mentale.

Anche in questo caso ci vuole pazienza e bisogna prendersi cura di se stessi con gioia e fiducia. 

La Dieta dei Carboidrati Specifici (SCD) può essere di grande aiuto, oltre che assumere probiotici ed enzimi.

5. Ansia, paura, fissazione: se non riesci a prendere peso o sei sottopeso è anche causa loro

Un aspetto in cui mente ed emozioni ti impediscono di assorbire e che ti accompagna fin da quando eri piccolo.

Il benedetto incubo della bilancia che ti porta a pesarti persino più volte al giorno con il risultato che drammatizzi anche le più piccole fluttuazioni normali.

Puoi ritrovarti ad essere, allo stesso tempo, ossessionato dal mangiare e letteralmente terrorizzato dal farlo.

Come si affronta?

Innanzitutto imparando a rilassarti, a respirare, a prenderti i tuoi tempi, a distrarti da questa benedetta questione.

6. Eccessiva iperattività

Lo stress fisico, una mente iperattiva continuamente volta a pianificare nuove sfide, possono essere la causa di una difficoltà a prendere peso e del sottopeso.

L’essere assorbiti dai ritmi frenetici della quotidianità, il riempire il proprio tempo libero di attività, può portare ad un dispendio di energia maggiore di quella che si ricava dal cibo.

Ti senti un fuoco dentro che ti costringe ad essere costantemente in movimento, altrimenti non sembri trovare un senso alla tua vita.

Appena acquisti un etto, pensi alla prossima attività, al prossimo viaggio, al prossimo seminario, alla prossima performance del tuo sport preferito.

Spendere più di quello che si ha, crea nell’organismo una situazione di carenza che lo porta, dopo aver attinto alle riserve di grasso, a ricavare energia dai muscoli, intaccandone la struttura.

Devi invece scoprire la gioia della quiete, dandoti tempo di acquistare prima di spendere.

7. I parassiti non ti fanno prendere peso e ti fanno essere sottopeso

Se hai disbiosi, uno stato alterato della microflora intestinale dove, a causa di cattive abitudini alimentari e di una una dieta squilibrata, i batteri patogeni, lieviti e funghi, prendono il sopravvento, potresti soffrire di parassiti.

Potresti avere, senza saperlo, parassiti di vario genere nel tuo corpo sin dall’infanzia.

Questi si nutrono del cibo al tuo posto, costringendoti a non prendere peso e a finire per essere sottopeso.

Inoltre, danno stanchezza, mal di testa, sbalzi di umore, occhiaie, intolleranze, continua voglia di cibi spazzatura e disturbi anche più profondi.

Creano barriere nell’intestino, squilibrano reni e tiroide, intossicano il fegato a causa delle loro scorie, danneggiano l’utero provocando endometriosi e problemi alle ovaie.

Unica possibilità di diagnosticarli è fare una visita kinesiologica e poi una cura antiparassitaria profonda.

Scopri quella/quelle che possono riguardarti e metti in atto una strategia su più fronti: 

Semplificare: la parola d’ordine per non essere più sottopeso

Rimedi sottopeso

Ripristinare un corretto assorbimento e, di conseguenza, iniziare a prendere peso, può richiedere un po’ di tempo e pazienza e non è così veloce come dimagrire.

Un primo passo da compiere per uscire dal sottopeso è ripulire la dispensa, semplificare, nutrire l’intestino con cibo semplice e puro, con ciò per cui è stato progettato e predisposto ad assimilare bene, senza difficoltà.

Tieni presente che non ti serve un generico aumento di peso.

Quello che ti serve è aumentare i muscoli (la cosiddetta massa magra), non accumulare grasso e liquidi in eccesso e illuderti, solo perché vedi qualche chilo in più sulla bilancia, di aver risolto il problema.

Il corpo ha bisogno anche di una certa riserva di grasso, ma prendere peso in modo sano ed equilibrato significa incamerare più energia sia nella muscolatura (dove viene utilizzata per il fabbisogno quotidiano) sia aumentare le riserve di grasso (che servono per affrontare eventuali situazioni di emergenza).

