Quando Beatrice, una donna di 55 anni ha chiesto di essere seguita individualmente da un Energy Trainer (me), aveva iniziato a mettere in pratica da sola il SAUTÓN Approach da sei settimane.

Anche se sono trascorsi un paio d’anni, ricordo bene il nostro primo incontro via Skype.

Avevo avuto già qualche esperienza di tutoraggio, ma ero ancora una studentessa.  Ero ben preparata sotto l’aspetto alimentare e pronta a seguirla per i prossimi tre mesi, ma lei mi spiazzò.

Dovendo lottare ogni giorno con grosse difficoltà familiari, economiche e lavorative, lo sconforto prevalse in lei e fu presa dalla commozione.
Dovetti far fronte a tutta la mia forza ed aggrapparmi al mio ruolo di tutor per non piangere insieme a lei.

E’ stata una delle esperienze più arricchenti dal punto di vista umano e professionale e oggi vorrei raccontartela in questo articolo testimonianza. Lasciamo parlare lei.
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Ero giunta ad un punto di non ritorno

Quando mi sono rivolta a voi, avevo il corpo che era andato in blackout e la mente lo seguiva. Ero in uno stato di grande stress psicofisico e le funzioni generali del mio organismo erano compromesse. Non digerivo più niente, avevo mal di testa continui, un permanente gonfiore addominale, bruciore di stomaco, colon molto irritato, emorroidi, rigidità e dolore alle articolazioni.

Avevo inoltre un grande dolore alle mani a seguito della rizoartirite di cui soffrivo. Non sapevo più che cosa mangiare per non stare male, ma la cosa peggiore di tutti, era che mi sentivo sempre stanca e riposavo male. Ero giunta ad un punto di non ritorno.

Le mie giornate erano spalmate di una patina spessa di grigiore

Ho sofferto di depressione a periodi alterni durante la mia vita. Ho fatto psicoterapia, ho preso antidepressivi e mi sono sempre curata. Con l’avvento della menopausa, tutto è peggiorato e sono ritornata a prenderli, non riuscivo a smettere.

Mi svegliavo inoltre quattro o cinque volte durante la notte, così ho iniziato a prendere anche una pillola per dormire, ma continuavo ad essere sempre stanca e depressa. 

Le mie giornate erano spalmate di una patina spessa di grigiore.

Quali erano le sue abitudini alimentari?

Beatrice è stata sempre normopeso con una corporatura muscolosa ed ha sempre fatto attività motoria.
Nonostante questo, nel corso degli anni, complice anche la menopausa, era ingrassata di dieci chili.
La prima cosa è stata quella di rivedere insieme le sue abitudini alimentari, correggere gli errori ed uniformarle piano piano al SAUTÓN Approach.

Consumava da anni dolci, zucchero, latte, caffè, cioccolata, che oltre a riempire il corpo di tossine ed indebolirle le ossa e la memoria, avevano anche una forte presa sull’emotività, accentuando la sua vulnerabilità e trascinandola sempre più nella depressione, nonostante sia una donna dal piglio attivo.

I cibi infiammanti tenevano il suo stomaco in preda ad un calore esasperato da cui neanche il resto del corpo era immune ed anzi era peggiorato con l’arrivo della menopausa, momento in cui per natura, tutto l’organismo si riscalda un po’.

Questo calore si manifestava attraverso sudore notturno, insonnia, nervosismo, creando infine dei veri focolai d’infiammazione nel corpo.

Quando la incontrai per la prima volta, non riusciva ad alzarsi facendo leva con le mani sul tavolo dai forti dolori, per i quali era già in lista per sottoporsi ad un intervento chirurgico.

Nell’addome poi  il calore si era progressivamente trasformato in  umidità, un calore umido che ha raffreddato il fuoco digestivo con un conseguente forte rallentamento della digestione che non le permetteva di trasformare e digerire più nulla. Ecco con quali conseguenze:

  • l’umidità creava un eccesso di muco, gonfiore addominale e sovrappeso
  • l’eccesso di tossine che l’organismo non riusciva a smaltire, provocavano in lei mal di testa e sfoghi sulla pelle
  • il fegato congestionato dalle tossine alimentava un continuo nervosismo che non la facilitava nei rapporti familiari

Come l’abbiamo aiutata

La bella notizia è che anche di fronte a questo scenario,  grazie alla sua forza di volontà e al SAUTÓN Approach Beatrice è riuscita ad invertire la rotta e a stare sempre meglio.
Vediamo come.

