Le patologie legate all’apparato cardiocircolatorio, come infarto e ictus, sono la principale causa di morte in tutta Europa.

L’aterosclerosi: causa di infarto e ictus

L’aterosclerosi è il progressivo indurimento e calcificazione delle arterie che conduce ad una progressiva riduzione del flusso sanguigno e del passaggio dell’ossigeno e di micronutrienti essenziali a milioni di cellule che compongono il cuore.

È una patologia che riguarda tutti e gli studi smentiscono la convinzione che insorga solo in età avanzata.

Le autopsie eseguite su soldati deceduti durante le guerre in Vietnam e in Corea, hanno mostrato che il 75% delle vittime aveva già sviluppato forme di deposito aterosclerotico all’età di 25 anni o prima.

Il colesterolo è la causa principale di infarto e ictus?

Per decenni si è creduto che l’ispessimento delle arterie fosse dovuta principalmente agli alti livelli di colesterolo nel sangue. Recenti ricerche sulle origini di questa malattia, stanno dimostrando che il colesterolo è piuttosto una conseguenza di un processo degenerativo che analizzeremo a breve.

Gli studi della Medicina Cellulare in modo particolare evidenziano come la causa principale della calcificazione delle arterie risieda nella carenza cronica di vitamine e micronutrienti nelle cellule, che comporta un indebolimento delle pareti arteriose e induce l’organismo ad innescare processi di emergenza per riparare e stabilizzare le pareti stesse.

Perché le arterie calcificano?

Per meglio comprendere tali meccanismi riparatori, vediamo come è costituita un’arteria. La sua parete è formata da tre strati: uno esterno, uno intermedio ed uno interno.

  • Lo strato esterno è formato da fibre elastiche e da collagene.
  • Lo strato intermedio è composto da fibre muscolari lisce e da fibre di tessuto connettivo.
  • Lo strato interno, l’endotelio, è costituito da cellule endoteliali circondate da minuscole fibre di collagene e da una membrana elastica.

È chiaro come garantire l’elasticità delle fibre e del tessuto connettivo e un adeguato e costante livello di collagene sia la strada per mantenere sane e pulite le pareti arteriose.

La corretta produzione di collagene è strettamente legata al lavoro sinergico della vitamina C e di altri micronutrienti.

Cosa rischiano le arterie nel caso di una carenza cronica di vitamine?

In presenza di una carenza di nutrienti vitali per le cellule, ecco l’innescarsi di un meccanismo naturale ma potenzialmente pericoloso:

  1. le pareti arteriose si indeboliscono, il tessuto connettivo inizia ad essere meno resistente ed elastico: iniziano a formarsi crepe e ad aprirsi delle microscopiche fessure
  2. l’organismo inizia a produrre molecole di grasso (colesterolo ossidato) che penetrano nella parete del vaso sanguigno per “turare” le falle. Un meccanismo di compensazione volto a riparare e stabilizzare i punti danneggiati delle pareti arteriose
  3. il grasso si deposita, forma delle placche sino alla quasi completa chiusura dell’arteria (stenosi), se la carenza cronica di sostanze vitali per le cellule si protrae per anni o decenni
  4. aumenta il rischio che si formi un trombo che interrompa completamente il flusso sanguigno in una coronaria o in un’arteria cerebrale già occupata da placche aterosclerotiche
  5. si verifica l’infarto del miocardio o l’ictus

Perché l’infarto è così frequente?

Tre sono i motivi principali per cui l’infarto rimane la causa principale di decessi nel mondo:

  • l’inevitabile stress meccanico. Il battito cardiaco non può essere evitato. Il cuore ogni giorno si contrae oltre 100.000 volte, pompando fino a 10.000 litri di sangue nel corpo. Le arterie coronarie sono quindi sottoposte ad uno schiacciamento costante e inarrestabile
  • l’indebolimento e la fragilità delle arterie dovute ad una carenza soprattutto di Vitamina C e altri micronutrienti essenziali per le cellule
  • processo asintomatico. Le placche aterosclerotiche si formano e si sviluppano lentamente e silenziosamente nel corso di molti anni e decenni senza produrre sintomi apparenti

Come invertire la rotta?