Ecco gli altri passi fondamentali per assorbire al meglio il nutrimento da ciò che mangi, prendere peso in modo sano e risolvere il problema del sottopeso.

1. Prenditi cura della digestione

Per uscire da una condizione di sottopeso e iniziare a prendere peso in maniera sana, devi rinforzare la trasformazione e migliorare l’assimilazione, altrimenti non potrai mai assimilare ciò che mangi.  

Non assimilando e mangiando di più, tutto quello che ingurgiti si trasforma in tossine.

La debolezza della digestione può essere un punto debole congenito, ma anche una vulnerabilità che si è creata nel tempo a causa di un abuso di:

Per riportare la digestione in equilibrio, quindi, occorre innanzitutto eliminare per un po’ queste categorie di alimenti.

2. Consuma la giusta quantità di proteine per non essere sottopeso

Il consumo di proteine è molto importante per non indebolirsi fortemente.

Consumale in modo quotidiano, evitando quelle provenienti dai legumi e dai derivati del latte.

Ottimo il brodo di pollo consumato molto caldo e le forme di proteine in semi o in polvere per arricchire spuntini e verdure.

Via libera quindi a semi di chia, semi di canapa, proteine in polvere di semi di zucca e di girasole.

3. Introduci i grassi sani

Per dare nutrimento al corpo, sostenerti e prendere peso, occorrono i grassi sani a crudo, che devi consumare nella quantità di 4-6 cucchiai al giorno.

I grassi sani aiutano l’intestino ad assorbire le vitamine A, D, E, K, vitamine liposolubili che necessitano proprio dei grassi per essere metabolizzate.

I grassi che devi consumare sono soprattutto:

Ghi

Il ghi è una ricetta indiana antichissima.

La ricetta prevede la cottura del burro ad una bassissima temperatura per un tempo molto lungo fino a quando tutta la caseina e il lattosio vengono eliminati.

Quindi, quello che ottieni alla fine della preparazione è un “olio di burro” incredibilmente curativo e, secondo la Medicina Ayurvedica – che è una delle medicine più antiche – questa sostanza, il ghee, è l’unica in grado di ripristinare nel corpo quella “essenza vitale” con la quale nasciamo e che in genere sperperiamo.

È utilissimo per il cervello, per le ossa, per assorbire i minerali (come il calcio), per nutrire a fondo la pelle in modo che non sia sempre secca e disidratata, per darti quel senso di sazietà di cui hai bisogno.

Olio di cocco

L’olio di cocco premuto a freddo, biologico, extravergine, è ottenuto solo dalla premitura del cocco freschissimo, contiene dei grassi saturi preziosissimi che immediatamente possono nutrire a fondo il tuo corpo.

Olio extravergine di oliva

Deve essere biologico, premuto a freddo e ottenuto esclusivamente con procedimenti meccanici, come questo: olio extravergine d’oliva

Non è saturo, ma monoinsaturo e va molto bene con le verdure.

4. Incrementa l’uso delle spezie

Le spezie sono ottimi attivatori degli enzimi digestivi.

Si può spaziare e provare il gusto di nuovi sapori: curcuma, cumino, coriandolo, cardamomo, oltre al tradizionale rosmarino, origano e maggiorana.

I semi di finocchio sono poi ottimi per placare la fermentazione ed eliminare il gonfiore.

5. Consuma cibo caldo e cotto

Consuma sempre cibo ben caldo, non tiepido.

Non mi stanco mai di sottolineare ancora una volta che una trasformazione corretta del cibo non avviene senza il calore.

Concediti piccole porzioni di frutta secca o bacche e frutti di bosco, evitando quella troppo zuccherina.

Consumala sempre calda e reidratata.

Preparati gelatine e budini usando l’agar agar come addensante, latte di cocco caldo con l’aggiunta di spezie, sformati di verdure, piccole porzioni di carote o zucca da consumare alla fine del pasto.