L’ho aiutata a farle prendere coscienza di come l’origine della sua depressione fosse nell’intestino, fortemente disbioticopermeabile e come fosse di estrema importanza partire da lì, prendendosene cura in modo amorevole.
Le consigliai la lettura di un libro che ben spiegava la presenza dell’asse intestino-cervello e come la serotonina, l’ormone della felicità, fosse prodotta essenzialmente nella pancia e che l’alterazione della colonia dei microrganismi, ne comprometteva sia la produzione che l’uso da parte dell’organismo, alterando l’umore e favorendo la depressione.

Questo le ha dato forza e determinazione nel seguire con coerenza il programma alimentare che io e Francesca le avevamo proposto:

  • iniziare la giornata con una colazione salata
  • un pranzo a base di proteine, verdure cotte, grassi ed un pugno di cereali a fine pasto
  • spuntini a base di frutta cotta e speziata e amminoacidi essenziali
  • una cena leggera  a base di zuppa e verdure cotte.

Eliminare le proteine la sera, integrare con magnesio e passiflora le avrebbe permesso di dormire meglio e rinunciare alla pillola. Anche la maca, antidepressivo naturale, l’avrebbe aiutata.

Le difficoltà

Nonostante la determinazione, cambiare realmente abitudini richiede un po’ di sforzo, non è sempre facile e anche gli errori hanno aiutato Beatrice.

Francesca mi ha detto di fare una colazione salata, ma io proprio non ci riesco, quindi la sera non mi è possibile consumare solo zuppa e verdure.
L’ho fatto, ma il giorno dopo verso sera, sono corsa in un negozio biologico ed ho mangiato tre budini di soia e quattro biscotti senza glutine.

Ho fatto poi l’errore di mangiare delle scaglie di cocco che probabilmente erano piene di zucchero.

Mi sembrava di svenire! Avevo una fame pazzesca.

La ricerca di un menù personalizzato

Insieme abbiamo aggirato le difficoltà scegliendo per due o tre giorni a settimana, una colazione semi dolce inserendo la crema Budwig e budini di semi di chiacanapa con l’aggiunta di cannella, bacche di Goji, mirtilli. Abbiamo infine rinforzato gli spuntini con Smart Cappuccino e i risultati non si sono fatti attendere.

L’inizio di una nuova vita

Ad ogni incontro Skype, settimana dopo settimana, vedevo una Beatrice sempre più radiosa e bella. Ecco cosa scrive dopo due mesi, alla fine del tutoraggio.

Volevo ringraziare te e Francesca per il grande aiuto che mi avete dato al di là del rapporto professionale, nel migliorare in modo radicale la mia vita nel momento in cui ho iniziato il programma.

La vostra gentilezza e disponibilità sono state molto importanti e mi hanno aiutato a superare i momenti di crisi.

Ora mi sembra che ogni giorno sia diverso dall’altro ed è una bellissima sensazione

Dopo che ho iniziato a seguire il SAUTÓN Approach, incredibilmente riesco a dormire ed ho più energia anche al mattino.

Ho smesso di prendere l’antidepressivo e mi sembra di tenere abbastanza bene: ho paura a dirlo, ma sono contentissima!

Ora mi sembra che ogni giorno sia diverso dall’altro ed è una bellissima sensazione anche se, data le tante ricadute, ho paura a sbilanciarmi: è troppo doloroso ritrovarsi d’accapo nell’angoscia e nella tristezza. ” 

Ho ritrovato l’amore per il mio corpo

Mi piaccio di nuovo dopo tanto tempo.

Dei quasi 75 chili, ora peso 66, ho la pancia piatta e provo un bel senso di benessere.
Le funzioni intestinali sono perfette.

Non ho più bruciore di stomaco, i dolori articolari alle mani stanno diminuendo sempre di più e non ho bisogno di fare l’intervento.

Anche la rigidità articolare generale è molto migliorata.

Riposo meglio, mangiare non è più un problema, mi sta tornando l’energia e la voglia di fare che lo stato depressivo in cui mi trovavo mi avevano fatto perdere.
Mi sento sempre di più come se stessi riappropriandomi del mio corpo. Che dire di più?”

Testimonianza rilasciata da Beatrice, segretaria, Vicenza