Sapevi che c’è un modo corretto di respirare che si è rivelato di primaria importanza nella cura dell’asma?

Straordinario è stato il contributo del medico e scienziato russo Konstantin Pavlovich Buteyko con le sue osservazioni ed intuizioni sin dal 1950.

In quegli anni, ancora studente universitario, fu incaricato di studiare i ritmi respiratori di pazienti prossimi alla morte. Fu durante lunghe ore di osservazione che si accorse come la fine della vita fosse sempre anticipata da un aumento del ritmo respiratorio.

Prese questo sintomo e ne fece la base di studio di tutta la sua vita.

Studiò a fondo la fisiologia e la respirazione nelle persone malate, in quelle sane e, su richiesta del governo, anche negli astronauti russi impegnati nelle prime missioni spaziali.

Ecco dalle sue stesse parole, la base teorica su cui si fonda il suo metodo, di cui abbiamo già parlato nei precedenti articoli:

“L’iperventilazione causa un esaurimento delle riserve di Anidride Carbonica, e i livelli bassi di Anidride Carbonica nell’organismo provocano delle contrazioni dei vasi sanguigni e una mancanza di ossigeno nei tessuti. Ciò causa tutta una serie di meccanismi di difesa messi in azione dell’organismo; questi meccanismi di difesa vengono capiti male, etichettati come malattie e combattuti”.

La fortuna di essere asmatici

La prima malattia su cui si è concentrato il medico russo è l’asma, sostenendo addirittura come chi ne soffrisse fosse fortunato e di sana costituzione.

Fortunati gli asmatici perché il loro organismo risponde subito ad una eccessiva perdita di Anidride Carbonica, causata dal loro respiro troppo frequente, con la broncocostrizione.

Buteyko fa notare come questo meccanismo difensivo non scatti in molte altre persone che pure respirano troppo e come, con il passare degli anni, questo porti ad altri gravi problemi.

Ci sono studi che hanno messo in evidenza come in soggetti sofferenti di diverse malattie, vi sia un modo alterato di respirare.

Manifestano cioè una sindrome da iperventilazione cronica.

Ecco le malattie più comuni che sono state esaminate:

  • Malattie cardiovascolari
  • Cancro
  • Diabete
  • Cirrosi epatica
  • Fibrosi cistica
  • Epilessia
  • Attacchi di panico

Si è visto che tutte le persone esaminate e sofferenti di queste patologie, respiravano una quantità d’aria al minuto che era più del doppio di una persona sana.

Quanta aria respirare?

Per mantenersi in salute ed avere una vita longeva, la quantità d’aria da respirare al minuto è pari a 6 litri. Ciò corrisponde ad un minimo di 8 ed un massimo di 16 atti respiratori al minuto.

Chiudi la bocca e respira di meno

Il metodo Buteyko insegna a riprogrammare il riflesso incondizionato dell’atto di respirare con semplici esercizi.

La prima regola consiste nel chiudere la bocca e nel respirare solo dal naso.

In questo modo:

  • Si riduce la perdita di Anidride Carbonica necessaria per rilasciare l’Ossigeno dal sangue a tutti gli organi e i tessuti.
  • Si riduce la possibilità che si faccia iperventilazione, causa prima della carenza di Ossigeno in tutto l’organismo e dell’innesco di molte patologie.

Il metodo Buteyko si è rivelato efficace oltre che nella cura dell’asma anche in molteplici malattie. Ne elenco solo alcune:

  • Allergie
  • Anemia
  • Angina
  • Anoressia
  • Artrite reumatoide
  • Bronchite
  • Diabete
  • Depressione
  • Disturbi della digestione
  • Emicrania
  • Fibromialgia
  • Rinite
  • Vene varicose
  • Morbo di Parkinson
  • Ipertensione

Solo il 10% della popolazione respira in modo corretto.

Una conclusione a cui sono arrivati medici russi che hanno seguito gli studi del Dott. Buteyko.

Perché respiriamo troppo?

Il nostro modo innato di respirare è stato purtroppo alterato da una serie di fattori, molti dei quali legati a cattive abitudini:

  • Scarsa attività fisica
  • Stress
  • Affanno
  • Alimentazione eccessiva
  • Errate abitudini alimentari
  • Fumo
  • Alcool
  • Inquinamento atmosferico

Respirare a pieni polmoni? No, grazie.

Ottimizzare il respiro significa per il Dott. Buteyko, non respirare a pieni polmoni, quanto indirizzare l’aria solo nella parte bassa.

Gli alveoli polmonari qui sono molto più vascolarizzati rispetto a quella superiore che ha molti meno capillari. Questo permette all’Ossigeno di entrare nel sangue in quantità maggiore, di legarsi ai globuli rossi e, se il livello di Anidride è ottimale, ossigenare in modo corretto i tessuti.

Buteyko in Occidente.

Dal 1985 il suo metodo è stato accolto dal sistema sanitario pubblico dell’URSS.

In Occidente, il metodo è arrivato tardi a causa della lingua. La documentazione sul metodo Buteyko infatti è soprattutto in russo.

È stato in ogni modo scientificamente provato e sperimentato in doppio cieco. Nelle strutture pubbliche di Paesi quali l’Australia, la Gran Bretagna e dal 2012 anche negli USA, ai malati di asma si insegna a respirare correttamente secondo le sue semplici, rivoluzionarie tecniche.

Il suo metodo è finalmente approdate anche in Italia grazie alla passione e al lavoro della Dottoressa Fiamma Ferraro.

Lei cura per “Buteyko Italia” la formazione di istruttori specializzati e tiene corsi individuali e di gruppo inerenti l’insegnamento corretto del modo di respirare al fine di mantenere nell’organismo il livello ottimale di Anidride Carbonica.

Le preziose informazioni che hai letto in questo e nei precedenti articoli sull’asma, sono tratte dal suo libro “Attacco all’asma e non solo”.

Leggi il primo articolo di questa serie: Asma: I 6 organi e fattori da non sottovalutare

Leggi il secondo articolo di questa serie: Asma: come combatterla e vincerla a tavola

Leggi il terzo articolo di questa serie: Asma: l’Anidride Carbonica è un broncodilatatore naturale