6. Bevi e mantieni il corpo idratato

Non esagerare con l’acqua ed assicurati di berla sempre molto calda.

Non dimenticare mai che per trasformare il cibo e riattivare la digestione, lo stomaco ha bisogno di calore.

Ideale da alternare all’acqua calda, sono gli shake da preparare con frutta riscaldata e da bere anch’essi caldi per garantirsi elettroliti, idratazione e un buon nutrimento.

7. Fai in modo che l’intestino si svuoti regolarmente 

Assicurati di evacuare regolarmente con feci ben formate e morbide.

Feci secche e dure, costipazione o feci sfatte e scariche diarroiche, sono tutti sintomi di un intestino infiammato con una disbiosi già in atto, soprattutto se vi è molta fermentazione, gas e gonfiore addominale.

8. Organizza i pasti nel modo giusto

Per prendere peso e non essere più sottopeso, occorre fare 3 pasti principali salati (compresa la colazione), armonici e completi nelle sostanze nutritive.

La colazione e il pranzo devono contenere proteine, verdure e grassi sani a crudo.

Alterna tutte le proteine: carne rossa, pesce, pollame, uova, semi di chia e canapa, crema Budwig e consuma almeno due porzioni di verdura cotta.

La cena, invece, va fatta presto (entro le 19:00) e deve essere solo vegetale.

Assicurati che trascorrano almeno 3-4 ore prima di andare a letto, in modo da non appesantire il fegato e non accumulare tossine durante la notte, dovute al cibo mal digerito.

Fai anche 2 spuntini durante la giornata con verdure e olio di cocco o ghi, o una piccola quantità di proteine e verdure, o Ammino e ghi o olio di cocco.

Trovi consigli sugli spuntini sani in questo articolo.

La regola è mangiare a sazietà le categorie di alimenti che ti fanno bene: proteine, verdure e grassi sani a crudo.

9. Non esagerare con l’attività fisica

L’iperattività porta a spendere più energia di quella che si incamera dal cibo e rende più difficile prendere peso, costringendo spesso ad una condizione di sottopeso.

Preferisci passeggiate all’aria aperta alle estenuanti sessioni in palestra per consentire al corpo di mettere da parte energia e non doverla attingere attaccando la massa muscolare.

Prodotti e integratori utili per prendere peso e non essere più sottopeso

Integratori per prendere peso

Come visto, una digestione inceppata ed indebolita è spesso una delle cause principali del non riuscire a prendere peso e del sottopeso.

Rimettere in sesto la digestione e riavviare il metabolismo sono passi fondamentali per ottenere dei risultati che durino nel tempo.

Questo obiettivo si raggiunge lavorando sull’alimentazione (quindi eliminando i cibi che ti rallentano e ti appesantiscono senza nutrirti davvero) con l’aiuto di alcuni rimedi ed integratori mirati per ripristinare una buona digestione e una regolare ed efficace eliminazione di scarti e tossine.

Detox

Come il nome suggerisce, questo prodotto (una miscela di piante con aggiunta di solfato di magnesio) ha come scopo principale la disintossicazione, in particolare dell’intestino.

È della massima importanza che il tuo intestino sia non solo regolare ma anche pulito dagli scarti e dalle tossine.

Quando la digestione è indebolita, infatti, tossine e sostanze di rifiuto tendono a restare all’interno del corpo provocando fermentazione e gonfiore che, a loro volta, mandano in tilt i tuoi batteri buoni e danneggiano le pareti dell’intestino.

Detox effettua una pulizia profonda dell’intestino liberandolo dai residui di feci vecchie che talvolta rimangono attaccati alle pareti, ostruendo il passaggio e danneggiando la mucosa che le ricopre.

Zym

Zym è un prodotto del quale sono particolarmente orgogliosa.

Si tratta di un mix di enzimi sistemici, cioè che agiscono in tutto l’organismo, non solo a livello digestivo.