Studi clinici condotti dalla Medicina Cellulare stanno dimostrando che invertire la rotta, ripulire le arterie e mantenere le pareti elastiche si può, grazie alla sinergia di micronutrienti che mantengono il tessuto connettivo stabile e garantiscono:

  • un’ottimale produzione di collagene
  • una riduzione della proliferazione di cellule muscolari lisce
  • l’eliminazione dei depositi di placche aterosclerotiche
  • la protezione dall’ossidazione delle cellule delle pareti arteriose

Quali nutrienti?

Il nostro corpo ha bisogno di energia per vivere, milioni di cellule che lo compongono consumano continuamente bio-energia che ricavano dai macro nutrienti (proteine e grassi). Il trasporto all’interno delle cellule, l’accensione e la trasformazione di questo prezioso carburante in energia per garantire un corretto metabolismo cellulare, è una delle principali funzioni dei micronutrienti. Ecco i più importanti per una corretta prevenzione di ictus e infarto:

  • vitamina C. Molecola chiave per la forza e la produzione di collagene nel nucleo della cellula
  • vitamina E. La sua funzione antiossidante impedisce, in sinergia con la Vitamina C, la proliferazione di cellule muscolari nell’aterosclerosi
  • lisina e prolina. Aminoacidi fondamentali per la stabilità del tessuto connettivo e fattori di protezione contro il deposito si molecole di grasso (lipoproteine) nelle arterie
  • Il rame agevola la formazione e il collegamento delle fibre di collagene
  • Vitamina C, Vitamina E, Beta-carotene sono tra gli antiossidanti più efficaci nel proteggere le cellule delle pareti arteriose dai danni ossidativi
  • Glucosamina. forma il tessuto connettivo e lo mantiene elastico e resistente

Studi clinici

Uno studio pubblicato sul Journal of Applied Nutrition su 55 pazienti affetti da cardiopatia coronarica presente in diversi stadi, ha dimostrato come in un anno lo spessore della calcificazione dell’arteria coronaria, aumentasse, senza manifestare alcun sintomo, molto rapidamente con una crescita media annua del 44%.

Il Dott. Rath e la D.ssa Niedzwiecki, autori dello studio, hanno poi sottoposto, l’anno successivo, gli stessi pazienti ad un regime di assunzione giornaliera di micronutrienti essenziali per il corretto funzionamento e la vita delle cellule.

Monitorando lo spessore delle placche depositate sulle pareti arteriose è emerso che:

  • nei primi 6 mesi si è notato un notevole rallentamento del decorso della malattia
  • dopo 6- 12 mesi si è avuto l’arresto dell’avanzamento della malattia, impedendo lo sviluppo di attacchi cardiaci
  • dopo un anno si è registrata la totale scomparsa dei depositi coronarici

In conclusione

Il tasso di crescita dei depositi aterosclerotici nelle arterie, causa principale di infarto e ictus nel mondo, senza la protezione offerta dalle vitamine, aumenta ogni anno di circa la metà nei pazienti nello stato iniziale della malattia.

Con un adeguato programma vitaminico, la sclerosi coronarica dapprima rallenta fino a fermarsi e regredire del tutto in modo naturale dopo circa un anno.

Quale prevenzione?

Occorre imparare a prendersi cura delle proprie arterie così come facciamo con qualsiasi altra parte del nostro corpo. L’apporto delle sostanze preziose per la salute dell’apparato cardio circolatorio e non solo, è assicurato da un’alimentazione equilibrata e varia. La maggioranza dei micronutrienti infatti non è prodotta dall’organismo o lo è in quantità limitate.

Gli integratori alimentari possono dare, come dimostrato dalla Medicina Cellulare, un grande aiuto nella prevenzione di infarto e ictus soprattutto in quelle situazioni o fasi della vita in cui l’organismo necessita di un maggior fabbisogno.