Ma cosa sono gli enzimi?

Si tratta di proteine biologicamente attive che funzionano come catalizzatori per le reazioni chimiche che avvengono nel nostro corpo.

Tutto il processo digestivo è un susseguirsi di reazioni chimiche che senza enzimi non potrebbero avvenire.

Noi produciamo enzimi naturalmente ma abitudini alimentari e di vita sbagliate (ad esempio il consumo di alcol e l’abitudine di fumare) e il passare degli anni, ci portano a produrne sempre meno.

Ecco quindi che in certi casi può essere molto utile integrarli per rimettere in moto la digestione e il metabolismo.

Flora

La nostra salute è strettamente collegata a quella dei nostri batteri intestinali: se loro sono in salute, lo siamo anche noi.

Ma se i nostri batteri sono in squilibrio, anche noi ne risentiamo e la qualità della nostra vita può peggiorare notevolmente.

Abitudini alimentari squilibrate, l’alcol, il fumo, l’esposizione all’inquinamento ambientale, l’ossessione per l’igiene che ci fa vivere a continuo contatto con prodotti chimici di ogni genere, l’abuso di farmaci e in particolare di antibiotici, sono tutti fattori che danneggiano i nostri batteri intestinali.

Per rimettere in moto digestione e metabolismo, dobbiamo occuparci anche di loro e rimetterli in forma.

Ecco quindi che oltre alle buone abitudini a tavola, può essere utile anche un prodotto come Flora che, grazie alla sua composizione di colonie di batteri vivi con una perfetta miscela di quelli più attivi e benefici, aiuta a rigenerare il microbiota intestinale.

Ammino

Si tratta di una miscela ben bilanciata di amminoacidi essenziali molto facili da digerire e che possono sostituire il piatto proteico di un pasto ma con meno calorie.

Dieci grammi di Ammino, infatti, ti forniscono le stesse proteine di 350 g di carne o pesce, con solo 50 calorie.

Viene assorbito in pochi minuti e non produce residui fecali, per cui non appesantisce il lavoro dell’intestino.

Ghi e olio di cocco

Come visto, i grassi sani hanno un ruolo importantissimo in un’alimentazione sana ed equilibrata.

I grassi ti danno sazietà ed energia senza stimolare il picco glicemico, sono fondamentali per il cervello, per il buon funzionamento dell’intestino e per l’assorbimento dei nutrienti (solo per citare alcune delle cose meravigliose che questi grassi fanno nel corpo).

Senza un’adeguata quantità di grassi sani nella dieta ogni giorno, il corpo si inceppa, si indebolisce e ti spinge a cercare energia “illusoria” negli zuccheri e nei carboidrati e facilmente ti butta tra le braccia del cibo spazzatura.

Non avere quindi timore di introdurre i grassi saturi sani come il ghi e l’olio di cocco da affiancare ad un buon olio extravergine d’oliva.

Olio di cocco MCT

L’olio di cocco MCT (dall’inglese Medium Chain Triglycerides) differisce dal normale olio di cocco in quanto contiene tutti e quattro i tipi di acidi grassi a catena media (acido caprilico, caprico, laurico e caproico) in una formulazione altamente digeribile ed assimilabile.

Non viene immagazzinato sotto forma di grasso corporeo ma viene immediatamente utilizzato come fonte di energia.

Aiuta a migliorare la digestione e l’assorbimento di tutti i nutrienti che, nelle persone sottopeso, sono spesso difficoltose e carenti.

Ha azione antinfiammatoria e, grazie alle sue proprietà antibatteriche, protegge e mantiene in equilibrio il microbiota intestinale, contribuendo così ad una migliore assimilazione dei nutrienti.

Vitamina B6

La Vitamina B6 gioca un ruolo essenziale, insieme alla Vitamina B12, nella produzione dei globuli rossi.

Inoltre è fondamentale nel metabolismo dei carboidrati e delle proteine, per cui ti consente di assimilare al massimo i nutrienti che mangi.

Trovi un buon integrato di Vitamina B6 qui.

Vitamina B12

Insieme alla Vitamina B6, la Vitamina B12 favorisce la produzione di globuli rossi e combatte l’anemia.

Promuove inoltre l’energia, sostiene la crescita, rinforza il sistema immunitario ed è essenziale per la buona salute del sistema nervoso.

Trovi un’ottima Vitamina B12 in compresse o liquida nel nostro shop.

Metilfolato

L’acido folico è un nutriente essenziale che il nostro organismo non può sintetizzare da solo ma deve essere introdotto con gli alimenti.

Si tratta però di una sostanza che non può essere utilizzata direttamente ma deve prima essere convertita in metilfolato dal fegato, tramite un processo di trasformazione che non sempre avviene in maniera ottimale, soprattutto in presenza della mutazione MTHFR.

Le persone fortemente sottopeso hanno spesso carenza di acido folico in quanto il loro intestino ha particolari difficoltà nell’assorbire i nutrienti.

Questa carenza è molto presente anche quando ci sono patologie intestinali come la colite ulcerosa, il morbo di Crohn, la permeabilità intestinale, la celiachia.

Assumere metilfolato, cioè acido folico già convertito, consente di avere a disposizione la quantità giornaliera necessaria di questo nutriente, senza il dispendio di energie necessario alla sua conversione.

Mix di spezie

In genere si pensa alle spezie solo come ad un’aggiunta per dare sapore alle pietanze.

In realtà, le spezie fanno molto di più: aiutano a rendere gli alimenti più digeribili, favoriscono una rapida espulsione delle tossine e sostengono il lavoro di stomaco, fegato e intestino.

Inoltre, hanno funzione protettiva sugli organi della digestione e alcune di queste svolgono anche un’azione antibatterica e antigonfiore.

L’aiuto che le spezie possono dare nella digestione è fondamentale per tutti ed è addirittura cruciale per chi ha una digestione molto debole e malassorbimento intestinale, com’è tipico di chi è fortemente sottopeso.

Questo mix contiene solo spezie biologiche adatte a tutti, anche per un uso quotidiano.

Non irritano e non provocano disturbo in caso di reflusso o gastrite.

Proteine vegetali

Si è calcolato che le proteine sono coinvolte in circa due milioni di processi metabolici che avvengono ogni giorno nel nostro corpo.

Impossibile pensare di poter fare a meno di loro ed essere in salute!

Un buon apporto proteico quotidiano ti permette di aumentare la massa muscolare (non la massa grassa o di gonfiarti accumulando liquidi) e quindi prendere peso in modo sano ed equilibrato, oltre che avere una maggiore energia più stabile nel corso della giornata.

Le proteine vegetali di qualità sono certamente le fonti principali per vegetariani e vegani.

Ma anche se hai un’alimentazione onnivora, le puoi introdurre nella tua routine quotidiana.

Sono particolarmente indicate da consumare la sera, insieme alle verdure, in quanto sono in genere più leggere e facili da digerire rispetto alle proteine animali.

Le proteine di semi di girasole, le proteine di semi di zucca, i semi di chia, e i semi di canapa sono tutte ottime fonti di proteine vegetali che puoi consumare alternandole e aggiungendole ai tuoi piatti solo a fine cottura.

Proteine del siero del latte

Queste proteine da siero del latte in polvere sono prodotte da latte da animali da pascolo.

Sono ottime per costruire la muscolatura e nutrire le ossa.

Sono particolarmente indicate per i vegetariani.

Ideali anche per chi pratica attività sportiva in quanto aiutano a ricostituire la massa muscolare persa in fase di allenamento.

Unico punto da tenere presente è che contengono una minima percentuale di lattosio e sono quindi da evitare se sei intollerante a questo zucchero.

Puoi usarle con smart cappuccini, shake, frullati, creme e dolci.

Alternale alle proteine vegetali in modo da avere un apporto di nutrienti sempre vario e ben bilanciato.

Come il SAUTÓN Approach mi ha aiutata a riprendere peso e ad uscire dal sottopeso

Ecco la testimonianza di Maria Pia Festini, operatrice olistica specializzata in nutrizione, diplomata alla mia SAUTÓN Academy dove ora è Tutor e Coach.

Grazie al SAUTÓN Approach è riuscita finalmente ad uscire dal sottopeso e a riprendere peso.

Sono stata sempre magra, anzi più che magra e, a rivedermi nelle foto di quando ero poco più che bambina, ora capisco la costante preoccupazione dei miei genitori nel vedermi prima o poi ammalare seriamente.

Per fortuna questo non è successo e me la sono cavata con un leggero ritardo dello sviluppo: le prime mestruazioni a 16 anni, un’altezza che si è fermata ad 1 metro e 54 centimetri ed un peso di 42 chili, fisso, stabile, prima e dopo le due gravidanze.

Malassorbimento intestinale: storia di una mancata diagnosi

Ogni volta vedevo la ginecologa un po’ preoccupata del mio peso, ma più che esclamare: “Quanto sei magra, mangia di più!” non diceva, e finiva che interpretavo quelle esclamazioni come un complimento.

Nemmeno lei, come il medico di famiglia che mi ha vista crescere, aveva capito che il mio era un problema di malassorbimento intestinale.

Così la mia prima figlia è nata a termine ma sottopeso, con segni di malnutrizione senza che, ancora una volta, mi fosse spiegato il perché.

Eppure io mangiavo, mi nutrivo.

Allora perché non ingrassavo?

Perché vedevo amiche che in gravidanza ingrassavano anche di quindici chili?

Perché il nutrimento non era arrivato come avrebbe dovuto, alla bambina?

“Sono fatta così” ovvero la scusa per non prenderci cura di noi stessi

Seguivo da sempre un’alimentazione tradizionale.

Non sono mai stata una grande mangiona, ma non mi facevo mancare certo il pane, la pasta, il riso, i dolci, il latte (di cui andavo matta), i gelati, le patatine, ma anche carne, e  uova che preferivo sotto forma di zabaione.

Solo le verdure erano poco presenti: quelle crude mi davano la sensazione di freddo e quelle cotte mi procuravano mal di pancia.

Infine, stavo ben attenta a consumare poco olio e grassi in genere.

Non trovando risposte alle mie domande, mi ero convinta che quella era la mia natura, la mia costituzione e in fondo nemmeno mio padre era un gigante e, da ragazzo, anche lui era molto magro.

Ero fatta così, punto.

Stavo bene, le forze non mi mancavano, i figli crescevano, anche se fisicamente meno rispetto alla norma, mentre il loro sviluppo cognitivo era ottimo.

Ad un certo punto ho iniziato ad ingrassare con buona pace  delle persone che mi stavano vicino e che finalmente dicevano, mi trovavano “in salute”.

Dai 42 chili sono passata ai 51 e chissà dove sarei arrivata e con quali conseguenze, se non avessi un bel giorno deciso di entrare in SAUTÓN Approach iscrivendomi all’Online Program.

Era gennaio del 2014, anno in cui avrei compiuto 50 anni.

Non esagero quando dico che Francesca ed il suo SAUTÓN Approach mi hanno salvato la vita.

Di certo me la stanno allungando.

Grazie a lei ho sperimentato cosa vuol dire stare veramente bene soprattutto ora in menopausa, il periodo più critico per una donna, dove tutto nel corpo sembra improvvisamente cambiare.

“Il cibo che mangiamo ogni giorno è la causa di molti dei nostri acciacchi”

Oggi ho trovato  le risposte non solo alla mia magrezza, ma ad una lunga serie di domande di fronte alle quali i medici allargavano le braccia aggiungendo la solita frase: “È l’età“.

Altro che età!

Il cibo, ciò che mangiamo giorno dopo giorno, è la causa principale di molti degli acciacchi e malanni seri e meno seri che ci colpiscono.

Non è stato così facile ed immediato ad esempio capire che alla radice della mia proverbiale magrezza ci fosse un problema di malassorbimento.

“E allora perché ingrassavo?” chiedevo a Francesca ora che da cliente ero diventata un’appassionata studente del SAUTÓN Approach.

Grasso non è mai sinonimo di salute

Quello che mi sembrava uno stridente controsenso, ora mi è chiaro come il sole.

Non ero ingrassata, mi ero gonfiata!

Avevo molta ritenzione idrica con cellule colme di acqua a causa delle tossine che non riuscivo ad eliminare.

Inoltre, cosa per me del tutto inusuale, i chili in più che avevo acquisito, si erano posizionati su pancia e fianchi.

In poche parole, avevo fatto il pieno non di salute, ma di tossine e grasso viscerale che di salutare hanno ben poco.

Eppure il mio corpo mandava continuamente segnali di una digestione e trasformazione del cibo inceppata, attraverso le manifestazioni di un intestino, sin da bambina, spesso colitico, gonfio e con molta fermentazione a cui, nelle giornate più fredde, si aggiungevano lancinanti dolori addominali.

Sparivano solo dopo aver bevuto un tè bollente ed essermi rintanata sotto le coperte con un cuscino sopra la pancia.

Quello che oggi mi sorprende è che tutto questo mi sembrava normale, come normale era per me aver bisogno di almeno dieci ore filate di sonno per contrastare la stanchezza, sentire sempre freddo, iniziare ad avere dolori alle articolazioni.

In realtà erano tutti segnali di un mancato assorbimento intestinale causato da disbiosi e sommata ad una debolezza digestiva.

I primi passi con il SAUTÓN Approach

Quando ho iniziato i primi passi nel SAUTÓN Approach, se da una parte l’energia aumentava, dall’altra, dopo aver eliminato glutine, latte, dolci, ho iniziato a perdere peso.

Dapprima la cosa mi ha fatto piacere ma poi, quando ho toccato i 40 chili, ho iniziato a preoccuparmi.

Colite, dolori addominali, fermentazione: tutto era sparito.

Magicamente non sentivo più la necessità di dormire tutte quelle ore e svegliarmi all’alba riposata e sentirmi subito attiva è stata per me una grande conquista.

Cosa allora non andava?

Perché nonostante mangiassi molto più di prima, il peso continuava a scendere?

Consumavo carne, pesce, 6 uova a settimana, qualche volta legumi, poi cereali integrali e senza glutine sempre alla fine del pasto, olio di cocco e ghi a volontà e frutta calda speziata.

Avevo energia da vendere che mi permetteva di portare avanti lavoro, studio, prime consulenze con i clienti, una casa, due figli adolescenti.

Il Restart e l’addio a cereali e legumi

È stato proprio lo studio e l’ingresso del Restart nel SAUTÓN Approach a dare i primi segnali di svolta.

A luglio di due anni fa ho accettato, con un po’ di timore, di sottopormi ad un mese di Restart.

Forte anche delle nuove conoscenze sull’irritabilità di tutti i cerealilegumi per le pareti intestinali, ho provato ad eliminarli del tutto dalla mia dieta, riducendo molto anche la quantità di frutta ed iniziando la giornata con una colazione salata e terminandola con una cena vegetale a base di zuppa e verdure cotte in modo leggero.

I risultati non si sono fatti attendere: il peso aveva smesso di scendere ed era risalito due chili e mezzo attestandosi così a 42,5.

Mi sentivo, inoltre, molto più lucida mentalmente, con molta più concentrazione e svolgendo un lavoro creativo, non potevo che apprezzarlo.

Terminato il mese di Restart, non ho più introdotto alcun cereale e detto addio ai legumi che comunque mi creavano sempre del gonfiore addominale.

Dopo il primo scatto, però, il peso si era di nuovo bloccato lì, lo stesso che avevo a vent’anni: non scendeva ma nemmeno risaliva.

Intanto, i continui studi ed aggiornamenti in SAUTÓN mi  regalavano una nuova consapevolezza: quanto la presenza di parassiti, troppo spesso sottovalutata, possa inibire la capacità di assorbimento dell’intestino e riempire l’organismo di ulteriori tossine derivate dalla produzione delle loro scorie.

Parassiti: una spiacevole scoperta

Una situazione che oltre a produrre stanchezza, rallenta ogni processo di riparazione e guarigione dell’organismo e frena gli effetti stessi del Restart.

Non avevo quei sintomi e non era questo il mio caso, pensavo.

Quando poi mi sono sottoposta alla diagnosi tramite una seduta kinesiologica, lo stupore è stato molto nello scoprire che avevo ben cinque tipologie di parassiti, tra cui due specie di tenie, che probabilmente vivevano con me fin dall’infanzia.

Solo tre anni di alimentazione sana, priva essenzialmente di carboidrati, e l’aiuto di vari integratori, mi hanno permesso di tenere loro testa senza succhiarmi tutta l’energia.

Come potevo pensare di riprendere peso con tutte quelle bocche da sfamare?

Ho accusato il colpo ed iniziato un protocollo consigliatomi dallo stesso kinesiologo a base di rimedi erboristici.

Nel frattempo, preso coscienza del maggior carico di tossine che il mio organismo si trovava a processare, ho cercato di aiutarlo aumentando la quantità di acqua calda e praticando il digiuno intermittente, dapprima solo nel fine settimana, poi visto che lo tolleravo bene, quotidianamente.

In pratica, piano piano ho iniziato ad eliminare la cena e sono riuscita ad uscire fuori dalla credenza che se volevo ingrassare dovevo per forza mangiare di più.

La svolta: digiuno e olio di cocco

Stavo togliendo cibo, senza che ciò influisse negativamente sul peso, anche grazie al fatto che man mano mi stavo liberando dai parassiti.

Il punto di svolta è infine arrivato scoprendo i grandi benefici della noce e olio di cocco con il quale ho praticato un digiuno di tre giorni, prima, ed una pratica antiparassitaria, dopo, ed aumentandone la dose giornaliera anche nella forma MCT.

Dopo sei mesi dall’inizio del protocollo parassiti, avevo ancora una tenia fortemente indebolita e sulla quale ho continuato a lavorare per eliminarla completamente.

Il mio peso è in rapida crescita: più due chili e mezzo negli ultimi due mesi e al momento, ho raggiunto i 45 kg.

Ora tutti i tasselli sono tornati al loro posto, in pochissimi anni ho finalmente trovato tutte le risposte che mi ponevo da una vita andando spesso controcorrente.

Il SAUTÓN Approach non segue le mode.

È basato su uno studio approfondito e libero da pregiudizi, delle leggi universali che regolano da milioni di anni il corpo umano.

Infine si prova, si testa su noi stessi con tanta voglia di mettersi in gioco e consapevoli che non ci si sente mai arrivati e certi che qualsiasi disturbo o patologia si manifesti, non è mai questione di età

Conclusione

Prendere peso non è facile e va fatto nel modo giusto, perché essere sottopeso e incapaci di assimilare i nutrienti è dannoso tanto quanto l’essere obesi.

Per uscire da una condizione di sottopeso e iniziare a prendere pesodevi:

  • curare il tuo intestino in profondità, eliminando l’eccesso di fermentazione e l’accumulo di gas
  • fermare l’incontrollata proliferazione di batteri patogeni
  • ripristinare il giusto equilibrio tra i microrganismi

Fallo, cambiando in meglio la tua alimentazione.

Puoi partire scaricando un menu gratuito con ricette gustose, facili ed equilibrate.

E se cambiare abitudini ti spaventa ed hai voglia di avere una guida al tuo fianco o semplicemente desideri approfondire, iscriviti al SAUTÓN Approach, un programma specifico e personalizzato per uscire finalmente dal sottopeso.